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14 Giugno 2023
13:53

JJ4 e MJ5 sono ancora salvi. Il Consiglio di Stato ha sospeso l’abbattimento fino al 13 luglio

Il Consiglio di Stato ha sospeso l'abbattimento degli orsi Trentini MJ5 e JJ4, ma la situazione è complessa e in continuo divenire.

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orso

Gli orsi MJ5 e JJ4 sono salvi per almeno un altro mese. Il Consiglio di Stato, infatti, ha sospeso l'abbattimento fino al 13 luglio, data dell'udienza collegiale. A dare la notizia è LNDC Animal Protection, l'associazione che ha presentato il ricorso contro le ultime pronunce del TAR di Trento.

Pur sospendendo l’uccisione dei due orsi fino al prossimo 27 giugno, infatti, gli interventi attuati fino ad ora non avevano messo al sicuro gli orsi dai decreti della Provincia Autonoma di Trento che, di fatto, a partire dal giorno successivo, avrebbe potuto abbatterli.

«Siamo molto soddisfatti e il prossimo 13 luglio saremo davanti al massimo collegio della giustizia amministrativa per chiedere di confermare la sospensione fino al 14 dicembre, quando torneremo davanti al TAR di Trento per discutere i decreti della PAT -dichiara a Kodami l'avvocato della LNDC Michele Pezone – Il nostro obiettivo è quello di ottenere l’annullamento totale dei decreti emessi dal Presidente della Provincia Autonoma, Maurizio Fugatti, intenzionato ad uccidere due orsi che hanno la colpa di essersi comportati da orsi».

Secondo Pezone, però, al momento è ancora troppo presto per prevedere come si svilupperà la vicenda oltre il 13 luglio. «Stiamo parlando di una questione estremamente complessa e, inoltre, il prossimo 22 giugno ci aspetta anche un'altra udienza, durante la quale speriamo che le associazioni attive su questo argomento presentino la documentazione riguardo le ipotesi di trasferimento dei due orsi – commenta l'avvocato – Anche questi interventi potrebbero avere un peso determinante sullo svolgersi dell'udienza collegiale. Ogni passaggio, di fatto, ha un effetto sugli altri procedimenti, quindi la situazione è in continuo divenire. Per ora possiamo dire di aver guadagnato tempo e speriamo che questo elemento possa portarci ad assistere a una sospensione integrale dell'ordinanza di abbattimento».

La vita degli orsi in bilico e le possibilità di trasferimento

In seguito alla tragica morte di Andrea Papi, avvenuta lo scorso 5 aprile nei boschi di Caldes, in Val di Sole il Presidente  Maurizio Fugatti aveva emesso un'ordinanza urgente di cattura e abbattimento nei confronti dell'orsa, di cui però al tempo non si conosceva ancora l'identità. Pochi giorni dopo era arrivata anche l’ordinanza di abbattimento di MJ5, uno degli orsi più anziani del Trentino, conosciuto anche come Johnny e responsabile dell'aggressione a un uomo in Val di Rabbi, avvenuta nel mese di marzo del 2023.

Una volta effettuate le analisi e ottenuti i risultati delle tracce di DNA sul corpo di Papi, sono bastati pochi giorni alla Provincia di Trento per operare con la cattura dell'orsa JJ4, considerata responsabile dell'aggressione mortale. Enpa, Leidaa e Oipa erano intervenute immediatamente con una diffida nei confronti della Pat, chiedendo di non mettere in atto alcun'azione che potesse lederne l'incolumità.

Le associazioni Lega antivivisezione (Lav) e la Lega Abolizione Caccia (Lac) avevano sporto ricorso al TAR di Trento che, in data 14 aprile aveva sospeso l'abbattimento, in quanto le modalità con le quali si era attivata la Provincia erano state considerate troppo vaghe. Il Tribunale amministrativo regionale aveva, inoltre, chiesto alla PAT di inviare tutta la documentazione che attestasse la pericolosità dell'animale, oltre che il parere formale dell'ISPRA.

MJ5, nel frattempo, non si era più fatto trovare e il 19 aprile è arrivata anche in questo caso la sospensione dell'ordine di abbattimento da parte del Tar.

La PAT aveva poi depositato un nuovo decreto di uccisione, sostenendo di poter proseguire in questa direzione sfruttando la legge provinciale numero 9 del 21 luglio 2018, secondo la quale la Provincia Autonoma è legittimata comunque ad: «Autorizzare il prelievo, la cattura o l'uccisione, a condizione che non esista un'altra soluzione valida e che il prelievo non pregiudichi il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente della popolazione della specie interessata nella sua area di ripartizione naturale».

Enpa, Leidaa, Oipa, Lav Lndc e Lac avevano quindi risposto ancora una volta con un ricorso e il Tar aveva sospeso nuovamente l'abbattimento di JJ4 e anche quello di MJ5, in quanto alla vicenda si era aggiunto un ulteriore tassello.

Alcune associazioni di tutela animale, infatti, hanno dimostrato di avere individuato un‘alternativa all'uccisione, ovvero la possibilità di intervenire con il trasferimento degli orsi in alcuni santuari situati all'Estero. La Lav, per prima, ha dichiarato di aver ottenuto il via libera da parte di due strutture in Germania e in Giordania. Oipa, invece, nelle settimane successive, ha individuato un santuario in Romania, anch'esso disposto ad accogliere i due orsi trentini.

Ora non rimane quindi che attendere l'udienza del 22 giugno, quando le associazioni di tutela animale presenteranno la documentazione riguardante queste opportunità. Nel frattempo però, l'orso MJ5, ancora libero, e JJ4, che è invece rinchiusa al Casteller, non potranno essere uccisi.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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