scheda razza
CHE RAZZA DI STORIA
episodio 17

Jack Russell Terrier, il piccolo cane “stanatore” tenace e esplosivo

  • Origine: Inghilterra (Regno Unito)
  • Standard: Gruppo 3: terrier, Sez. 2 terrier di taglia piccola
  • Taglia: Piccola
  • Altezza: 25-30 cm
  • Peso: 5-6 Kg
  • Pelo: Liscio, ruvido o “filo di ferro”, bianco con macchie nere o fulve
  • Vita media: 13-16 anni
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Validato da Elena Garoni
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il Jack Russell è un piccolo terrier pieno di vitalità e carattere. Nato come cane da caccia nelle campagne inglesi, sta trovando sempre più spazio anche come cane da compagnia.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani3
  • Rapporto con altri cani0
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità3
  • Ricerca3
  • Riporto0
  • Guardia0

adattabilità

  • Vita in città2
  • Adatto come primo cane0
  • Adattabilità ai viaggi3
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica2
  • Affiliativa3
  • Comunicativa1
  • Et epimeletica1
  • Somestesica1
  • Sociale1
  • Protettiva2
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva3
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica1
  • Esplorativa2
  • Di ricerca2
  • Cinestesica3
  • Collaborativa2
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Reso noto dal famoso film “The Mask”,  ha avuto grande diffusione proprio in seguito al grande successo del piccolo Jack Russell che impersonava il simpatico Milo, il cane del protagonista Jim Carrey. Questo purtroppo ha fatto esplodere una moda vera e propria: tantissime case piene di questi terrier, carini e della taglia giusta, ma con un carattere esplosivo e tenace. Ma il Jack Russell è davvero impegnativo come dicono? E perché è così “peperino”?

Per rispondere a queste domande, non bisogna mai dimenticare la sua origine: questo piccolo diavoletto pieno di vita è un compagno fedele ma bisogna imparare a conoscerne caratteristiche e peculiarità ed essere disposti a dedicargli tempo ed energie.

Origine: Inghilterra (Regno Unito)

Standard: N°345 / 05.12.2012 Gruppo 3: terrier, Sez. 2 terrier di taglia piccola

Aspetto: Taglia piccola, con corpo agile e compatto, di aspetto rettangolare, le dimensioni ideali sono di ca. 25-30 cm. al garrese, con un peso calcolato in base all'altezza (1 kg. ogni 5 cm.). Il pelo può essere liscio, ruvido o “filo di ferro”, bianco con macchie nere o fulve.

Motivazioni: Predatoria, cinestesica, territoriale, perlustrativa, possessiva, competitiva, affiliativa, sociale (prevalentemente con gli umani), collaborativa.

Amante di: Corse nelle campagne e nei boschi, seguire tracce e cacciare ogni cosa che si muove, scavare nel terreno alla ricerca di prede interessanti.

Alimentazione, cura e mantenimento: È un cane generalmente robusto che non ha particolari necessità nell'alimentazione: occorre però che sia ben dosata ed equilibrata nelle varie fasi dell'età ed in base all'intensità delle attività svolte. Il pelo liscio, forte e resistente alle intemperie, non ha bisogno di particolare cura, quello ruvido invece, deve essere mantenuto in ordine e spesso necessita dello “stripping”.

Origine e storia

Le origini di questo piccolo guerriero risalgono intorno al 1800 nelle campagne inglesi del Devon, per merito del Reverendo John (detto Jack) Russell, che volle creare un cane piccolo, tenace e agile che potesse intrufolarsi nelle tane durante la caccia alla volpe. Al tempo, per individuare le prede si usavano gli English Foxhound, per il loro fiuto, e vari cani più piccoli, che in generale erano chiamati “Fox Terrier” – dall’unione di “fox”, che significa volpe, e “terrier” dal latino “terra”. In pratica, questi cani erano specializzati nello stanare le volpi nascoste sottoterra. Ma Jack non era soddisfatto dei Fox Terrier, per questo acquistò da un lattaio una cagnolina di nome Trump e cominciò a farla accoppiare con altri cani selezionati da lui, per ottenere il perfetto “cane stanatore”, che avesse le seguenti caratteristiche: prima di tutto doveva essere prevalentemente bianco, per non confondersi con le volpi; il mantello doveva essere robusto per proteggere il corpo dall’acqua e dal freddo, gli arti dovevano essere “dritti come frecce” – così diceva Russell- poi, doveva avere coraggio e resistenza, e ovviamente dimensioni e altezza simili a quelle delle volpi, per intrufolarsi dentro le loro tane.

