Kala è il nome scelto per la la cucciola di tigre di Sumatra nata al Bioparco di Roma

Si è concluso il sondaggio on line per scegliere il nome della cucciola di tigre di Sumatra nata al Bioparco di Roma lo scorso 1° dicembre: il nome scelto è Kala.

22 Gennaio 2024
16:49
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Si è chiuso il sondaggio on line per scegliere il nome della cucciola di tigre di Sumatra, nata al Bioparco di Roma lo scorso 1° dicembre. I tre proposti dai guardiani del Bioparco erano: Kala, nato dalla combinazione dei nomi di papà Kasih e mamma Tila, Dewi, ovvero "dea" in lingua indonesiana e Sakti che nell’induismo significa potenza, energia. Kala è stato il nome votato dalla stragrande maggioranza con oltre 5.000 voti.

Lo scorso 12 gennaio il Bioparco aveva lanciato un appello: «La nostra cucciola ha bisogno di un nome e del nostro supporto. Sul nostro sito web potrai votare uno dei nomi scelti dai keeper ed effettuare anche una donazione libera per sostenere la WildCats Conservation Alliance». Al "totonome" hanno risposto circa 8.000 utenti, scegliendo appunto Kala, mentre Dewi è stato votato da 1512 utenti e in coda alla classifica con 1168 voti è arrivato il nome Sakti.

«La cucciola sta benissimo, cresce a vista d’occhio, adesso pesa circa 5 kg e non è ancora visibile al pubblico. Si trova in uno spazio protetto, in tranquillità, insieme ai genitori e viene allattata regolarmente dalla mamma Tila – dichiara a Kodami Serena del Giudice, ufficio stampa del bioparco – È sottoposta quotidianamente alle visite dei nostri veterinari».

La tigre di Sumatra è molto rara, rischia l’estinzione principalmente a causa della distruzione del suo habitat. La Lista Rossa IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) stima che in natura siano rimasti da 400 a 600 individui adulti. Le minacce per questi felini vanno dall’agricoltura alla deforestazione per la richiesta di legname e l’estrazione mineraria passando per le malattie come il cimurro, malattia infettiva e contagiosa talvolta letale, o la peste suina africana che incide sulle loro prede. E poi sono a rischio a causa del bracconaggio, compiuto per il commercio illegale di parti di tigre, per l’uccisione delle prede e per le incursioni delle tigri nei terreni agricoli. Per tutte queste ragioni il Bioparco di Roma supporta la WildCats Conservation Alliance nell’ambito di un progetto nel Parco Nazionale di Kerinci Seblat nell’Isola di Sumatra.

Il programma europeo contribuisce a tutelare alcuni animali al fine di provare a ripopolare aree naturali, qualora questi soggetti possano essere reintrodotti in natura. In origine questa tigre era diffusa nell'isola indonesiana che dà il nome alla sottospecie tuttavia negli ultimi decenni, complice il bracconaggio e l'espansione antropica, gli animali sono arrivati sull'orlo dell'estinzione. La deforestazione ha causato una forte perdita di biodiversità e lasciato solo il 7% del territorio originariamente abitato da questi felini.

Per i grandi predatori la continuità degli spazi è fondamentale al fine di garantire la loro sopravvivenza: anche solo una strada costruita all'interno di una foresta potrebbe compromette il loro spazio e metterle a rischio. La nascita in cattività rappresenta un evento che per la fauna selvatica non è mai auspicabile: spesso gli animali venuti alla luce all'interno degli zoo rischiano infatti di non uscirne mai più.

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