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19 Aprile 2023
14:30

La coppia di cicogne di Camazzole è tornata. Lipu: «Attendiamo con ansia ogni anno»

La coppia di cicogne bianche selvatiche che ogni primavera nidifica a Camazzole, frazione di Carmignano a due passi dal Brenta, è tornata per il sesto anno consecutivo. Una grande gioia per la Lipu visto che la specie è stata fortemente minacciata.

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La coppia di cicogne bianche selvatiche più amate di Camazzole, frazione di Carmignano a due passi dal Brenta, è tornata a nidificare nel paese veneto per il sesto anno consecutivo.

«Attendiamo questo momento con ansia ogni anno e quando finalmente arrivano e le vediamo è una grande emozione – spiega a Kodami Giulio Piras responsabile della Lipu di Padova. «La nidificazione ci è stata segnalata da persone che lavoravano lì vicino. Quando siamo arrivati per controllare, le due splendide cicogne erano sul traliccio della corrente. Quindi abbiamo subito avvertito gli operatori Enel per farlo mettere in sicurezza isolando i cavi in modo da evitare impatti drammatici dei pennuti e garantire che i due esemplari possano così far schiudere le uova e nutrire i piccoli senza pericoli. Sono abituati ormai a farlo, non è la prima volta che le cicogne nidificano su un traliccio. Ma è fondamentale proteggerle perché la folgorazione costituisce, in Italia come nel resto d’Europa, una delle più frequenti cause di decesso».

L’entusiasmo della Lega per la protezione degli uccelli è dovuta al fatto che le cicogne in quel del Veneto sono ritornate da poco: «Le cicogne hanno cominciato a nidificare a Padova nel 2018 e la popolazione si sta piano piano ampliando come speravamo. In Italia, infatti, questi volatili meravigliosi erano spariti da un secolo a causa di una assurda persecuzione umana nei loro confronti a partire dalla metà dell’800. Da quel momento in poi le emigrazioni delle popolazioni centro europee avvenivano soltanto verso il Bosforo o lo Stretto di Gibilterra. Insomma, sostanzialmente non passavano sopra l’Italia. Per far sì che nel nostro Paese si rivedesse la cicogna, si è dovuto aspettare la fine degli anni ’90 e l’inizio degli Duemila quando hanno cominciato a nascere diversi progetti di reintroduzione del volatile. Il primo fu proprio uno della Lipu a Racconigi, in Piemonte. Grazie a questi progetti le cicogne sono così state reintrodotte in natura con una tecnica di allevamento degli adulti e di liberazione dei giovani che ha permesso che piano piano si riformasse una popolazione nidificante».

In Veneto di questi centri ce n’è uno a Silea a Treviso: «Le cicogne che hanno nidificato qui non sappiano esattamente da dove arrivino. Di certo non da un rilascio di un centro di recupero perché gli animali non erano inanellati. Probabile che possano essere gli eredi di una delle coppie che si sono riprodotte attraverso uno di questi centri di reintroduzione. Le cicogne, comunque, da febbraio a marzo ricominciano a frequentare la zona e poi da aprile iniziano a occupare ufficialmente il nido, per il resto del tempo non sappiano dove stiano, anche se non vanno via dal Veneto perché vengono comunque segnalate durante tutto l’anno».

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Simona Sirianni
Giornalista
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