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21 Gennaio 2024
17:00

La motivazione esplorativa

La motivazione esplorativa è il desiderio e il bisogno di percepire tutti i particolari di ciò che si sta osservando, indipendentemente dal fatto che si tratti di un odore, un oggetto o un minuscolo angolo dell'aiuola sotto casa.

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La motivazione esplorativa è il desiderio e il bisogno di percepire tutti i particolari di ciò che si sta osservando, che sia un oggetto, un odore o un minuscolo angolo dell'aiuola sotto casa. Utilizzando la vista, l'olfatto e anche il tatto, il cane si concentra per capire di più su ciò che si trova davanti. Analizza i più piccoli dettagli delle cose e degli altri individui, si concentra sul funzionamento, sugli odori e sulle strutture, provando ad appagare la sua curiosità.

Come ogni motivazione, anche quella esplorativa rappresenta una spinta innata della specie, che può essere più o meno presente nel singolo. Anch'essa può aiutare a comprendere gli interessi e i bisogni dei cani che vivono con noi e anche a prevedere quali saranno le azioni che metteranno in atto con più frequenza con l'obiettivo di sentirsi appagati e di non vivere frustrazioni.

La motivazione esplorativa non va confusa con quella perlustrativa, che riguarda invece la mappatura di un ambiente vasto e offre appagamento nello spaziare e nel muoversi molto invece che nel concentrarsi, più o meno a lungo, sul singolo dettaglio.

Come riconoscere la motivazione esplorativa

Il gioco esplorativo è fortemente collegato alla curiosità e al piacere di provare, indagare, aprire, scavare, estrarre, annusare e verificare. Riconosciamo la motivazione esplorativa, ad esempio, quando il cane si trova di fronte a un gioco di problem solving, che richieda la capacità di individuare una soluzione.

L'esplorazione, però, si vede anche nel cane che osserva nel dettaglio un centimetro quadrato di terra, annusando con attenzione e concentrazione tutti gli odori che si trovano in quella piccola e interessantissima frazione di universo. Un angolo apparentemente uguale agli altri che, agli occhi del cane, nasconde mille segreti a noi incomprensibili. In questo senso possiamo dire che l'esplorazione rappresenta proprio il contrario della perlustrazione: invece di riguardare la mappatura di ampi spazi, ha a che fare con i più minuscoli dettagli e la conoscenza approfondita di un oggetto nel suo insieme.

Se il perlustratore è colui che solca i mari per superare i confini dell'infinito, l'esploratore è quindi paragonabile a un ricercatore attento, che non si ferma alle apparenze e scava alla ricerca di un più profondo livello di conoscenza.

I cani esperti di motivazione esplorativa

La motivazione esplorativa è tipica di alcuni cani da caccia che amano andare a cercare le piccole prede nei buchi del terreno e all'interno delle loro tane. È il caso, ad esempio dei terrier, come i Jack Russel Terrier, il Fox Terrier o l'Airedale Terrier, che abbinano questa motivazione a quella predatoria, ovvero il desiderio e il bisogno di inseguire i target in movimento.

Anche altri cani da caccia, come il Basset Hound o il Bloodhound sono cane dalla forte componente esplorativa, anche quando ne hanno l'opportunità, la equilibrano anche con una forte perlustrativa.

Molte razze di cani da compagnia, come ad esempio i Bichon à poil frisé, il Bichon Havanais portano ancora oggi evidenti segni della loro storia che, in passato li ha voluti cacciatori di roditori a bordo delle navi. Per questo compito era necessario il forte desiderio di scovare i piccoli topolini all'interno dei loro minuscoli nascondigli ed ecco perché questi cani, che oggi vengono considerati da compagnia hanno ancora un animo coraggioso ed estremamente vivace.

Vi è poi una razza italiana dalla storia molto antica, ovvero il Lagotto Romagnolo, che è l'unica razza al mondo specializzata nella ricerca del tartufo, compito che ovviamente necessita di una buona dose di curiosità, abbinata alla motivazione cinestesica, di ricerca e perlustrativa.

Non dimentichiamo, infine, che non solo i cani di razza possono essere grandi esploratori. Anche i meticci, infatti, hanno le loro motivazioni, che forse sono più difficili da prevedere, ma ciò non significa che serva un pedigree per avere interessi, desideri e bisogni espressivi.

Nella loro mente

Il cane che ha una forte motivazione esplorativa è tendenzialmente curioso e prova profondo piacere nel cercare i dettagli del funzionamento di un oggetto. Ciò significa che nella sua personalità ha probabilmente anche una forte componente legata alla riflessività e all'autocontrollo. Senza queste abilità, infatti, si accontenterebbe forse di osservare in maniera superficiale e non avrebbe l'interesse ad approfondire ulteriormente.

Questi cani, infatti, sanno e vogliono prendersi il tempo per manipolare ed investigare, aprire, scovare e cercare soluzioni. Quando lo fanno, sono concentrati, focalizzati sul minimo dettaglio e l'obiettivo non è per forza il premio che ne deriverà, ma proprio il piacere della scoperta. 

Possiamo paragonare questa tendenza al piacere che proviamo noi umani quando riceviamo un regalo che va scartato, aperto e poi osservato. La riconosciamo inoltre nei bambini che ricevono le uova di pasqua e provano un'enorme gioia nell'aprirle, forse addirittura più che nella cioccolata stessa.

Più in generale ritroviamo la motivazione esplorativa in ogni attività e gioco che preveda la ricerca di una soluzione, sia essa puramente meccanica o logica.

Come giocare con la motivazione esplorativa

Permettere al cane di esplorare gli oggetti e gli spazi che lo circondano, lasciargli il tempo comprendere le regole legate alle azioni che compie o di intuire una soluzione dei problemi è molto importante per far sì che sviluppi un profilo sicuro e a proprio agio con il mondo. Troppo spesso, infatti, a causa della frenesia della nostra vita, impediamo ai cani che vivono con noi di prendersi il tempo necessario per lasciarsi andare a tutta questa curiosità.

La motivazione esplorativa, però, se soffocata nella fretta, rischia di portare il soggetto a vivere in una condizione di stress e disagio.

Alcune attività utili per aiutarlo a sviluppare questa motivazione riguardano, ad esempio, i giochi di problem solving, che lo portano a sperimentare per trovare una soluzione, provando e riprovando, ma soprattutto lasciandosi andare alla scoperta autonoma.

Sempre la motivazione esplorativa può essere messa in atto scavando una buca, o infilando il muso in un'apertura del terreno e anche noi pet mate, soprattutto con i cani più insicuri nell'interagire con l'ambiente, possiamo favorire questa attitudine, ricordandoci però di fare in modo che non diventi un'ossessione. Per ridurre il rischio che ciò accada, è importante permettergli di giocare anche con altre motivazioni che portino il cane a relazionarsi con altri, come ad esempio la collaborativa o l'affiliativa.

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Conoscere e comprendere le motivazioni è importante per offrire ai nostri cani una vita appagante e per costruire una relazione che sia davvero profonda ed equilibrata. Si tratta di un elenco in costante evoluzione di desideri e bisogni che aiutano a prevedere il modo in cui il soggetto percepisce il mondo e come si interfaccia con esso. 

Se il cane si sente compreso dal proprio umani di riferimento, aumenta la possibilità che si proponga in maniera equilibrata. 

Le motivazioni, però, sono anche le strategie innate nella specie (e declinate in maniera unica nei soggetti), che i cani sfruttano per rifuggire la frustrazione e il disagio, quindi sta a noi saperle anche riconoscere come campanello d'allarme di un malessere.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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