È morta la donna ferita dal Cane Corso del nipote ad Alessano, in provincia di Lecce. La donna, di 98 anni, dal giorno dell'aggressione era ricoverata in gravi condizioni a causa delle profonde ferite riportate nella parte superiore del corpo: testa e collo.
Secondo quanto ricostruito, l'anziana è caduta nel giardino della sua abitazione e il cane al sentire le grida d'aiuto le si è avvicinato, ferendola in diversi punti del corpo e concentrandosi su volto e collo. A quel punto il nipote e l'altra persona presente in casa sono intervenuti con un bastone per cercare di allontanare l'animale, ma senza successo.
Nonostante i tentativi di porre fine al comportamento del Cane Corso è stato necessario l'intervento dei Carabinieri della vicina stazione, i quali hanno esploso alcuni colpi per distogliere l'animale. La donna è stata quindi trasportata d'urgenza prima all'ospedale di Tricase e poi nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Lecce, dove è stata dichiarata morta. Il cane è stato invece affidato al Servizio veterinario competente per territorio, e al momento si trova nel canile di Alessano.
Le dinamiche che possono portare un cane ad aggredire una persona a terra mentre chiede aiuto sono molteplici, come spiega a Kodami l'istruttore cinofilo Ivano Vitalini: «Le urla possono indurre nel cane uno stato di sovreccitazione».
Questo avviene in conseguenza di due stimoli diversi, molto difficili da distinguere dall'esterno: motivazione predatoria e paura. «Il movimento e le urla – chiarisce l'esperto – innescano un comportamento predatorio, che normalmente si manifesta quando un cane caccia e insegue la preda. In questi casi l'eccitazione sale in risposta ad alcuni stimoli come i vocalizzi, oppure la fuga. È lo stesso istinto che porta il cane a inseguire una persona che corre. In questi casi più ci si muove più si incita il cane nella sua risposta aggressiva».
Può entrare però in gioco anche un altro meccanismo, molto diverso: la paura. «Il cane spaventato da urla e movimento può rispondere con la reattività. Un po' come avviene per molte altre specie: è proprio l'azione dettata dalla paura a portare le conseguenze più gravi».
Ora, bisognerà attendere gli esiti di eventuali perizie comportamentali sul Cane Corso, per determinare le motivazioni che hanno indotto una reazione tanto forte. «Raramente i casi di cani che aggrediscono o addirittura uccidono sono la conseguenza di un momento di follia. C'è sempre una motivazione, e identificarla aiuta a prevenire situazioni analoghe».