La formica di velluto è in realtà una vespa senza ali

Nota come "formica di velluto", la Dasymutilla occidentalis è in realtà una vespa. La mancanza di ali nelle femmine conferisce loro un aspetto più simile a quello di una formica rossa con una striscia nera sull'addome. I maschi, invece, si differenziano per le ali e l'assenza di pungiglione.

25 Aprile 2024
12:00
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Il suo nome e il suo aspetto fanno credere che si tratti di una formica, ma si tratta in realtà di vespe parassitoidi: l'insetto nel video si chiama "formica di velluto" (Dasymutilla occidentalis) e appartiene alla famiglia Mutillidae.

La mancanza di ali nelle femmine, conferisce loro un aspetto più simile a quello di una formica, con cui condividono l'appartenenza all'ordine degli imenotteri, contraddistinte, però, da una striscia nera che attraversa l'addome, mentre i maschi si differenziano per le ali e per l'assenza di pungiglione. Il suo areale è molto ampio e comprende diverse regioni degli Stati Uniti d'America, dove vivono principalmente in vasti spazi aperti, come campi, prati e aree ricche di vegetazione.

Contrariamente alla maggior parte delle vespe, le formiche di velluto conducono una vita solitaria, durante la quale i maschi cercano freneticamente le femmine per accoppiarsi. Una volta trovata una compagna, il processo di accoppiamento avviene in luoghi considerati "sicuri" per garantire la riproduzione. Le femmine, dopo l'accoppiamento cercano attivamente nidi di altri insetti come: mosche, altre vespe, scarafaggi o calabroni.

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Qui depositano le loro uova su larve di altri insetti e quando si schiuderanno le vespe neonate si nutriranno dell'ospite per poi metamorfosare nello stadio di pupa. Questo comportamento parassitario può influenzare la popolazione di altri insetti e ha implicazioni importanti per l'ecosistema locale.

Le formiche di velluto sono chiamate dagli americani "cow killer" (killer di mucche) per via dell'intenso dolore che causa la loro puntura, ma, contrariamente alla credenza popolare, non sono capaci di uccidere mucche o altri mammiferi di medie/grandi dimensioni.

Le femmine pungono solo in caso di attacco o minaccia diretta e, sebbene il loro veleno possa causare dolore intenso, non rappresenta un grave pericolo per l'essere umano, a meno che non si sia allergici. Questi piccoli insetti, quando si sentono minacciati, assumono una postura difensiva che mette in guardia i potenziali predatori prima di attaccare.

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Giovanna Scozzese
Video editor
Fotografa e Videomaker di formazione, ho avuto da sempre la necessità di legarmi al reale, a tutto ciò che mi circonda, vivendo in simbiosi con il mondo esterno. La natura fa parte di me, sin da bambina ho avuto modo di conoscerla, scoprirla e viverla. Mi sforzo ogni giorno di fortificare il mio interesse su ciò che potremmo creare e cambiare nei confronti del nostro Pianeta, un luogo in cui noi siamo solo di passaggio.
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