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24 Giugno 2021
15:40

La formica gialla pazza: una specie invasiva che è stata eradicata dall’atollo Johnston

La Fish and Wildlife Service ha annunciato il 23 giugno che l'atollo Johnston è stato totalmente liberato dalla formica pazza gialla (Anoplolepis gracilipes). Questa è infatti una specie invasiva che stava provocando gravi danni alle colonie di uccelli marini che nidificano sull'atollo, che rappresenta un importante habitat per queste specie.

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Dopo ben 11 anni una specie invasiva, Anoplolepis gracilipes, nota comunemente anche come formica pazza gialla, è stata eradicata dall'atollo Johnston che si trova in un luogo remoto dell'Oceano Pacifico. L'atollo è diventato nel 1926 un'area protetta degli Stati Uniti, ribattezzato Johnston Island National Wildlife Refuge nel 1940, al fine di tutelare l'ecosistema tropicale e la fauna selvatica presente. La U.S Fish and Wildlife Service (USFWS), un'agenzia del governo federale degli Stati Uniti che amministra l'atollo e si occupa di gestione di pesci, fauna selvatica e habitat naturali ha annunciato la notizia mercoledì 23 giugno. Nel tweet pubblicato, l'USFWS proclama ufficialmente l'atollo formiche gialle – free, ma l'impresa non è stata facile: ci sono infatti volute ben 130 mila ore di campo e più di 100 operatori coinvolti. Ma quali sono i danni che ha causato la formica pazza gialla alle specie e agli ecosistemi?

L'impatto della formica pazza gialla e il piano di eradicazione

La formica pazza gialla ha avuto un forte impatto soprattutto sugli uccelli marini nativi: assaliva in gran numero di nidi a terra impedendo così la riproduzione delle specie. Per di più la formica ha la capacità di spruzzare, letteralmente, acido formico per sottomettere la preda o come meccanismo di difesa. Quando rivolgeva la sua "arma" verso gli uccelli ne minacciava seriamente la sopravvivenza: l'acido infatti causava loro diverse lesioni, potendo portare a cecità o morte. Inoltre, la formica gialla stava minacciando la più grande colonia nidificante di fetonte codarossa (Phaethon rubricauda), un uccello tropicale originario delle zone tropicali dell'Oceano Indiano e del Pacifico che è solito nidificare in colonie sulle isole oceaniche.

Per preservare gli uccelli marini era quindi necessaria un'eradicazione totale che ha richiesto l'impegno di diversi volontari e lavoratori federali tra cui la cosiddetta squadra dei "Crazy Ant Strike Team" (CAST) del servizio statunitense Fish and Wildlife Service. I CAST si sono occupati del monitoraggio delle formiche e hanno sperimentato diverse tecniche per la cattura e l'uccisione. Anche due cani hanno partecipato al progetto: addestrati a fiutare le formiche, hanno perquisito con il loro fiuto eccezionale ben 120 miglia, senza trovare neanche un esemplare. «Questa è la prima volta che una specie di formica invasiva viene sradicata su un'area così vasta negli Stati Uniti», sostiene Kate Toniolo, sovrintendente del Monumento nazionale marino delle isole remote del Pacifico. Nonostante questa missione sia compiuta, proseguirà il monitoraggio e il ripristino degli habitat dell'atollo e la prevenzione contro le specie invasive.

Atollo Johnston, Important Bird and Biodiversity Area 

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Sula mascherata (Sula dactylatra)

L'atollo rappresenta un vero e proprio paradiso per la fauna selvatica: nelle barriere coralline vivono circa 300 specie di pesci, e spesso giunge a far visita la foca monaca delle Hawaii (Neomonachus schauinslandi) e la tartaruga verde (Chelonia mydas), entrambe classificate come "in pericolo" dalla IUCN. Inoltre, per le importanti colonie di uccelli marini presenti tra cui la sula mascherata (Sula dactylatra) e il noddy nero (Anous minutus), l'atollo è riconosciuto come Important Bird and Biodiversity Area, ossia un habitat importante per la salvaguardia e la conservazione degli uccelli selvatici.

La formica pazza gialla, una specie invasiva

La formica pazza gialla è una specie originaria del sud-est asiatico che è stata accidentalmente introdotta in diverse zone tropicali dove si è naturalizzata grazie alla grande adattabilità e ad alcuni tratti comportamentali che la rendono facilmente dominante nel luogo che va a occupare. Ha avuto un forte impatto sulla biodiversità e sugli ecosistemi soprattuto all‘isola di Natale nell'Oceano indiano dove ha decimato la popolazione di granchio rosso (Gecarcoidea natalis). È stata inserita dalla IUCN nella lista delle "cento peggiori specie invasive del mondo" e il suo nome deriva dagli strani movimenti che compie, come se fosse un po' pazza, quando viene disturbata.

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