Sono nati due elefanti gemelli nel nord del Kenya, un maschio e una femmina. Si tratta di un evento raro e che potrebbe comportare dei rischi. La madre potrebbe non avere abbastanza latte e la loro sopravvivenza in pericolo, come è già successo nel 2006 quando la Riserva Nazionale di Samburu salutò felicemente l’arrivo di un’altra coppia di gemellini che però nelle settimane successive non riuscirono a sopravvivere. Ma per ora, dicono da Save the Elephant che ha annunciato la loro nascita con un post social, la comunità è in festa. Perché la nascita di due elefanti gemelli è una vera rarità, un evento che si festeggia.
Un vento rarissimo, che vale la pena di festeggiare. E di fotografare
«I gemelli si incontrano raramente nelle popolazioni di elefanti – spiega il fondatore di Save the Elephants, Iain Douglas-Hamilton che aggiunge – rappresentano circa solo l‘1% delle nascite. Molto spesso le madri non hanno abbastanza latte per sostenere due piccoli. Infatti la nascita di gemelli è stata registrata solo una volta a Samburu nel 2006. Purtroppo entrambi sono morti poco dopo la nascita nella riserva nazionale di Shaba. I prossimi giorni saranno un po' difficili per i nuovi gemelli, ma abbiamo tutte le dita incrociate per la loro sopravvivenza». Dita incrociate anche per Massimo Vallarin, ranger, guida safari italiana dal ’97 e direttore onorario presso il Kenya Wildlife Service, che ha già deciso per raggiungere l’area, la prossima settimana, proprio per vederli.
«Un evento davvero rarissimo – commenta a Kodami Massimo dalla sua casa di Nairobi – in passato mi è capitato di vederne un altro caso soltanto ad Amboseli, nel 2018. Anche lì ci fu un parto gemellare straordinario. Spero di riuscire a fotografarli, come mi è successo con la zebra Tira. Fotografare gli elefanti non è difficile ma possono essere animali pericolosi. Specialmente se sono branchi di femmine con cuccioli. Bisogna prestare attenzione a molti elementi. Ed avere sempre una via di fuga».
La riserva nazionale di Samburu, dove nacque la leonessa Elsa protagonista di “Nata libera”
I due gemelli di elefanti sono nati nella riserva nazionale Samburu, una piccola area naturale protetta in Kenya, a nord del fiume Ewaso Nyiro. L’area, dominata dai monti Koitogor e Ololokwe, si estende per 165 chilometri quadrati ed è famosa per essere stata la culla della leonessa Elsa. George e Joy Adamson infatti trovarono la cucciola di leone orfana e, dopo averla fatta crescere abbastanza, la reintrodussero con successo in natura.
La sua storia divenne prima un libro, Nata libera, scritto da Joy Adamson, e poi un film. Leoni, leopardi, ghepardi, licaoni, diverse specie di antilopi, gazzelle, facoceri, sciacalli, giraffe, ippopotami, coccodrilli e più di 450 specie di uccelli, ma soprattutto un grande numero di elefanti, sono gli abitanti della riserva.
Gli elefanti in particolare, secondo le stime, dovrebbero essere circa 900: vederli scendere fino al fiume per bere e lanciarsi addosso l’acqua per rinfrescarsi, è una di quelle emozioni per cui si arriva da ogni parte del mondo. Ma al Samburu vivono anche animali, come la zebra di Grevy, la giraffa reticolata e lo struzzo somalo che, insieme alla gazzella giraffa e all’orice dalle orecchie frangiate, abitano solo qui: sono chiamati gli Special 5 di Samburu.
Avvistati per la prima volta domenica, sono i secondi figli di Bora, una elefantessa residente nel parco
I due cuccioli gemelli di elefante sono stati avvistati per la prima volta domenica mattina dalle guide dell’eco campo di lusso Elephant Watch Camp, una struttura che organizza soggiorni nella riserva e che collabora con Save the Elephant. Sono proprio gli esperti di Save the Elephant ad addestrare le guide safari di EWC a riconoscere i singoli elefanti e le famiglie nel parco.
«E proprio le guide, in perlustrazione nel parco, hanno avvistato Bora e i due cuccioli e hanno allertato i ricercatori di Save the Elephants che hanno confermato che i cuccioli sono un maschio e una femmina, e avevano circa un giorno di vita – aggiunge Iain Douglas-Hamilton – La madre dei gemelli è una femmina di nome Bora della famiglia Winds. Save the Elephants ha studiato e monitorato il comportamento e il movimento degli elefanti a Samburu per 28 anni, quindi conosce bene la famiglia. I gemelli sono il secondo parto di Bora. L’elefantessa ha infatti anche un altro figlio più grande, che è nato nel 2017 ed è stato visto nelle vicinanze di Bora e dei gemelli domenica».
Il GPS per tenere lontani gli elefanti dai bracconieri: Save the Elephant lo utilizza dal 1995
Save the Elephant monitora infatti gli elefanti del parco naturale grazie a collari muniti di GPS dal 1995. «La tecnologia fornisce un'osservazione quasi istantanea della posizione GPS di un animale entro pochi secondi dalla sua registrazione da parte del collare di localizzazione – spiega Iain Douglas-Hamilton. – I dati vengono trasmessi via satellite o tramite la rete di telefonia mobile locale. Dietro le quinte, una serie di sofisticati algoritmi software monitorano i flussi di dati sui movimenti degli elefanti in arrivo e riepilogano informazioni complesse, cercando specificamente gli elefanti che diventano innaturalmente immobili, un avvertimento che può indicare che un elefante è nei guai».
L’obiettivo è ovviamente contribuire alla salvaguardia di questi animali e combattere il bracconaggio con armi tecnologiche d’avanguardia. «La caccia agli elefanti per il loro avorio è ancora una seria minaccia per la specie. Il sistema di monitoraggio in tempo reale viene applicato per identificare gli eventi di bracconaggio. Quando uno si verifica ed è adeguatamente identificato dal sistema, vengono emessi avvisi tramite SMS ed e-mail alla gestione e all'applicazione della fauna selvatica consentendo una risposta rapida». E in un'Africa sempre più affollata, queste informazioni sono fondamentali per preservare l'habitat e i corridoi che collegano le aree utilizzate sia dagli elefanti che da altri animali selvatici.
FOTO DI COPERTINA: Bora con i suoi gemelli nella riserva nazionale di Samburu, Kenya settentrionale. (credits:@Jane Wynyard/ Save the Elephants)