Il ministero degli Oceani e della pesca della Corea del Sud, dal 15 dicembre 2023, ha stabilito che è illegale per gli acquari pubblici e i delfinari del paese acquistare nuovi cetacei per la loro esposizione. Il paese, così, ha rivisto la legge sulla gestione degli zoo e degli acquari e, oltre a introdurre il divieto di acquisire nuovi cetacei, ha anche dichiarato illegale consentire ai visitatori di cavalcare, toccare o nutrire i mammiferi marini.
I delfinari e gli acquari sono tra i luoghi che più preoccupano quando si parla di conservazione di specie selvatiche e di benessere animale. Queste strutture espongono a un pubblico incurante animali che, o perché catturati dal loro habitat naturale o perché nati in cattività, sono costretti a vivere in vasche striminzite, obbligati ad obbedire a domatori e ad esibirsi in pubblico fino alla fine della loro vita.
Nella migliore delle ipotesi, alcuni di questi animali possono essere spostati in centri di recupero che provano a garantire loro qualità della vita o, in un numero ancor minore di casi, il ritorno alla libertà.
Il turismo ha una grande influenza su questo settore, dato che delfinari e acquari non sono visitati solo dai locali, ma anche da turisti (irresponsabili). Uno di questi esempi è la Corea del Sud.
La Corea del Sud con questa decisione rappresenta un cambiamento storico in un'epoca di grandi traguardi e importanti cambiamenti nel paese. La notizia di inizio anno riguardo il divieto di allevamento di cani per l’alimentazione umana, la loro macellazione e la vendita per il consumo ha rappresentato una rivoluzione culturale e una trasformazione generazionale per i paese.
Un mese prima si discuteva invece di cetacei. Infatti, dal 15 dicembre 2023, in Corea del Sud è stato vietato l’acquisto di nuovi cetacei per la loro esposizione in delfinari e acquari. Lo ha stabilito dal Ministero degli Oceani e della pesca che, in occasione della revisione della legge sulla gestione degli zoo e degli acquari, ha introdotto tale divieto insieme a quello per i visitatori di cavalcare, toccare o nutrire i mammiferi marini.
Inoltre, sarà anche obbligatorio ottenere l'approvazione statale per aprire un nuovo acquario, e le strutture esistenti dovranno soddisfare entro cinque anni i nuovi criteri standard stabiliti dalla nuova revisione di legge. Ciò include linee guida specifiche sulle procedure del centro e sugli esami medici di routine da effettuare sugli animali detenute all'interno di una struttura.
Cho Seung-hwan, Ministro degli Oceani del governo della Corea del Sud, ha dichiarato: «Abbiamo intenzione di promuovere in modo proattivo i cambiamenti per garantire la loro attuazione fluida, pur mantenendo la cooperazione con il settore degli acquari».
Nel paese il fervore per la protezione dei cetacei in cattività era già in atto da anni. Un gruppo di attivisti della ONG locale Hot Pink Dolphins nel 2022 aveva organizzato una protesta di grande risonanza presso il Lotte World Aquarium di Jamsil, a sud di Seoul, chiedendo che la società rilasciasse il beluga Bella in un santuario per il recupero della fauna selvatica. Questo centro, alla sua apertura nel 2014, aveva infatti acquisito tre beluga dalla Russia, uno deceduto nel 2016 e un altro deceduto nel 2019, lasciando Bella sola, e scatenando le accuse maltrattamento animale da parte di gruppi ambientalisti locali.
A seguito delle proteste, a ottobre 2023, il Lotte World Aquarium ha quindi presentato una denuncia contro il gruppo per la difesa dei diritti degli animali, mentre la Polizia locale premeva accuse di distruzione di proprietà e interferenza con gli affari della società contro otto degli attivisti del gruppo.
Attualmente, 16 delfini e cinque beluga vivono in cattività negli acquari della Corea del Sud. Anche se per il momento non ci sono piani per garantire una nuova vita a questi animali, i nuovi divieti sono senza dubbio un passo importantissimo perché impediranno ad altri cetacei di soffrire in cattività.
In altre parole, questo segna l'inizio della fine dei delfinari in Corea del Sud: cambiamenti di questo tipo sono ciò che ci si aspetta da una società civilizzata ed empatica. Cambiamenti che dovranno poi applicarsi agli altri settori che hanno come fulcro principale la cattività animale e la loro spettacolarizzazione, come i circhi e i giardini zoologici.