Nel video qui sopra, ci troviamo di fronte a uno spettacolo sorprendente: la deposizione delle uova di Pomacea maculata, una specie di grande lumaca d'acqua dolce conosciuta comunemente come "lumaca mela" per via della sua conchiglia a spirale che può raggiungere dimensioni simili a quelle del frutto.
Questo mollusco gasteropode acquatico, appartenente alla famiglia Ampullariidae ci stupisce con la sua affascinante biologia riproduttiva. La sua conchiglia, dalla forma globosa e vivacemente colorata, può crescere fino a 15 centimetri di diametro, rendendola una presenza imponente nei corpi d'acqua dolce che abita.
Alcuni individui, a seconda delle condizioni ambientali, di temperatura, di disponibilità di cibo e di altri fattori che influenzano la crescita, possono raggiungere dimensioni imponenti. La colorazione poi è molto variabile, inclusa quella della conchiglia, che può essere uniforme o striata ed andare dal marrone opaco fino a colori molto vivaci.
La deposizione delle uova è un momento cruciale nel ciclo vitale di questi molluschi: le uova vengono deposte fuori dall'acqua in mucchi o grappoli gelatinosi. Nel caso di Pomacea maculata, le uova assumono una colorazione rosa luminoso o rossastro e vengono deposte in grappoli che possono contenere da 300 a 800 uova. Questi grappoli vengono posizionati su varie superfici al di fuori dell'acqua, come piante, pilastri, barche e rocce.
Originaria dell'America del Sud, Pomacea maculata è diventata una presenza diffusa e aliena anche in altre parti del mondo, compreso il Sud-est asiatico e gli Stati Uniti. La sua diffusione ha portato un impatto considerevole per gli ecosistemi, soprattutto nelle regioni dove si coltiva di riso. Questa specie è stata identificata come una delle 100 specie invasive più dannose al mondo a causa dei suoi effetti negativi sull'agricoltura. In particolare, l'infestazione di Pomacea maculata nelle risaie è associata alla riduzione della superficie vegetale, poiché questi molluschi possono nutrirsi sia dei semi che delle parti vegetali delle piante. Questo comporta gravi conseguenze economiche e ambientali, minacciando la sicurezza alimentare e la biodiversità delle aree coltivate.