Il maltempo non dà tregua all’Emilia Romagna, già messa in ginocchio dall’alluvione tra maggio e giugno e nei giorni scorsi bersagliata da una nuova ondata di maltempo che, come accaduto in altre regioni in questa estate di rivoluzione climatica, ha portato nubifragi e grandinate. E proprio la grandine si è rivelato un nemico pericolosissimo soprattutto per gli uccelli: i chicchi di ghiaccio, enormi, hanno ferito cicogne, tortore, falchi e altre specie che si sono ritrovate sotto una vera e propria gragnola di colpi riportando ferite in alcuni casi mortali.
Moltissimi uccelli feriti sono stati soccorsi e portati al Centro Fauna Selvatica il Pettirosso di Modena, che nei giorni scorsi, in affanno per cercare di accogliere quanti più animali possibili, si è lasciato andare a uno sfogo amareggiato: «Ancora una volta la grandine ha fatto stragi, stragi di quegli animali che non hanno una cuccia e neppure un divano sotto cui nascondersi, sono sempre loro a rimetterci, gli animali selvatici – scrivono i volontari – I figli di un Dio minore che per casa hanno solo questo habitat malato e sempre più distrutto dall'uomo. Al Pettirosso in un attimo sono arrivati tantissimi animali colpiti dalla grandine e tanti altri sono stati recuperati dai volontari, sicuramente nelle prossime ore la conta delle vittime non potrà che aumentare».
Al centro sono stati ricoverati uccelli con ali e zampe rotte, traumi cranici e fratture oculari. Una cicogna è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico, e la speranza è che possa riprendersi e tornare a volare dopo una lunga riabilitazione: «È stata recuperata dai volontari del Pettirosso a distanza di un giorno dalla micidiale grandinata – confermano dal Pettirosso – si continuano a soccorrere animali selvatici, ali rotte , trauma cranico. Molte sono patologie gravi e importanti».
Proprio alla luce dell’ultima ondata di maltempo e di quella, disastrosa, precedente, in Emilia Romagna è nata una task force regionale permanente finalizzata ad aiutare gli animali e le loro famiglie durante i disastri naturali. Il progetto è dell’Oipa, e ha portato alla nascita del Coordinamento emergenze per l’Emilia Romagna, che servirà per rendere ancora più organizzato, rapido e specializzato l’intervento dei volontari in scenari emergenziali.