Alla fine arriva lo stop della Camera alle botticelle, le tradizionali carrozzelle trainate da cavalli presenti in gran parte delle città italiane. Mercoledì a Montecitorio è stato approvato un ordine del giorno firmato dalla deputata del Pd Patrizia Prestipino (ex assessora allo Sport del Comune di Roma), che impegna il governo a «vietare l’utilizzo di animali per la trazione di veicoli e di mezzi di ogni specie adibiti al servizio di piazza e per i servizi pubblici non di linea finalizzati ai trasporti di persone a fini turistici e ludici, nell’intero territorio nazionale», prevedendo anche «sanzioni amministrative e confisca del mezzo e dell’animale in caso di trasporto non autorizzato».
«Nonostante il “simpatico” sottosegretario leghista, appoggiato dalla Lega e da Fratelli d’Italia (difendono le botticelle anche perché le amava Almirante), abbiano dichiarato di votare contro – ha detto Prestipino – mi sono impuntata chiedendo di metterlo ugualmente ai voti ed è passato con pochi voti di scarto».
Con l’approvazione del provvedimento non scatta, ovviamente, lo stop automatico delle botticelle: si tratta di un atto che impegna il governo a muoversi affinché si arrivi all’eliminazione definitiva, passando anche attraverso la conversione delle licenze per questo tipo di veicoli in licenze per la guida di carrozze elettriche o taxi. I vetturini, insomma, potrebbero continuare a lavorare utilizzando mezzi elettrici e non a trazione animale per accompagnare i turisti, oppure taxi.
L’iter è insomma ancora lungo e tortuoso, ma si tratta comunque di un passaggio importante perché manifesta esplicitamente la volontà della Camera di arrivare a una risoluzione e a uno stop definitivo. E il fatto che l’ordine del giorno sia arrivato dall’ex assessora allo Sport del Comune di Roma ed ex presidente del Municipio IX è ugualmente significativo, visto che è nella Capitale che la battaglia sulle botticelle infuria da più tempo e in modo più tempestoso.
Roma al centro della battaglia sullo stop alle botticelle
Soltanto pochi giorni fa proprio a Roma, zona Fontana di Trevi, un cavallo che trasportava alcuni turisti in un’afosa serata d’estate è stramazzato al suolo davanti agli occhi inorriditi dei presenti. I vetturini hanno immediatamente voluto sottolineare che il cavallo sarebbe caduto a causa di una scivolata, ma per le associazioni che si battono per la tutela degli animali quella caduta è da imputare alla combinazione di caldo e fatica che gli animali devono sopportare in questa estate da temperature record.
A oggi a tutelare i cavalli delle botticelle romane c’è infatti l’ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri, la prima del suo mandato su questo tema, che ha in parte a modificato quanto in vigore in precedenza: divieto di circolazione delle botticelle in presenza di ondate di calore di particolare intensità, non soltanto dalle 13 alle 17 e con temperature superiori ai 35 gradi, ma anche dalle ore 11 alle ore 18 nelle giornate caratterizzate dai livelli di rischio 2 e 3 del bollettino giornaliero del “Sistema di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute” del Ministero della Salute e della Protezione Civile di Roma.
La circolazione delle botticelle è quindi subordinata non solo alla temperatura effettiva, ma anche all'umidità presente nell'aria, alla ventilazione e l'irraggiamento solare. I vetturini si erano opposti, ma il Tar aveva deciso di convalidarla. Soltanto l’ultimo atto di un braccio di ferro che va avanti da anni, e che ha raggiunto il culmine nel 2020 quando l’ex sindaca Virginia Raggi aveva firmato un nuovo regolamento che consentiva la circolazione delle botticelle soltanto nelle aree verdi e nei parchi delle ville storiche romane per un massimo di 7 ore al giorno, con pause ogni 45 minuti e restando fermi tra le 12 e le 17.30. I vetturini, prevedibilmente, avevano fatto muro e presentato ricorso, e il Tar aveva dato loro ragione. Le botticelle quindi, dopo un primo momento di stop, erano tornate a circolare regolarmente.
Ad aprile il Comitato Antispecista Difesa Animali Protezione Ambiente (Cadapa), insieme con il vicepresidente della Commissione Ambiente e consigliere capitolino M5S, Daniele Diaco, e la deputata M5S Francesca Flati, si erano rivolti alla Cassazione per presentare un disegno di legge sull’abolizione delle botticelle, e solo pochi giorni fa l’Assemblea alla Camera ha respinto la proposta di abolirle presentata dall’onorevole Arianna Spessotto (gruppo misto), che aveva preso la parola sottolineando come le botticelle, le tradizionali carrozzelle trainate da cavalli, «non hanno nulla di turistico, né di culturale, ma sono puro maltrattamento degli animali. È un sistema che andrebbe assolutamente mandato in pensione, cancellato». Quando accaduto mercoledì sembra testimoniare un cambio di rotta, seppur graduale, e una maggiore presa di coscienza dell’importanza di tutelare seriamente il benessere animale.