Ci sono battaglie reali o immaginarie talmente epiche e spettacolari che possono cambiare per sempre il corso della storia. Non stiamo parlando della leggendaria battaglia delle Termopili o del memorabile scontro al Fosso di Helm nel Signore degli Anelli, ma di un combattimento che non vede in contrapposizione eserciti umani o creature fantastiche, ma bensì animali in carne e ossa. Stiamo parlando della famosa battaglia del Kruger, la disputa passata alla storia come il più spettacolare e avvincente scontro tra animali mai filmato in natura. Protagonisti della battaglia, un gruppo di bufali del Capo, un piccolo branco di leoni e due coccodrilli del Nilo.
Il filmato amatoriale è stato girato dal videomaker David Budzinski e dal fotografo Jason Schlosberg nel settembre 2004 durante un safari al Kruger National Park, in Sudafrica. Fu pubblicato su YouTube il 3 maggio 2007 e da quel momento Battle at the Kruger ha raccolto quasi 90 milioni di visualizzazioni, diventato il filmato naturalistico più visto, commentato e popolare di sempre. I riconoscimenti e l'esaltazione raccolti in tutto il mondo non sono per nulla esagerati (la battaglia ha persino una pagina dedicata su Wikipedia e diversi siti e account social), perché racchiude in sé tutta la spettacolarità della natura selvaggia, fatta di tenacia e lotta cruda per la sopravvivenza, ma anche di altruismo e cooperazione animale. Ma procediamo con ordine.
Il video comincia come tante altre scene già viste tra le assolate savane africane: con un grosso gruppo di bufali del Capo che si avvicina a uno specchio d'acqua per abbeverarsi. Fin qui nulla di eccezionale, ma gli erbivori sono completamente ignari che lì vicino, a due passi da loro, c'è anche un branco di leoni, che annusata l'occasione si accovaccia a terra pronto ad approfittarne. Non è chiaro se sia stati i felini a compiere la prima mossa o meno, ma è esattamente in questo momento che si sta per scrivere la storia: comincia la battaglia mozzafiato.
Il bufalo maschio in testa al gruppo si volta improvvisamente e comincia a fuggire. I leoni partono subito all'inseguimento e il panico si diffonde rapidamente in tutto il branco. Gli ungulati si disperdono in ogni direzione, ma i predatori riescono in pochissimo a isolare e ad attaccare un giovane esemplare. Uno dei leoni balza e afferra il piccolo alle spalle, ma entrambi finiscono rovinosamente per rotolare in acqua. In un istante arrivano anche gli altri leoni, che afferrano il giovane bufalo per la gola e per il muso. Sembrerebbe una normalissima scena di caccia, ma è qui che arriva il primo e inatteso colpo di scena.
Dall'acqua spuntano improvvisamente due coccodrilli del Nilo, che cominciano uno straziante tiro alla fune con i leoni per portarsi a casa il giovane vitello. La battaglia coi rettili dura però pochi secondi e i coccodrilli alla fine si arrendono lasciando la preda in balia dei felini. I predatori circondano il bufalo e si sdraiano a terra pronti a consumare il loro pasto, ma lo scontro non è affatto finito. L'inquadratura si allarga e di colpo l'intera mandria di ungulati ricompare completamente raggruppata e motivata, avvicinando e circondando i leoni.
I bufali del capo vivono in grossi gruppi composti da diversi sottogruppi più piccoli. I maschi sono tutti in competizione tra loro per guadagnarsi l'accesso alle femmine, che solitamente è riservato esclusivamente a un solo esemplare. Tra il maschio dominate e i giovani scapoli gli scontri sono molto frequenti e c'è sempre molta tensione all'interno del gruppo. Tuttavia, se un giovane esemplare finisce nelle grinfie di un predatore non esistono più divergenze e tutti i maschi riuniti mettono da parte gli interessi personali e collaborano per difendere la mandria a qualunque costo.
Con le teste basse e in formazione d'attacco, i bufali mettono i leoni spalle al muro: di fronte, un esercito di corne affilate pronte a tutto pur di salvare il giovane vitello; dietro, l'acqua torbida infestata da coccodrilli. Uno dei bufali prende iniziativa con coraggio e parte all'attacco colpendo e scacciando uno dei leone. Poco dopo un secondo bufalo si inserisce nella battaglia, caricando e lanciando letteralmente in aria uno dei leoni. I restanti felini, intimoriti e ridotti in numero, provano a resistere e a non mollare la presa.
Ma approfittando del trambusto, il vitello – miracolosamente ancora vivo – si divincola dalla presa dei leoni e scappa sparendo nel mare di zoccoli e corna. La mandria ce l'ha fatta, con coraggio e determinazione senza eguali, è riuscita nell'impresa di salvare il proprio piccolo vincendo la più spettacolare e sorprendente battaglia animale mai filmata. Ma lo scontro, ormai stravinto dagli erbivori, non è ancora del tutto finito. C'è ancora tempo per "umiliare" definitivamente gli sconfitti: i leoni vengono infatti allontanati uno per uno da un temerario bufalo, che li disperde definitivamente facendoli rimanere a con la bocca asciutta e la pancia vuota.
È così che si conclude la battaglia del Kruger, lo scontro tra animali più incredibile mai filmato, almeno fino a oggi. Il filmato ha raccolto, e continua a raccogliere ancora oggi, elogi in tutto il mondo: premiato nella seconda edizione degli YouTube Video Awards, è stato anche rilanciato da tantissime testate in tutto il mondo, tra cui il Time, e riproposto in TV anche da National Geographic Channel e Animal Planet. Scontri anche feroci tra bufali e leoni avvengono quasi all'ordine del giorno, ma l'unicità e la combinazione di eventi raccontate in queste video saranno difficilmente superate in futuro.
Il video realizzato da Budzinski e Schlosberg è il più classico degli esempi che descrive perfettamente cosa significhi essere al posto giusto al momento giusto, una fortuna che ha permesso ali artefici di non mancare uno di quegli appuntamenti con la storia che resteranno per sempre. Il modo in cui i bufali hanno fatto gruppo, la drammaticità del tiro alla fune con i coccodrilli e il piccolo che alla fine riesce a salvarsi, è una di quelle sceneggiature da oscar che sembrano scritte per un film d'animazione Disney ma che invece sono reali e come. È questo lo spettacolo più bello per cui dovremmo essere grati e che dovremmo fare di tutto per preservarlo: la natura più vera e selvaggia del nostro Pianeta.