La cattività degli elefanti del circo Togni nel caos della città di Napoli: se questo è spettacolo

Tre elefanti confinati in un piccolo piazzale: sono gli animali del circo Lidia Togni a Napoli, attendato in una zona a alto scorrimento e traffico frequente. Nonostante le proteste di cittadini e attivisti, lo spettacolo è stato di nuovo prolungato.

5 Marzo 2024
17:10
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Guardate questo video. E' una clip brevissima: pochi secondi che mostrano chiaramente una scena che dovrebbe essere distopica e invece è pura realtà.

Tre elefanti mangiano in un piccolo piazzale, accanto al traffico cittadino con motorini e macchine che sfrecciano sulla strada. Succede a Napoli, in viale Giochi Mediterranei, nel quartiere di Fuorigrotta, dove è attendato il circo Lidia Togni, gestito da Vinicio Togni, dallo scorso 22 dicembre.

Sono state già due le manifestazioni di cittadini e attivisti che si sono ritrovati domenica 4 febbraio e lo scorso weekend a protestare per la presenza in città di uno "spettacolo" che di edificante non ha nulla e che queste immagini più di tante parole rendono ancora più evidente.

A Napoli Togni doveva rimanere per meno tempo, ma proprio questi animali sono la "novità" che è arrivata in città e ha portato al prolungamento degli spettacoli. I pachidermi fanno parte del carrozzone della famiglia Gartner, vincitrice del Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo, e famosa in tutto il mondo proprio per gli show organizzati con i tre elefanti.

Il Comune, intanto, latita e non c'è stata una risposta pubblica alle istanze delle persone che vivono nel quartiere e in generale alla comunità cittadina che con costanza ha espresso indignazione per lo sfruttamento di questi individui e degli altri animali presenti durante lo spettacolo: pinguini, otarie, cavalli e tigri. All'ultima manifestazione si sono presentati il deputato Francesco Emilio Borrelli e la consigliera regionale Roberta Gaeta che a Kodami aveva già dichiarato: «È il momento di valorizzare l'arte circense e rinunciare definitivamente a una pratica anacronistica come quella dell'impiego di animali. Insegniamo ai bambini l'amore verso gli animali attraverso il rispetto e l'educazione, non mostrando loro scene di spettacolarizzazione, sfruttamento e maltrattamento».

Ma le proteste, a vedere questo video, a poco sono servite e, anzi, si scopre dal sito ufficiale che la sosta a Napoli è stata addirittura prolungata fino al primo aprile. Passeranno dunque ancora più giorni in cui i cittadini incroceranno gli elefanti ma forse il vero problema è che siamo talmente desensibilizzati che manco ci si accorge di quello che ci accade intorno.

Il circo se ne andrà dal capoluogo partenopeo e questi animali continueranno un viaggio in un'esistenza fatta di gabbie, fruste e domatori "impavidi". Ma al di là di porre l'accento su chi guadagna in questo business, è anche vero che fin quando le persone continuano a portare i bambini a vedere quello che tutto è fuorché un "divertimento" e a non vedere nemmeno non uno ma tre elefanti in mezzo a una strada cittadina, le cose non potranno mai cambiare.

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Diana Letizia
Direttrice editoriale
Giornalista professionista e scrittrice. Laureata in Giurisprudenza, specializzata in Etologia canina al dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli e riabilitatrice e istruttrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico (master conseguito al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma). Sono nata a Napoli nel 1974 e ho incontrato Frisk nel 2015. Grazie a lui, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e napoletano d’adozione ho iniziato a guardare il mondo anche attraverso l’osservazione delle altre specie. Kodami è il luogo in cui ho trovato il mio ecosistema: giornalismo e etologia nel segno di un’informazione ad alta qualità di contenuti.
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