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25 Dicembre 2023
12:00

La gazza marina (Alca torda)

La gazza marina è un uccello marino della famiglia degli alcidi, diffuso nelle fredde coste del Nord. Negli ultimi anni, le gazze marine sono state avvistate anche nel nostro Paese, dalla Liguria alla Sicilia.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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La gazza marina (Alca torda) è un uccello marino della famiglia degli alcidi ed è l'unica specie vivente del genere Alca. Vive prevalentemente sulle isole e lungo le scogliere dei mari freddi dell'emisfero boreale. Per quanto riguarda l'Europa, può arrivare anche nelle acque del Mediterraneo, mentre in America raggiunge la latitudine del South Carolina.

A caratterizzarla è l'aspetto simile a quello di un piccolo pinguino ma, pur condividendo il colore del piumaggio, la gazza marina non ha perso la capacità di volare.

Come è fatta la gazza marina

Le gazze marine, rispetto a una dimensione media di 40/50 centimetri, hanno un becco piuttosto pesante e una coda insolitamente lunga. Durante l'inverno la testa e la gola sono nere o marrone scuro, mentre le parti inferiori sono bianche. Una stretta linea bianca si estende dagli occhi fino alla parte superiore del becco. Le zampe e i piedi, invece, sono completamente neri.

Durante l'estate le gazze marine adulte hanno un piumaggio differente, che porta la linea bianca verticale sulla testa ad essere meno visibile. La gola, i lati del collo e la parte della testa posta dietro all'occhio, sono invece di colore bianco. Le parti nere, invece, diventano leggermente più chiare.

Il peso medio delle gazze marine femmine varia da 505 g a 730 grammi e quello dei maschi è di circa 530/720 grammi. La lunghezza media delle ali, secondo il Museo di Zoologia del Michigan è di 183/210 millimetri per le femmine e 182/206 millimetri per i maschi.

Habitat e distribuzione

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Le colonie di gazze marine si trovano sulle isole e lungo le scogliere dei freddi mari del Nord. Nella maggior parte dei casi, i luoghi di riproduzione sono situati tra i massi delle scogliere o direttamente lungo le pareti, all'interno di fessure nelle rocce o sulle superfici piane offerte dalle sporgenze.

Si riproducono lungo le coste dell'Europa settentrionale, dalla Russia, all'Islanda, alla Groenlandia. In Nord America, invece, possono essere avvistate sull'Isola di Baffin e lungo la East Coast settentrionale, nelle province marittime del Maine. Trascorrono l'inverno a latitudini che vanno da quelle della Groenlandia meridionale, fino alla Carolina del Sud. In Europa, invece, possono raggiungere il Mediterraneo. 

In particolare negli ultimi 2 anni, c'è stato un importante incremento del numero di gazze marine anche nel nostro paese, dove sono state avvistate dalla Liguria alla Sicilia, ma anche in molte altre regioni costiere. Nel tardo autunno del 2022 questi uccelli dall'aspetto simile a quello dei pinguini sono stati osservati anche a Napoli, dove mancavano da quasi 100 anni.

Cosa mangia la gazza marina

In generale, le gazze marine adulte si nutrono di pesci come le aringhe e i merluzzi, ma la dieta varia in maniera importante in base alla disponibilità delle regioni dell'areale. Le gazze marine adulte che svernano nel largo del Terranova, in Canada, ad esempio, si nutrono principalmente di crostacei.

Nel Labrador, invece, la dieta delle gazze marine adulte all'inizio della stagione riproduttiva è in gran parte costituita da una specie di pesce di nome mallotto (Mallotus villosus) ma, dopo la schiusa delle uova, gli adulti possono passare ad altre specie e cibarsi anche di piccoli invertebrati.

Comportamento e riproduzione

Gazza marina

Le gazze marine sono uccelli capaci di immergersi oltre ai 40 metri di profondità per pescare e, secondo il BirdLife International, possono arrivare anche a 120 metri. La maggior parte delle immersioni seguono la forma di una "V": dopo aver raggiunto la profondità massima, ricominciano a salire sempre leggermente in diagonale. La durata media del tempo trascorso sott'acqua è di 35 secondi e la velocità di nuoto è approssimativamente di 1,5 metri al secondo.

La vita di una gazza marina dura mediamente 14 anni e la maturità sessuale viene raggiunta tra i 3 e i 5 anni. Si tratta di animali fortemente sociali e monogami, che si corteggiano a lungo, seguendosi l'una con l'altro in voli spettacolari ed elaborati. Le cure parentali vengono portate avanti da entrambi i genitori e, poco dopo la schiusa, i pulli possono già camminare, sebbene non siano ancora in grado di termoregolarsi in maniera adeguata. Per questo motivo restano sotto le ali dei genitori per scaldarsi. Dopo 17-23 giorni il maschio conduce per la prima volta i piccoli fuori dal nido.

Le gazze marine producono uova nutrienti e relativamente grandi, ma soprattutto ricche di grassi e con tuorli proporzionalmente più grandi di quelli della maggior parte degli uccelli terrestri. Di conseguenza, prima della schiusa, possono venire predati da animali come la volpe rossa o il corvo.

La deposizione delle uova ha inizio intorno alla prima settimana di maggio e continua fino a di giugno. A latitudini più elevate e dove la temperatura dell'acqua è più bassa, questa fase può però ritardare.

La femmina depone un solo uovo a stagione e ciò può avvenire direttamente sulla nuda roccia oppure su uno strato di pietre, escrementi secchi, licheni o altri frammenti di vegetazione individuati dai genitori nelle immediate vicinanze del luogo prescelto. Almeno la metà delle femmine, prima di deporre l'uovo, lasciano il maschio con cui si sono accoppiate e si nascondono su un'altra sporgenza per accoppiarsi con altri individui. Ciò avviene anche in seguito alla deposizione, mentre il maschio si occupa dell'incubazione.

Conservazione e rapporto con l'uomo

La gazza marina è considerata una specie non a rischio di estinzione dalla IUCN e ciò è certamente dovuto all'ampio areale di distribuzione, ma anche ad un altro aspetto, approfondito da uno studio condotto dal National Wildlife Research Centre di Carleton University di Ottawa.

I ricercatori canadesi hanno osservato gli spostamenti delle gazze marine nei pressi di Coats Island, situata nella parte settentrionale della Baia di Hudson, un'area in cui la copertura di ghiaccio marino è in forte riduzione già a partire dagli anni Novanta. Coats Island, inoltre, si trova a 300 km dal precedente sito di riproduzione più occidentale della specie e a quasi 2.000 km dalla grande colonia più vicina, situata in Terranova.

Le gazze marine sono apparse in questa zona in concomitanza con un aumento della presenza dei pesci di cui si nutrono, ovvero il mallotto (Mallotus villosus) e altre specie del genere Ammodytes. La capacità delle gazze marine di seguire le proprie prede favorite anche al di fuori del range abituale, suggerisce che si tratti di un uccello capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti climatici.

Sulle coste italiane, però, in seguito agli avvistamenti avvenuti negli ultimi anni si è verificato un fenomeno preoccupante. A pochi mesi dall'aumento delle segnalazioni, nel nostro paese si sono contati circa quaranta ritrovamenti di cadaveri appartenenti alla specie. Per questo motivo, nel gennaio 2023, è stata disposta un'indagine da parte degli esperti dell'Asl Napoli 1, dell'Università e del Criuv (Centro di riferimento regionale per l’Igiene Urbana Veterinaria) in collaborazione con lo Zooprofilattico.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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