In un recente studio condotto in Inghilterra sono stati intervistati 520 veterinari. Attraverso un questionario è stato chiesto loro di identificare la maggiore causa di stress nei gatti che avevano visitato: il 41% dei veterinari ha dichiarato che la maggiore causa di stress per i gatti è la coabitazione con altri gatti. Solo il 7% di loro invece ha indicato come causa di stress la convivenza con un cane o con un animale di un’altra specie. Cane e gatto dunque vanno più d’accordo che due gatti?
"Essere come cane e gatto", i luoghi comuni da sfatare
Quando vediamo due persone litigare continuamente le definiamo “cane e gatto”. In effetti nell’immaginario collettivo non c’è niente di più distante e di più litigioso come l’incontro tra due animali di specie diverse come il cane e il gatto.
Lo studio britannico ha tuttavia messo a dura prova la veridicità di questo famoso detto popolare dimostrando che lo stress da coabitazione risulta essere maggiore nelle case "multicat" (ovvero dove convivono più gatti) rispetto alle famiglie in cui vivono un cane e un gatto.
La BVA (British Veterinary Association) ha somministrato un questionario a 520 veterinari chiedendo di identificare i problemi comportamentali maggiormente riscontrati nei gatti da loro visitati nell’ultimo periodo. I risultati però hanno svelato una situazione diversa e quanto i loro pazienti invece abbiano dimostrato di subire maggiore stress a causa della convivenza con loro conspecifici.
La Dottoressa Justine Shotton, presidente della British Veterinary Association , sostiene che siano tre i fattori principali che influenzano (nel bene o nel male) la convivenza di più gatti in una stessa famiglia: la compatibilità del gatto a stare nel gruppo, la disponibilità e l’accessibilità alle risorse e l’ambiente nel quale si trovano a vivere i gatti.
Tutti questi fattori sono effettivamente fondamentali per caratterizzare una buona convivenza anche se purtroppo non sono gli unici. Una convivenza tra gatti è una relazione molto complessa, influenzata e definita dall’intreccio di molteplici fattori.
L’importanza dell'individualità e il grado di socievolezza di ogni gatto
Le convivenze tra gatti dipendono moltissimo dal grado di socialità e socievolezza dei singoli mici: come evidenzia anche lo studio britannico, gatti che sono nati e cresciuti all’interno di una cucciolata con fratelli e sorelle hanno una maggiore possibilità di dimostrarsi compatibili con altri gatti anche da adulti.
Ma occorre considerare anche un fattore prettamente individuale: ogni gatto infatti è diverso dall’altro e presenta una personalità diversa da qualsiasi altro.
Esistono dunque gatti che di carattere mostrano dei gradi di socialità (ovvero di piacere e tolleranza verso gli altri loro simili) maggiori rispetto ad altri gatti.
Infine non è trascurabile l’elemento simpatia: proprio come avviene nelle relazioni umane anche i gatti mostrano delle naturali e spontanee inclinazioni più o meno benevole nei confronti di altri individui della loro specie. Essendo convivenze forzate (siamo noi che di fatto decidiamo di volta in volta i loro coinquilini) la possibilità che due o più gatti si piacciano è costantemente un’incognita.
Le risorse e il contesto
Le risorse presenti nell’ambiente in cui convivono i vari gatti è sicuramente un altro elemento determinante per il successo di una serena coabitazione. Le risorse significative per i gatti (ovvero le cucce, le lettiere, i tiragraffi e le ciotole) devono essere abbondanti e dislocate su tutta la superficie territoriale in modo da ridurre al minimo ogni possibilità di competizione.
Ma anche la strutturazione dell’ambiente stesso è molto importante per far andare d’accordo i gatti: gatti che hanno la possibilità di uscire in uno spazio esterno (ad esempio un giardino, o un ampio terrazzo) solitamente presentano livelli di stress da coabitazione inferiore rispetto ai gatti che sono costretti a vivere in appartamento.
Anche la grandezza del territorio a disposizione di ciascun gatto svolge un ruolo determinante: una casa piccola con molti gatti all’interno crea una situazione di sovraffollamento che amplifica la conflittualità tra gatti.
Avere un cane in casa invece potrebbe rendere i gatti meno stressati rispetto alla convivenza con altri gatti: il cane infatti sembra essere percepito in maniera minore dal felino come una minaccia al suo territorio. Inoltre i gatti, a differenza dei cani, avendo la possibilità di verticalizzare riescono ad allontanarsi e a sfuggire con facilità e successo alla presenza canina.
Tutte questi fattori potrebbero facilitare la costruzione di una convivenza improntata alla tolleranza e ad un maggior grado di serenità rispetto a quella con tra gatti.