Per la prima volta un team di scienziati ha osservato e registrato le conversazioni tra un delfino comune ed un branco di focene, un rarissimo esempio di comunicazione interspecifica in natura.
Una nuova ricerca pubblicata su Bioacoustics riguardante la vicenda offre quindi nuove prove di interazioni complesse tra due diverse specie animali.
Protagonista di questa vicenda è Kylie, una femmina di delfino comune che abita un'area ristretta all'interno del Firth of Clyde, sulla costa occidentale della Scozia. Kylie non è stata osservata con altri delfini comuni (Delphinus delphis) per almeno 14 anni, ma in realtà è tutt'altro che sola. La delfina infatti trascorre la maggior parte del suo tempo intorno alle boe di navigazione nel canale di Hunterston, dove nelle giornate di sole i visitatori del porto possono vederla giocare e interagire con le focene (Phocena phocena) del porto, piccoli cetacei odontoceti solo lontanamente imparentati con la sua specie.
Secondo gli esperti, le interazioni tra Kylie e le focene non si limitano al semplice gioco, ma sono decisamente più profonde: mentre il repertorio vocale di un delfino comune dovrebbe includere una vasta gamma di clic, fischietti e richiami a impulsi, Kylie non fischietta. Invece, "parla" più come focene del porto, che comunicano usando differenti "esplosioni" di clic acuti. Ecco quindi un nuovo esempio di comunicazione interspecifica in natura, fenomeno secondo alcuni studiosi ancora sottostimato.
Le registrazioni delle conversazioni tra delfino e focene
Non si tratta, comunque, di un unico evento isolato. Ai fini della ricerca sono state utilizzate le registrazioni del 2016 e del 2017 per studiare il suo comportamento acustico adottato quando è stata vista da sola con una focena, ma le registrazioni sono continuate anche negli anni successivi.
Ma come si fa a capire quando un delfino comunica in "focenese"? Un'onda sonora contiene tantissime informazioni al suo interno: i clic sono stati riconosciuti come potenziali clic di focene oppure di delfini in base alla forma d'onda, alla potenza e allo spettrogramma, nonché alla direzione di arrivo, all'intervallo tra i clic, all'ampiezza e alle variazioni della frequenza. Dalle analisi è apparso evidente che i clic che Kylie emetteva erano perlopiù diversi da quelli emessi dai suoi simili e molto più vicini alle "espressioni" usate dalla "cugina" focena.
Mentre i delfini fischiano quasi costantemente, le focene non lo fanno mai, comunicando esclusivamente con quelli che vengono chiamati clic ad alta frequenza (NBHF) a banda stretta, con da otto a quindici picchi di ampiezza a circa 130 kilohertz. Insomma come hanno riferito gli autori, se fossero cantanti, Kylie sarebbe Pavarotti e le focene sarebbero Mariah Carey. Difficile però sapere quanto le due specie si siano "comprese" davvero.
Mel Cosentino biologa marina e coautrice dello studio, ha osservato che gli scambi tra Kylie e le focene hanno avuto il ritmo di una "conversazione" tra membri della stessa specie. Vi sono turni di battute con poche sovrapposizioni, come se si lasciasse all'altro il tempo di esprimersi e rispondere, anche se naturalmente non è chiaro quante informazioni significative siano trasmesse nei tentativi di Kylie di fare clic sulle focene. Secondo la ricercatrice potrebbe essere come quando giocando proviamo ad abbaiare al nostro cane. Altri studiosi tuttavia invece sono ottimisti riguardo l'effettivo scambio di informazioni.
La comunicazione nei cetacei
Delfini, focene e balene sono tutti cetacei, un ordine di mammiferi discendenti di animali terrestri che sono tornati in acqua dopo milioni di anni. Per riadattarsi alla vita nell'oceano e poter respirare facilmente in superficie, le narici sono diventate lo sfiatatoio sul loro dorso. Al suo interno il gruppo si suddivide in due sottordini: gli odontoceti, animali dotati di veri denti come delfini, orche e capodogli, ed i misticeti dotati di fanoni come le balene.
Gli odontoceti come Kylie hanno solo una narice aperta sebbene entrambe le cavità nasali siano ancora presenti sotto la superficie, ciascuna ricoperta da una struttura muscolare chiamata "monkey lips" o labbra foniche (L'anatomia dei cetacei è spesso descritta in termini molto colorati, originati dalle descrizioni dei balenieri).
Queste strutture sono in qualche modo analoghe alle nostre corde vocali e controllano il flusso d'aria. Quando l'aria viene espulsa dai polmoni attraverso le "labbra" sulla cavità nasale sinistra vengono prodotti fischi. La cavità nasale destra è responsabile dei clic utilizzati sia nella comunicazione che nella navigazione. Il tutto è infine ampliato e modulato da un deposito grasso sulla fronte dei cetacei chiamato "melone".
La storia di Kylie fa parte di un ampio campo di ricerca su come i cetacei, socievolissimi, estremamente attivi e con una sessualità complessa, interagiscono con i membri di altre specie. Oltre ai tentativi di comunicazione, Kylie sembra vicina alle focene in altri modi. In più occasioni, il professor David Nairn, coautore dello studio, ha visto focene femmine portare i loro piccoli per interagire con Kylie. Dal momento che i cuccioli di focena di solito rimangono molto vicini alla mamma fino allo svezzamento, Nairn è rimasto molto sorpreso nel vederli nuotare con il delfino in una posizione appena dietro la sua pinna pettorale che secondo i ricercatori è l'equivalente cetaceo di "portare" un bambino.
Nairn ha anche osservato focene maschi che tentano di montare Kylie. Ma lei intrattiene le loro avances? Secondo il professore, la delfina non sembrerebbe contrariata. L'accoppiamento è in teoria anatomicamente possibile, anche se non esistono ibridi delfino-focena scientificamente documentati.
Purtroppo, da quando una settimana di intense tempeste nel febbraio 2021 ha causato lo sgancio di un'enorme nave di perforazione vicino alla sua boa preferita, Kylie è scomparsa. Non si hanno sue notizie da più di un anno, comportamento insolito per la delfina. Gli abitanti del porto però non hanno perso le speranze e sono sicuri che questa primavera torneranno ad ammirare la loro delfina preferita.