Uno zoo con all'interno circa 260 animali si è allagato a causa delle inondazioni provocate dalla distruzione della diga di Nova Kakhovka, in Ucraina. Lo ha fatto sapere il portale Rbc Ucraina, secondo cui tutti gli animali ospitati all'interno del giardino zoologico potrebbero essere morti tranne cigni, anatre e altri uccelli acquatici che sono stati visti mentre nuotavano tra le strade allagate.
«È difficile per me dire che fine hanno fatto gli animali. I russi non hanno permesso ai dipendenti dello zoo di entrare durante la notte. Al mattino gli operai sono andati nello zoo, ma non sono riusciti ad entrare a causa dell'acqua», ha dichiarato Volodymyr Kovalenko, sindaco di Nova Kakhovka, a un quotidiano locale Strana.ua.
In questo momento è del resto molto difficile riuscire a ottenere informazioni certe dalla città a causa dei problemi di connettività e delle conseguenze degli allegamenti, per cui non ci sono al momento informazioni sicure sullo stato degli animali. La forte esplosione che ha causato la distruzione della grossa diga che si trova sul fiume Dnipro, proprio nei pressi della città di Nova Kakhovka, nella regione di Kherson controllata dalle forze russe, è avvenuta nella notte tra lunedì e martedì.
Le autorità locali hanno riferito che le alluvioni potrebbero creare disagi per almeno 16mila persone che vivono nei pressi del fiume e sono già in corso le operazione di evacuazione e soccorso. E mentre russi e ucraini si rimpallano le responsabilità sull'esplosione, il conflitto continua a coinvolgere nuovamente non solo civili innocenti, ma anche gli animali che si trovano malauguratamente nelle zone colpite dalla guerra. Sin da quando l'esercito russo ha invaso l'Ucraina, infatti, anche canili, rifugi, zoo e parchi ne hanno pagato le conseguenze.
Vi abbiamo più volte raccontato delle difficili operazioni di evacuazione degli animali ospitati in rifugi, santuari e zoo in tutto il territorio ucraino, così come dei furti di alcuni animali ospitati nei giardini zoologici e diventati vere e proprie armi di guerra. E la guerra non ha purtroppo risparmiato nemmeno la fauna selvatica, compresa quella marina. Secondo molti scienziati, infatti, dietro l’insolito aumento di delfini e altri cetacei trovati morti lungo le coste del Mar Nero ci sarebbe proprio il conflitto russo-ucraino. E secondo numerosi altri esperti, la guerra e l’isolamento della Russia stanno generando pesanti ripercussioni persino sullo studio e la conservazione della biodiversità non solo nei due paesi coinvolti, ma persino a livello globale.
Con un situazione ancora tragica e che sembra molto lontana dall'essere risolta, la drammatica guerra in Ucraina continua a colpire duramente tutti, animali umani e non.