La fauna selvatica può essere sensibile a molti fattori che, spesso, neanche consideriamo. Tra questi, ad esempio, la luce emessa dai lampioni per strada che non solo provoca un forte inquinamento luminoso dannoso per gli ecosistemi ma può causare anche disturbi al comportamento e alla fisiologia degli insetti.
Una ricerca, recentemente pubblicata su Science Advances, ha studiato l'impatto dell'illuminazione stradale sulle falene, le cosiddette farfalle notturne, dimostrando che la luce notturna provoca una riduzione dei bruchi e ne interrompe il comportamento di alimentazione. Inoltre, la luce bianca a LED, che nel Regno Unito sostituirà a breve tutti i lampioni al sodio che emettono luce gialla, è più impattante sulla popolazione di falene.
Lo studio: l'illuminazione stradale provoca un minor numero di bruchi
Il team di ricercatori ha voluto verificare come l'illuminazione sta influenzando gli insetti, la cui popolazione è in declino, in particolare i bruchi di falena. Questi infatti, a differenza degli adulti, non sono capaci di volare e quindi non si disperdono, ma al contrario rimangono vicino al luogo in cui sono stati deposti. Ciò permette di valutare quali sono gli effetti nelle zone in cui gli insetti vivono e si sviluppano. I LED bianchi inoltre, sembrano avere un maggiore potenziale di distruzione dell'ecosistema, in quanto le onde luminose rientrano nello spettro visivo di molti gruppi animali, tra cui gli insetti notturni.
I ricercatori hanno quindi stimato l'abbondanza, la massa e lo sviluppo larvale dei bruchi lungo transetti illuminati e non illuminati per indagarne la differenza. Successivamente hanno installato impianti di illuminazione sia a LED che al sodio (luce gialla) per vedere quali erano i più impattanti. Lo studio è stato effettuato in Inghilterra meridionale. I risultati sono stati coerenti con le loro aspettative: i bruchi infatti erano molti di meno, -47% nelle siepi e -33% nei margini erbosi, nelle zone illuminate dai lampioni, e pesavano anche di più: probabilmente perché l'illuminazione ha aumentato i loro tassi di sviluppo. Inoltre, esclusivamente sotto la luce LED, il comportamento alimentare dei bruchi veniva interrotto.
L'illuminazione stradale ha effetti dannosi sugli insetti
I ricercatori suggeriscono che la minor abbondanza di bruchi nei luoghi illuminati può essere dovuta a un'attivita interrotta dell'ovodeposizione a causa della luce, e quindi un minor numero di uova lasciate al suolo. O ancora, può essere che i predatori diurni approfittino della luce notturna per depredare le uova. L'aumento di peso è invece probabilmente causato dallo stress, che ha aumentato i tassi di sviluppo delle larve. Nonostante le larve erano più pesanti, è stato osservato che il comportamento di alimentazione veniva interrotto, ma esclusivamente sotto la luce LED: questa assomiglia infatti maggiormente alla luce naturale e i bruchi, che si nutrono al calare del sole, potrebbero aver bloccato la nutrizione. Negli altri siti illuminati però questa interruzione non avveniva e questo fa pensare che i bruchi potessero essere "grassi" perché si alimentavano di più e in orari atipici.
Gli impatti dell'espansione sempre più in crescita dell'illuminazione stradale, soprattutto quella a LED, possono purtroppo risultare molto dannosi sia sulle popolazioni di insetti sia su chi si ciba di loro: ad esempio, un minor numero di bruchi di falena porta anche a una minore risorsa alimentare disponibile per gli uccelli canori come le cince.