Non si sa con certezza quali razze utilizzò per la selezione, alcuni parlano di Border Terrier, Lakeland Terrier, addirittura anche Bulldog e Beagle. Sta di fatto che in questo modo, per volontà del reverendo cacciatore, alla fine nacquero i primi antenati dei moderni Jack Russell. Attenzione però: da quei cani, non si sviluppò solo il Jack Russell, ma anche il suo "gemello" con gli arti più lunghi, che dal 2017 è diventato una razza a sé, chiamata Parson Russell Terrier – dove Parson è un riferimento alla parola “reverendo, o meglio “pastore”, che appunto in inglese si può chiamare “parson”.

L'attuale aspetto del Jack Russell però va attribuito agli allevatori australiani. Durante le migrazioni verso il continente oceanico, gli inglesi, che non riuscivano a rinunciare alla loro passione per la caccia, portarono con sé anche i piccoletti che continuarono ad essere compagni fedeli e agguerriti.  Col passare del tempo però, fortunatamente, la caccia alla volpe divenne sempre meno praticata ed i primi allevatori iniziarono a selezionare i Jack Russell anche in base ai fattori estetici: il primo standard ufficialmente riconosciuto è recente e risale al 2001.

Motivazioni (desideri e bisogni)

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Se stiamo pensando al Jack Russell, la prima cosa che ci deve venire in mente è la caccia: questo piccolo terremoto ha una motivazione predatoria altissima, frutto di una rigorosa e precisa selezione. Ma se prima correva impavido a stanare volpi e tassi, oggi tutta questa energia si esprime praticamente su ogni oggetto o animale in movimento davanti al suo cospetto! Per questo è importante che abbia la possibilità di passare molto tempo in natura, in modo da sfogare ed appagare questo forte bisogno; il rischio altrimenti è di assecondare la sua mania per le palline, che da gioco piacevole può diventare una vera e propria ossessione.

Tutto ciò è alimentato da un'alta motivazione perlustrativa e cinestesica, ovvero la sua necessità di conoscere l’ambiente e di fare costante movimento: non è raro assistere a Jack Russell che seminano il panico in un parco cittadino, correndo a perdifiato dietro (e contro!) tutti gli altri cani che non sanno come comportarsi e ad ogni legnetto, giocattolo o altro animale che si trova nel suo raggio d'azione. La sua motivazione sociale infatti non è verso la propria specie: se deve stringere amicizie preferisce farlo con noi umani e lo fa manipolandoci senza pudore, grazie alla sua motivazione collaborativa, la sua intelligenza e il suo modo di fare che lo rendono capace di farci eseguire gli ordini per soddisfare ogni suo bisogno.

Essendo anche molto affiliativo, il Jack Russell mostra attaccamento verso i componenti della famiglia e spesso sceglie il suo prediletto: gli altri famigliari dovranno accontentarsi di sguardi alteri e scodinzolii altezzosi. Non esiterà inoltre a proteggere voi e la vostra casa: le motivazioni territoriale e protettiva sono molto marcate in lui. Bisogna considerarlo un fiero membro della famiglia, da rispettare e conoscere in ogni sua sfaccettatura e non certo un eterno tenero cucciolo da spupazzare al posto di un peluche.

Bisogna anche prestare massima attenzione alla convivenza con i bambini: i Jack Russel sono cani possessivi e competitivi e spesso le disattenzioni da parte dei genitori sfociano in qualche rissa o a volte anche in meritati morsi se si guarda a certi atteggiamenti che dal suo punto di vista sono invasivi. Mai lasciare i piccoli umani da soli con questo orgoglioso cacciatore: spesso i bambini “rubano” risorse dalla cuccia o dalla bocca del cane e questo è senz'altro una brutta mancanza di rispetto che il nostro Jack non farà passare liscia.

Aspetto fisico

Il Jack Russell è un tipico terrier di piccole dimensioni, pieno di forza ed energia e non è un cane aggressivo. L'altezza ideale al garrese è di 25-30 cm. ed il peso deve essere proporzionato a questa (ca. 5 kg ogni 5 cm.), in media pesano dai 5 ai 6 kg. Il corpo è minuto ma agile e con buona muscolatura, le zampe forti e ben bilanciate tra loro. La testa è forte, con stop abbastanza pronunciato, tartufo nero e occhi vigili e attenti. Le orecchie sono piccole e ripiegate verso la fronte, la dentatura forte. La coda è corta, robusta e portata alta quando il cane è in attività, altrimenti è rilassata. Esistono 3 varietà di pelo: liscio, ruvido o spezzato. In ogni caso deve essere impermeabile e resistere alle intemperie, il colore predominante è il bianco con macchie focate, dal fulvo chiaro al nero.

