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16 Dicembre 2020
10:48

Kodami, viaggio nelle Vite che abitano il mondo

Kodami è un viaggio nelle Vite che abitano il mondo, tra animali umani e non, per conoscersi e convivere. Un ecosistema in cui le specie entrano in relazione o, semplicemente, si rispettano a distanza. Un universo in cui scoprire tutti gli abitanti della Terra e mettersi in ascolto per entrare in contatto con il regno animale nel segno del rispetto reciproco.

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Tonto camminava a naso all’insù, ogni tanto si girava a guardare e poi continuava a condurre quel branco formato da cani e umani verso luoghi inesplorati di un piccolo paese di pescatori in Marocco. Una comitiva di randagi senza distinzione di specie, uniti dalla voglia di entrare in relazione l’uno con l’altro senza obblighi di alcuna forma, nell’essenza di un rapporto che fosse segnato dal rispetto dell’indipendenza degli uni e degli altri. Tonto, come i suoi amici Brutus, Gorda, Babbo, Umberto, Panda e altri erano dei cani liberi  – a cui erano stati dati tanti nomi a seconda di chi li incontrava  – e che condividevano un territorio abitato da esseri umani, gatti, capre, muli, galline e tante altre forme di vita. E quel paesino di pochi chilometri quadrati perdeva i confini ad ogni impronta di cane che rimaneva sulla lunga costa di sabbia: i limiti erano invisibili a occhio umano, al massimo percepibili solo osservando le curve larghe che il branco faceva per non entrare in zone occupate da altri loro simili.

Il gruppo di esseri umani di cui facevo parte era lì grazie a un’associazione, Stray Dogs International Project, che aveva voluto condividere i loro studi consentendo di vivere un’esperienza di vita insieme ai cani liberi a persone interessate per motivi professionali o per passione. Un'esperienza intensa in cui non solo il cuore doveva "funzionare" per comprendere come è il miglior amico dell’uomo quando è lui a scegliere di essere tale. E non perché è arrivato nelle nostre case in base a una scelta non reciproca come accade spesso per i cosiddetti pet, gli animali domestici che fanno parte del quotidiano di una famiglia italiana su tre. Lo leggerete spesso su Kodami e non ci stancheremo mai di ribadirlo: l’80% dei cani al mondo vive in libertà e non basta l'amore per conoscerli, serve anche e soprattutto il rispetto della loro individualità.

Quel paesino potrebbe essere ancora in un qualsiasi posto del mondo, nonostante sia sempre più difficile trovare un luogo così nel nostro ormai non più “ricco Occidente” e mentre il rischio che una realtà tale sparisca ovunque è sempre più concreto. Eppure, da «stupida ottimista» come spesso la mia migliore amica ama definirmi, io penso che siamo ancora in tempo per cambiare la prospettiva. Siamo ancora in tempo per riconoscerci parte di un “sistema vita” più grande rispetto al continuare a pensare che esistere voglia dire puntare sulla singolarità della sopravvivenza della sola nostra specie. Una visione, in fondo, che dovrebbe emergere "facilmente" in questo 2020 segnato dalla pandemia. Un periodo difficile per tutti che può però aiutare a capire che non siamo gli unici detentori del diritto alla vita sul Pianeta a discapito delle altre esistenze che vi abitano.

Così, quel camminare insieme di cani e umani sulla sabbia e tra le rocce e con il suono del vento e del mare e tutta la natura a fare da cornice vorrei che fosse il viaggio da fare quando si naviga attraverso il sito e gli account social di Kodami. Un andare insieme, comprensivo di tutte le specie animali e dunque noi umani compresi. Come è scritto nel nostro Manifesto, Kodami è un viaggio nelle Vite che abitano il mondo, tra animali umani e non, per conoscersi e convivere. Un ecosistema in cui le specie entrano in relazione o, semplicemente, si rispettano a distanza. Un universo in cui scoprire tutti gli abitanti del Pianeta e mettersi in ascolto per entrare in contatto con il regno animale nel segno del rispetto reciproco.

Un viaggio che inizia oggi e in cui sono già in ottima compagnia di donne e uomini che, grazie alla loro esperienza e professionalità, hanno accettato di far parte della redazione e del comitato scientifico di Kodami e che condividono la mission di questo progetto: permettere a tutti di scoprire un mondo cognitivo ed emozionale in cui ogni animale è altro da noi, un soggetto parte della sua specie e allo stesso tempo un individuo con il suo bagaglio di esperienze e relazioni. Come spiega benissimo Elena Garoni, veterinaria esperta del comportamento, che attraverso la descrizione delle motivazioni dei cani ci porta nel mondo dei loro bisogni e dei loro desideri. O come fanno gli istruttori cinofili David Morettini e Luca Spennacchio che stravolgono luoghi comuni (“Gli manca solo la parola”) e ci mostrano la realtà dal punto di vista del cane ("Cos’è la realtà? Dipende, se sei un uomo o un cane"). Non senza, però, avere una visione d’insieme per capire che vuol dire Benessere animale, grazie al primo contributo di Laura Arena, o per spiegare come fa Federica Pirrone cosa è l’etologia, la scienza che studia il comportamento degli animali.

