Un passatempo per animali a canna da pesca e una gattina che ci sta giocando ma che ne ingoia le due parti di elastico di circa 40 centimetri che aveva spezzato. La corsa in clinica, il grande spavento ma la vicenda che si conclude senza danni irreparabili.
La fortuna di Nanako, però, è stata quella di avere una pet mate che non è una sprovveduta. Valentina Mininni, infatti, è un medico veterinario di Bari e, sebbene la gatta non avesse manifestato sintomi evidenti, ha capito subito il pericolo che stava correndo. «Avevo ricevuto questo gioco in regalo per un’altra delle mie gattine – racconta a Kodami – l’elastico che collega il topolino alla bacchetta sembrava come allentato. Così avevo deciso di metterlo da parte appoggiandolo su di una libreria. Nanako, a mia insaputa, deve aver cominciato a morderlo. Mi sono accorta di quello che aveva fatto quando ha vomitato una delle due metà. Ho capito che si trattava dell’elastico del giochino ma soprattutto, vedendone la lunghezza, ho capito che ne mancava una parte».
Immediata, dunque, la corsa in clinica. La gatta non presentava segni di ostruzione ma era necessario fare ulteriori accertamenti diagnostici per capire se effettivamente l’altra metà dell’elastico si trovava all’interno del suo corpo. Dall’ecografia, in effetti, si distingueva con precisione la presenza di un filo di una certa consistenza tale da mettere in risalto il cono d’ombra nell’intestino. A quel punto restava da decidere il da farsi: attendere nella speranza che l’animale espellesse autonomamente il corpo estraneo dalle feci o intervenire chirurgicamente per rimuovere l’oggetto.
Valentina non ha avuto esitazioni: «In caso di compromissione dell’intestino avrei potuto mettere in pericolo la sua sopravvivenza – ci spiega – molte persone scelgono di aspettare, un po’ per paura dell’intervento un po’ per non affrontare i costi del ricovero. I rischi che si corrono in caso di infiammazione o di necrosi, però, sono troppo alti. Abbiamo provveduto ad asportare il corpo estraneo lineare tramite enterotomia. Per fortuna Nanako sta bene, dopo qualche giorno di dolore post operatorio è in fase di ripresa». La veterinaria ha ringraziato pubblicamente le colleghe che hanno prontamente fornito il proprio supporto.
Episodi di questo tipo, del resto, sono tutt’altro che infrequenti. Ne avevamo parlato proprio su Kodami solo qualche mese fa. La stessa Valentina, nella sua esperienza di medico, si ritrova spesso a doversene occupare: «Può succedere a chiunque – aggiunge – il fatto che sia capitato a me che presumibilmente dovrei essere più attenta fa capire quanto sia alto il rischio che questo accada. Spesso in clinica ci troviamo a fare i conti con casi di questo tipo. Corpi estranei lineari ma anche piccoli oggetti. Per esempio avviene spesso che i cani mangino i calzini. Ma è successo anche che mandassero giù dei perizomi. Episodi che hanno avuto dei risvolti imbarazzanti quando li abbiamo dovuto comunicare a chi ci aveva portato l’animale».
I giochi per cani e gatti, soprattutto se non certificati, possono rappresentare un pericolo in alcuni casi. Lo stesso vale per altre cose che possiamo distrattamente dimenticare fuori da armadi e cassetti. È bene prestare molta attenzione a ciò che lasciamo in giro. Al contempo occorre sempre verificare che gli oggetti per il gioco siano in buone condizioni e che comunque non siano lasciati nella diretta disponibilità del cane o del gatto senza supervisione, in particolar modo se contengono parti asportabili che potrebbero essere ingerite dall’animale. Se si tratta poi di fili, nastri o elastici, i cosiddetti corpi estranei lineari, in caso di ingestione (o di espulsione) parziale mai tirarli sfilandoli dalla bocca o dall’ano: rivolgersi al proprio veterinario di fiducia per far eseguire l’operazione correttamente procedure ed evitare che il nostro tentativo provochi dei danni interni potenzialmente gravi.