L’aspetto dei Jack Russell – allevati per la loro efficienza sul campo più che per motivi estetici – per tanto tempo, proprio per questo, si è mantenuto abbastanza eterogeneo, anche perché non c’era uno standard ufficiale. Nel frattempo però è esplosa la moda dei Jack Russell al cinema e in tv. Abbiamo già citato The Mask, ma potremmo fare tantissimi altri esempi: dal film The Artist che ha vinto l’Oscar nel 2012, ad alcune pubblicità famose in Italia, come quella delle mele, dove però il cane non aderiva allo standard attuale, visto che aveva le orecchie dritte, mentre oggi non sono ammesse.

A proposito di standard, la taglia consentita è una sola – perciò diffidate da chi vi parla di “Jack Russell toy”, nano, o qualsivoglia attributo. Le uniche variazioni previste riguardano il tipo di mantello. In Italia la tipologia più diffusa è sempre stata quella a pelo liscio, e in generale oggi si contano più o meno 4 mila individui iscritti all’Enci.

Cura e salute

Il Jack Russell è di base un cane robusto e tendenzialmente in buona salute ma, come tutti i cani di razza selezionati dall'uomo, può soffrire di alcuni disturbi e patologie congenite. Una delle malattie a cui è più soggetto è la lussazione del cristallino, il vero e proprio spostamento della lente dell'occhio che, se trascurata, è degenerativa e può portare alla perdita della vista. Generalmente è ereditaria.

Il Jack Russell può anche soffrire di necrosi della testa del femore, comune tra i terrier e in genere i cani di piccola taglia. Anch'essa ereditaria, richiede intervento chirurgico. Altre malattie che possono colpire il Jack Russell sono la cardiomiopatia, otite e sordità (quest'ultima presente principalmente negli esemplari di colore bianco). Possiamo precisare che, seppur invalidanti, queste patologie non sono molto frequenti e il modo per evitarle, se proprio desiderate un cane di razza, è sempre la stessa raccomandazione: rivolgetevi ad allevatori esperti e di estrema serietà e competenza, i quali potranno garantirvi cuccioli il più equilibrati possibile ed in buona salute.

Per quanto riguarda la cura in senso generale, il Jack Russell non ha particolari esigenze: il pelo corto va spazzolato periodicamente, mentre quello duro necessita dello stripping, una particolare tecnica di toelettatura per mantenere in ordine questo tipo di manto.

Cosa fare insieme a un Jack Russell

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Com’è vivere con un Jack Russell? Ebbene, il reverendo Jack voleva un cane “coraggioso e determinato” e possiamo dire che ci è riuscito: ha creato un “mini Napoleone” versione canina, di stazza piccola, ma con un grande temperamento. D’altra parte, pensateci, per affrontare le volpi o i tassi, inseguendoli fin dentro casa, sia il coraggio che l’ostinazione erano qualità non solo utili, ma proprio necessarie.

Oggi invece – che gli animali selvatici sono un lontano ricordo – il Jack Russell il più delle volte si ritrova a rincorrere palline con lo stesso impegno di quando andava a caccia. Capite bene che bisogna essere consci del suo passato, per aiutarlo a incanalare le energie nella maniera giusta. Qualora la vostra scelta sia quella di dividere la vita con un cacciatore taglia mini, sempre pieno di vita e di forte carattere, il Jack Russell fa per voi, pur avendo la consapevolezza che non si tratta di un cane “facile” e che non sarebbe male chiedere consigli a qualche educatore qualificato. Nato come cane da caccia alle volpi e agli altri animali da tana, porta ancora con sé l'energia e il temperamento coraggioso che mostrava nelle antiche campagne inglesi. L'attività migliore da fare con lui è senza dubbio andare nei boschi, nei prati, nelle radure vicino a piccoli corsi d'acqua: tutti ambienti dove potrà dare spazio al suo atavico bisogno di scovare e stanare piccoli mammiferi, anche se solo per gioco.

Pur essendo di piccole dimensioni il Jack Russell necessita di movimento e di “sporcarsi le zampe”: dimenticate le buone maniere e correte con lui a scavare buche nella terra e nel fango e divertitevi a “dare la caccia” anche agli oggetti.  Ma fate attenzione: il Jack è un cane molto tenace e determinato e farebbe di tutto per persuadervi a lanciargli la pallina all'infinito. Molti si arrendono e fanno di questo gioco l'unico modo di passare il tempo insieme, rendendolo frustrante per gli umani e trasformandolo in un comportamento compulsivo per il cane. Proponete invece a quel tenace piccoletto attività altrettanto stimolanti ma più costruttive: nascondetegli legnetti o gustosi pezzi di carne da masticare, lavorate sul fiuto, costruite insieme difficili percorsi tra gli alberi e godetevi poi un bel tramonto su una collina.