Ritornando poi sugli animali che ci sono più vicini e andando nella singolarità di ogni specie, da subito vogliamo provare a chiarire i dubbi e le contraddizioni che spesso si trovano sul Web in merito alle razze feline con le schede di Sonia Campa, esperta in relazione gatto – uomo, e con le schede sulle razze canine, a cura di Daniela Grassi, che puntano però l’attenzione su quale umano possa essere adatto alla vita con un cane e non viceversa, come si legge ancora troppo spesso secondo una visione antropocentrica, dimentica della prospettiva dell’animale, che continua a riempire pagine di libri, siti e, cosa ben più grave, canili e gattili. Motivo per cui abbiamo voluto porre subito l'attenzione sul tema delle "adozioni consapevoli", perché come scrive l'istruttrice cinofila Claudia Marini che ci racconterà storie di cani relegati in canile per abbandoni, abusi o maltrattamenti: «Le relazioni, tutte le relazioni, per essere sane, non possono mai pretendere l’accettazione totale dell’altro e non possono neanche avere la pretesa di cambiare chi abbiamo di fronte».

E di certo non ci siamo dimenticati proprio di quel gatto che magari ora sta camminando sulla vostra tastiera o di quel cane che scodinzola davanti a voi, intenti a leggere sul cellulare queste parole. I veterinari Maria Mayer, Eva Fonti e Giuseppe Borzacchiello hanno già risposto ad alcune delle “domande chiave” per chi convive con un animale domestico che vanno dal come mettere il collirio al gatto e quali sono le più frequenti malattie oculari. O con il primo focus sull’alimentazione corretta per un cane, partendo proprio dalle basi per poi arrivare a diversi approfondimenti nel corso del viaggio che stiamo già facendo insieme… visto che siete arrivati a leggere fin qui.

Ora, però, fermatevi un attimo con me e ritornate a quell’immagine di animali e umani che lasciano andare piedi e zampe insieme con cui avevo aperto questo lungo articolo. C’è un mondo popolato da milioni di specie lì fuori, lontano dallo schermo da cui ancora non vi siete distratti, per fortuna! Se volete iniziare a esplorarlo, ora che viaggiare è ancora difficile a causa del Covid-19, attraversate il Mediterraneo con la tartaruga Queen che, come ci racconta Maria Grazia Filippi, era rimasta impigliata in una lenza, stava soffocando ma è stata recuperata e ora ci offre la possibilità di nuotare con lei. E in tempi di pandemia non ci siamo dimenticati di chi ha contratto il virus e si è trovato in difficoltà per l'accudimento degli animali domestici: nel pezzo di Annissa Defilippi, regione per regione, c'è l’elenco delle principali associazioni a cui rivolgersi. Su Kodami abbiamo anche iniziato a pubblicare una serie di articoli a firma di Claudia Negrisolo che vorremmo trasformare poi in un “Atlante della zoo-antropologia”. Abbiamo scelto per ora un elenco di specie in base al numero della popolazione sul territorio italiano e le prime che potrete già approfondire ci raccontano chi sono, dove sono e come vivono i delfini, le nutrie, i cavalli e le aquile. E se pensate poi che alcuni comportamenti sono tipici solo della nostra specie, lasciatevi meravigliare da quel che ha da dirvi Giulia Annicchiarico sulla monogamia e sull’infedeltà negli animali o da quanto i pappagalli inseparabili siano intelligenti, esuberanti e  sul perché tendono a instaurare legami di coppia forti e stabili come spiega Salvatore Ferraro. 

C'è, infine, un importante aspetto sul quale vorrei che vi fosse subito chiarezza per questa "prima volta" che condividiamo con il lancio di Kodami: noi non abbiamo la presunzione di parlare a nome degli animali. Non crediamo, infatti, che sia possibile anche solo mettersi in ascolto o semplicemente osservarli se non si parte dall'assunto che è fondamentale iniziare prima a entrare in relazione proprio con la nostra stessa specie. Se non so comunicare con un altro essere umano, del resto, non posso pretendere di contribuire alla diffusione di una cultura animalista basata su empatia e rispetto: due pilastri fondamentali nei rapporti tra donne e uomini. Da ciò consegue, però, anche la promessa che non faremo sconti a nessuno: su queste pagine troverete inchieste e reportage video, approfondimenti e documentari che testimoniano storie esemplari sia nel bene che, purtroppo, nel male.

E ora basta. Perché la bellezza di un viaggio è anche quella della scoperta. E spero che su Kodami accada spesso di rimanere sorpresi da ciò che incontrerete strada facendo. Auguro a tutti noi, allora e infine, allargando subito la condivisione della mission di Kodami alla comunità di lettori che spero crescerà di giorno in giorno, semplicemente buon viaggio nella Vita. Sono certa di poterlo fare a nome di tutti coloro che fanno già parte della nascente famiglia allargata di Kodami.

E che questo viaggio sia, soprattutto, senza fine e anche senza meta: perché su queste pagine vorrei che tempo e spazio si annullino di fronte alla bellezza dell’andare insieme per la pura gioia di essere parte di un tutto.

 “Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita, falciare ampio e raso terra e mettere poi la vita in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici”.

Henry David Thoreau, “Walden ovvero Vita nel bosco” (1854)

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Diana Letizia
Direttrice editoriale
Giornalista professionista e scrittrice. Laureata in Giurisprudenza, specializzata in Etologia canina al dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli e riabilitatrice e istruttrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico (master conseguito al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma). Sono nata a Napoli nel 1974 e ho incontrato Frisk nel 2015. Grazie a lui, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e napoletano d’adozione ho iniziato a guardare il mondo anche attraverso l’osservazione delle altre specie. Kodami è il luogo in cui ho trovato il mio ecosistema: giornalismo e etologia nel segno di un’informazione ad alta qualità di contenuti.
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