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20 Gennaio 2024
20:00

La motivazione perlustrativa

La motivazione perlustrativa spinge i cani anche molto distanti dai pet mate. Questi cani sono amanti del movimento e, spesso, non si fermano davanti a niente.

Immagine
Pixabay

La motivazione perlustrativa è il desiderio e il bisogno di mappare il territorio. Come le altre motivazioni, anch'essa può fungere da indizio per comprendere ciò che il cane è portato a fare durante la sua vita e quali sono le strategie che preferisce mettere in atto per sentirsi appagato e rifuggire la frustrazione. Saper riconoscere queste spinte innate è importante per riuscire a interpretare la sua personalità e poter quindi strutturare una relazione profonda.

Non tutti i cani che si allontanano, però, lo fanno perché hanno una forte motivazione perlustrativa: alcuni potrebbero andare a spasso anche perché vivono male alcuni elementi del contesto in cui si trovano, oppure perché non hanno mai l'opportunità di vivere esperienze senza il guinzaglio e, quindi, hanno bisogno di scoprire il mondo al di là del proprio pet mate, spinti magari dal desiderio di socializzare con altri cani o con altri ambienti.

Come riconoscere la motivazione perlustrativa

La motivazione perlustrativa porta il cane a compiere lunghi spostamenti non appena ha la possibilità di sentirsi libero dal guinzaglio. Quelli che prediligono questo talento sono cani che, spesso, hanno anche una spiccata motivazione cinestesica e non si preoccupano certo degli ostacoli ambientali come i muretti, le recinzioni basse o che dispongano di fori.

Sono cani che, nell'ambiente, tendono ad essere sicuri di sé e, lasciandosi guidare dal fiuto (che normalmente è sopraffino), possono arrivare ovunque. Mettono quindi a terra il muso e cominciano a correre o a trotterellare in maniera apparentemente casuale ma non è affatto così: per loro la mappatura è una faccenda seria, anche se l'ordine che seguono può sembrarci impreciso o imprevedibile. Del resto che ne sappiamo noi che, in fin dei conti, per mappare un territorio usiamo solo la vista!

L'interesse che muove un cane con la motivazione perlustrativa è la scoperta dello spazio e non solo l'inseguimento di una pista olfattiva interessante, anche se questo ulteriore aspetto favorisce notevolmente la pratica dell'andare in giro catturando odori.

Le razze "esperte" di perlustrazione

I cani che hanno una forte motivazione perlustrativa più spiccata appartengono a razze (o mix di razze) a cui noi umani abbiamo chiesto di saper cacciare per noi. I segugi, ad esempio, hanno da sempre il compito di individuare e inseguire il selvatico e sono quindi particolarmente sicuri di sé quando si trovano negli ambienti naturali e devono andare a mappare lo spazio che li circonda.

Sono ottimi perlustratori anche i cani da ferma europei (come i Weimaraner, gli Spinoni, l'Epagneul Breton e i Bracchi Ungheresi) e soprattutto i cani da ferma britannici (ovvero le tre razze di Setter, la variante bianco rossa del Setter Irlandese e il Pointer).

Vi sono poi anche tutti i meticci nati da incroci con cani da caccia, i quali potrebbero portare con sé questa passione innata in egual misura. Non dimentichiamo, infatti, che ogni cane è unico e, sia di razza o meno, la sua personalità non può essere certo prevista dal pedigree.

Nella loro mente

Lo spazio è infinito e non basterà mai: i cani perlustrativi vogliono vedere tutto, annusare tutto e farsi un'idea di come sia strutturato l'ambiente che circonda la casa, il paese, la città e, se possibile, l'intero universo. Riconoscono lo spazio esterno come un'opportunità infinita e, infatti, nel momento dell'uscita sono spesso particolarmente eccitati e su di giri.

Dobbiamo riconoscergli poi alcuni lati positivi insostituibili: il primo riguarda lo scarsissimo interesse che spesso manifestano nei confronti dei conflitti con i propri simili. Noi umani, infatti, attraverso la selezione avvenuta nei secoli per farci accompagnare nella caccia, abbiamo prediletto i soggetti che non si azzuffavano tra loro, proprio perché durante le attività venatorie dovevano saper stare liberi. È vero che ci sono anche cani perlustrativi che non si relazionano in maniera equilibrata con i propri simili ma, nella maggior parte dei casi, non bisogna preoccuparsi di questo fattore.

Una seconda caratteristica molto importante nei cani dotati di motivazione perlustrativa è il loro incredibile senso dell'orientamento: nella maggior parte dei casi sanno individuare la strada fatta da ripercorrere per tornare a casa. Ciò non significa che non sia legittimo preoccuparsi se si allontanano troppo ma il consiglio è di comprare, per stare più sereni, un buon dispositivo GPS grazie al quale possiamo sapere la loro posizione e recuperarli in caso di necessità.

Come giocare con la motivazione perlustrativa

Permettere ai cani dotati di motivazione perlustrativa di muoversi liberi dal guinzaglio è il primo metodo per aiutarli a mettere in pratica questo talento e questo enorme bisogno che portano con sé. Spesso l'interesse perlustrativo è abbinato a quello di ricerca e si può quindi pensare di organizzare delle divertenti piste olfattive, chiedendogli poi di individuare un oggetto o un premietto nascosto.

Allo stesso modo, si può pensare di divertirsi giocando a nascondino e collaborando con lui nella ricerca di uno dei membri della famiglia. Questo gioco, in particolare, può aiutare anche nello sviluppo della motivazione collaborativa che tende a scarseggiare nei segugi. Quando sono concentrati sulla perlustrazione, infatti, preferiscono seguire il naso piuttosto che le indicazioni dei loro umani.


Le motivazioni ci permettono di sapere quali sono i bisogni, i talenti e i desideri dei cani e, grazie alla conoscenza di queste spinte innate della specie, che si declinano diversamente in ogni individuo, possiamo conoscere meglio il modo in cui rendere soddisfacenti le sue giornate.

Attraverso le motivazioni, infatti, i cani cercano appagamento e rifuggono la frustrazione e il buon pet mate è in grado di offrire una vita capace di dargli equilibrio, svolgendo attività diverse tra loro e non focalizzandosi unicamente su una delle motivazioni.

Anche la relazione con i cani, quindi sarà resa più facile dalla conoscenza delle motivazioni, che possono essere spunti importanti per impostare un gioco insieme e per scegliere l'individuo più adatto alla propria routine in fase di adozione.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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