Relazione e contesto ideale

Il piccolo Jack Russell, tocca ribadirlo, è un terrier, un cane da caccia estremamente tenace e dal carattere forte. La sua origine fa sì che ancora oggi sia un cane molto affiliativo e che quindi ami passare del tempo con il suo gruppo familiare, spesso identificando fra i vari membri un suo preferito. Per questo una delle prime cose da tenere a mente è che non gli piace trascorrere lunghi periodi da solo. Non pensiamo però che sia il peluche da divano e bambini, anzi: nel caso ci fossero piccoli umani in giro bisogna prestare molta attenzione alle dinamiche e non lasciarli mai soli con lui, spesso i bambini non si rendono conto di oltrepassare il limite e rischiano di farselo “spiegare” proprio da un ringhio (o un morso!) del nostro Jack che mal sopporta l'abitudine di condividere cibo, giochi e spazio.

Non ama particolarmente nemmeno gli altri cani: la convivenza con i propri simili, soprattutto se dello stesso sesso, potrebbe essere davvero complicata.

Date le piccole dimensioni è spesso scelto compagno di vita in appartamento: al Jack Russell può anche andare bene purché dedichiamo tempo alle uscite in natura per dare sfogo a tutte le sue energie. Se invece possediamo un giardino meglio, ma è da intendere come spazio in cui può accedere in libertà e non dove relegarlo: a lui piace vivere a contatto con noi. Non dimentichiamo inoltre che da buon terrier è un evasore nato: per il Jack Russell è meraviglioso scavare buche e scovare passaggi segreti, perciò rendiamo il giardino sicuro e… a prova di fuga!

Una giornata con un Jack Russell

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Sono le 7, ma il piccolo “jocker” è già sveglio e iper attivo: appena alzati, vi gira intorno saltellando e facendo dei piccoli abbai acuti, pieni di energia ed entusiasmo. E’ davvero difficile essere pigri se si vive con un Jack Russell.

Vi vestite al volo, praticamente, e subito siete fuori di casa a seguire tracce interessanti, animali da cacciare e foglie da inseguire! Pur essendo piccolo, il Jack Russell tende un po' a tirare: ci sono troppi stimoli per poter andare piano e per questo quella bella pettorina e quel robusto e lungo guinzaglio che avete preso si sono rivelati degli ottimi acquisti. Evitate le aree cani: sono troppo affollate a quest'ora e l'ultima volta avete seminato il panico tra la folla e rischiato di litigare per l'eccessiva “esuberanza” del terribile piccoletto.  Fate un bel giro in un parco grande e poi proseguite per il bar dove mentre voi vi godete un caffè, lui può corteggiare una dolce cagnolina: è la sua amica del cuore, praticamente l'unica che riesce a renderlo un gentiluomo.

È tempo di rientrare a casa per andare al lavoro. Il Jack Russell vi aspetterà paziente, godendosi il Suo divano e la Sua casa… ma è meglio lasciargli qualche giochino e qualche leccornia da rosicchiare nel caso iniziasse ad annoiarsi.

Nel pomeriggio arriva poi il momento più bello: andate nel bosco e lui freme già in macchina annusando dal sedile l'aria frizzante della campagna. All’arrivo si precipita giù dall'auto e inizia a scovare piste e odori meravigliosi. Fate qualche centinaia di metri insieme ed ecco che sparisce dalla vostra vista: sarà sicuramente in qualche rovo a cercare di stanare un topolino. E’ bello condividere questi momenti insieme, vi ha aperto la mente a nuove esperienze e, come ormai d’abitudine, lo richiamate e partite insieme alla ricerca di qualche pozza fangosa dove si può scavare e rotolarsi.

Al rientro a casa trovate il resto della famiglia: lui corre a fare le feste a tutti ma tutti sanno che il preferito, l’adorato umano di riferimento per il Jack è solo uno… Così mentre i bambini giocano, lui seguirà l’invito del “prescelto” che lo terrà con sé a riposare un po’, magari mentre si legge un libro e poi per preparare la cena. Meglio sempre non lasciare troppo i piccoli umani da soli con lui, tutti in famiglia  ancora si ricordano di quella volta che ha dato un morso perché non voleva dividere con i “fratelli” la sua pallina.

Dopo la cena è il momento del riposo e finalmente anche il mini cacciatore si accoccola sul divano ma, probabilmente, sognando di inseguire volpi e tassi nella campagna inglese, come facevano i suoi avi.

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