Finalmente Ken ha trovato una casa. Avevamo condiviso la sua storia qualche tempo fa, con la speranza che qualcuno potesse accoglierlo dopo la dipartita del suo pet mate poco prima di Capodanno.
Ken è un simil Jack Russell che ha vissuto tutti i suoi 10 anni a Roma, coccolato dall'affetto del suo umano. Cinzia, la volontaria che ha preso in cura Ken, aveva il timore che potesse finire i suoi giorni in canile, data anche la sua età, per cui era ancora più difficile trovare una famiglia disposta ad adottarlo. Il canile non è la sistemazione adatto a nessun cane soprattutto quando è abituato da sempre a vivere in casa.
«Questo è uno di quei miracoli che avvengono nella nostra vita di volontari. È stato un incontro casuale – racconta Cinzia a Kodami – I nuovi pet mate di Ken sono due pensionati, marito e moglie, che hanno perso da poco altri due cani a cui erano tanto affezionati. Non era loro intenzione prendere in casa altri cani ma quando hanno saputo della storia di Ken, nemmeno lui poi così tanto giovane, si sono subito messi in contatto con noi e abbiamo organizzato l'incontro».
I familiari del suo vecchio pet mate non potevano più prendersene cura e allora si è subito attivata la macchina guidata dai volontari che hanno fin dal primo giorno cercato uno stallo per questo simil Jack Russell: «Ken è entrato nella nuova casa come se ci fosse sempre stato. Si è comportato subito come un padrone di casa. Affettuoso, anzi, a tratti ruffiano: ha conquistato questa piccola famiglia immediatamente. Gli hanno già regalato un piccolo collarino con una medaglietta che riporta il suo nome e domani hanno le visite di routine con il veterinario».
Dietro queste bellissime storie a lieto fine c'è sempre il lavoro di tanti volontari che prendono a cuore tanti soggetti e curano il percorso di adozione badando a ciò che è meglio per i cani e per gli umani alla ricerca del "match" giusto. Cinzia, ad esempio, spiega che prima di arrivare alla famiglia adatta, Ken è stato richiesto da altre famiglie: «Ci son state tre proposte da contesti diversi – dice Cinzia – Abbiamo fatto delle prove ma solo quando ho visto come Ken reagiva ho capito che questa era la famiglia giusta per lui e viceversa».