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In uno scatto postato su Instagram, J-Ax si mostra con il suo cane Jack e con il nuovo arrivato Justin, un Volpino di Pomerania. Nella foto, però, non scrive se il cagnolino è stato acquistato o adottato, scatenando tra gli utenti un acceso dibattito tra chi ritiene che i cani vadano adottati in canile e chi punta sulla libertà di scegliere.
«Mi raccomando non sia mai che adottiate invece che comprare», commenta un follower del rapper. Un altro risponde: «E che palle però! Ma se a uno piace un certo tipo di cane e lo trova solo comprandolo deve per forza addottarne uno. Ma vivete e lasciate vivere». Una polemica che vede scontrarsi due idee differenti molto sentite che difficilmente troveranno un compromesso.
Detto questo, però, pur considerando di gran lunga più etica l’adozione, l'opzione acquisto non è conseguenzialmente la prova che si è dei pessimi pet mate. J-Ax non interviene per sedare la disputa, ma dalle azioni intraprese dal cantante precedentemente nei confronti degli animali suoi e non, sembra difficile immaginarlo come uno dei tanti Vip che porterà i suoi due cani pettinati in una borsetta. Il cantante, del resto, è uno che alla tipica domanda fatta da Francesca Fagnani nella sua trasmissione «Che belva si sente?» ha risposto «Mi sento un cane, un incrocio tra un Pitbull e un Labrador, che però è stato maltrattato quando era piccolo» ed è uno che si è sempre distinto per l’attenzione mostrata riguardo soprattutto al fenomeno dell’abbandono.
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Qualche anno fa aveva lanciato un video contro l’orribile pratica soprattutto estiva in cui si appellava direttamente a coloro che avevano intenzione di metterla in pratica: «Ma come fate ad andare in vacanza pensando che un essere vivente che darebbe la vita per voi è da solo, senza acqua e senza cibo che aspetta il vostro ritorno? È davvero questo l’esempio che vorreste dare a vostro figlio? C’è sempre un’alternativa al male».
Se la passione del cantante nei confronti dei due cani viene definita con una frase semplice e chiara sul social: «Quanto vi amo», non è da meno l'amore per la specie felina. Quando il suo Little morì di diabete, il cantante commosse tutti i fan con il lungo messaggio dedicato al micio, una sorta di congedo ufficiale da quella creatura che gli aveva donato più di chiunque altro.
«Ciao Little probabilmente non te l’ho mai detto, ma sei stato proprio tu a salvarmi la vita. Forse a qualcuno può sembrare strano parlare così di un gatto. Ma tu mi hai sempre capito. 15 anni insieme sono tanti e i primi tempi non è stato facile. Cercare di capire di cosa avessi necessità per stare bene. Ma tu sei sempre stato al mio fianco. Non importa se tornavo a casa da vincitore o da sconfitto, tu eri lì. Eri con me quando tutti mi hanno abbandonato, Per questo, il giorno che il veterinario disse “diabete”, ho avuto così tanta paura. Ma io lo sapevo che non avresti mollato e infatti per un po’ ti sei ripreso. Ma ora che hai perso la battaglia mi manchi ogni giorno. Mi hanno detto che sei “solo un gatto” e hanno ragione, sei solo un gatto. Infatti nessuna persona mi ha mai dato quello che ho avuto da te». Little, giusto per informazione, non era di razza ed era stato adottato al gattile.
