«Gli scimpanzé hanno personalità e storia individuale». È così che l'etologa Jane Goodall parlava degli animali ben prima che concetti come quelli di senzietà e cultura fossero associati ad animali non umani. Si tratta della scienziata che più di ogni altro ha rivoluzionato il modo in cui guardiamo e ci approcciamo agli altri esseri viventi.
Ieri, 3 aprile 2023, l'etologa più famosa del mondo ha compiuto 89 anni. Con il suo lungo lavoro di studio sui primati e di sensibilizzazione rispetto ai problemi ecologici, Goodall è una vera istituzione vivente nel campo dei diritti degli animali e dell'ambiente.
Il suo lavoro di ricerca sulle scimmie in natura prende il via ufficialmente in Africa nel 1957 quando compie il primo viaggio in Kenya. Ma è negli anni Sessanta che arriva nel Parco Gombe in Tanzania, dove baserà tutta la sua opera rivoluzionaria che cambierà il modo con cui la nostra specie guarda alle scimmie antropomorfe.
Goodal infatti, oltre a essere la prima primatologa donna, è stata soprattutto la prima tra scienziate e scienziati a studiare le scimmie in natura, direttamente nel loro habitat. Così ha osservato fenomeni come l’apprendimento sociale nelle comunità di scimpanzé, e scoperto quanto la loro cultura sia simile alla nostra. Ai giorni nostri, il progetto scientifico iniziato a Gombe resta il più lungo mai condotto sugli scimpanzé selvatici.
Un lavoro che le ha permesso, tra le altre cose, di fondare l’Istituto Jane Goodall, che attualmente è presente in 25 Paesi nel mondo, Italia compresa, e che si occupa di creare un network di programmi interconnessi che mettono al centro le comunità locali africani per la conservazione degli ecosistemi.
Un impatto rivoluzionario Goodall lo ebbe infatti anche per la conservazione della natura. Oggi si sta facendo strada l'importanza del legame tra sviluppo delle comunità indigene e tutela dell'ambiente. Moltissimi paesi, come il Brasile, hanno avviato progetti di cooperazione incentrati proprio sulle comunità locali alle quali è affidato il compito di proteggere l'ambiente in cui vivono. Una realizzazione pratica di quell'approccio One Health che avrebbe potuto salvarci dalla Covid-19 ma che molto spesso non viene realizzato.
Secondo alcune dichiarazioni di Goodall rilasciate in tempi recenti, è stato proprio il nostro «disprezzo per la natura e la mancanza di rispetto per gli animali con cui dovremmo condividere il Pianeta che ha causato questa pandemia, che era stata prevista molto tempo fa». La prima Conferenza delle parti Onu per il clima è stata istituita nel 1995, ben 35 anni dopo l'avvio degli studi dell'etologa in Gombe.
Oggi Goodall è un esempio per tanti giovanissimi, e soprattutto giovanissime, che desiderano diventare scienziate e occuparsi dello studio degli animali. La mancanza di modelli spesso scoraggia le bambine dal sognare una vita avventurosa e indipendente, è quindi importante proporre modelli che, per quanto straordinari, siano reali e tangibili. Come avviene per il film distribuito su Apple Tv+ "Jane", dichiaratamente ispirato alla scienziata britannica. Nel film, la giovane Jane Garcia parte per un viaggio alla ricerca di animali in via di estinzione accompagnata proprio da uno scimpanzé.