Questa mattina piazza del Plebiscito, a Napoli, si è svegliata con un nuovo, curioso bipede di passaggio: un cane di cartapesta, poi rimosso dalla Polizia Municipale, che fa pipì sull'opera "Look-down" di Jago. «Non ci vedo assolutamente nulla di strano o offensivo anzi: quel cane di cartapesta è un simbolo fatto in buonafede, espressione di libertà». È il commento a caldo di Jacopo Cardillo (vero nome dell'artista ndr), che ha avuto la notizia proprio dalla redazione di Kodami e la cui prima reazione, in realtà, è stata un sorriso e una domanda a sua volta: «Ma com'era? Era carino?».
Uno dei primi ricordi che Jago ha del giorno in cui la sua opera è arrivata nella piazza simbolo del capoluogo campano è, del resto, legato proprio a un cane: «Appena cinque minuti dopo l'installazione è arrivato un barboncino e ha fatto subito pipì sulla statua».
«La mia opera non è prioritaria rispetto all'espressione delle emozioni altrui: può intervenire un passante, un cane in carne e ossa o chiunque altro. Tutti hanno il diritto di comunicare nei modi e coi mezzi che sentono propri e ogni gesto di partecipazione può rappresentare un contributo», aggiunge l'artista. Jago, inoltre, sottolinea anche quanto quello che per altri può essere considerato un danno per lui è un elemento che dà vita e continuità all'arte: «La scultura in piazza del Plebiscito ha un dito rotto. Potrebbe essere stato causato da un'automobile che è passata troppo vicino ma, per me, può rappresentare anche quello un elemento in più che si aggiunge al flusso».