In Francia la politica raggiunge un accordo senza precedenti. Entro il 2024 si devono chiudere i conti con la vendita degli animali domestici nei negozi. E quattro anni più tardi, entro il 2028, gli animali selvatici non possono più esibirsi nei circhi. I deputati dell’Assemblea nazionale e i senatori hanno trovato punti in comune sul testo di legge contro il maltrattamento e lo hanno approvato. Loic Dombreval, coautore del disegno di legge, lo definisce un «accordo storico». L’approvazione è avvenuta in una commissione mista composta in egual misura da 7 rappresentanti di entrambe le Camere.
Lo scorso settembre il Senato aveva cercato di rendere meno rigide le misure specie per circhi e delfinari. Ma le proposte non hanno trovato accoglimento. Ora, grazie al voto (che aveva anche il parere favorevole del Governo) si dice basta allo sfruttamento commerciale delle specie selvatiche e alla detenzione dei cetacei nei delfinari entro 5 anni. Tra le indicazioni approvate, anche il divieto di uso di animali per produrre pellicce e ci sarà un più forte controllo della vendita degli animali online.
Perché vietare l’acquisto di animali nel negozio? Questa pratica, secondo i legislatori francesi, aumenterebbe gli acquisti compulsivi. Passare da canili, gattili o da allevatori, invece, fa crescere la consapevolezza e la responsabilità attorno alla compagnia di un pet. Inoltre, quando saranno acquistati animali, si riceverà un “certificato di conoscenza”, che descriverà le caratteristiche etologiche degli esemplari.
«È una vittoria per la causa animale», commenta il deputato Christophe Castaner. E la senatrice Anne Chain-Larché lo definisce un testo «equilibrato» che «crea dei nuovi strumenti di lotta contro il maltrattamento animale». Festeggia la Fondazione Brigitte Bardot: «È una giornata storica per il benessere animale», commentano su Twitter. La norma prevede fino a 5 anni di reclusione e multe fino a 75 mila euro per chi sarà ritenuto responsabile di maltrattamenti.