Lo sguardo e il punto di vista degli animali in It is night in America è in concorso al Festival dei popoli 2022, il più importante Festival Internazionale di cinema documentario in Italia in programma a Firenze dal 5 al 13 novembre. Il primo lungometraggio dell'artista e regista brasiliana Ana Vaz è un forte invito a ripensare il nostro rapporto di sfruttamento della natura e degli animali, come racconta lei stessa nel presentare il suo film: «Ridefinire costantemente la propria prospettiva, riconsiderare il proprio posto, riconfigurare la propria relazione con ciò che ci circonda, con l'altro che vive dentro di noi, con la nostra animalità, con un'altra temporalità, le altre razze e tutti gli ‘altri' che vivono dentro di noi».
Il documentario svela un universo sconosciuto e molto spesso ostracizzato: quello delle forme di vita animali che vivono intorno a noi e che abitano i pochi spazi verdi sopravvissuti alla furia della cementificazione selvaggia. Primi piani e panoramiche ci svelano i volti espressivi degli animali che popolano gli ecosistemi urbani, presentando un mondo di cittadini silenziosi che si muovono nell'oscurità della metropoli, in lotta perenne con l'avanzamento delle città che li rende sempre più minacciati in attesa di un vero scardinamento dell'antropocentrismo che il film, attraverso primi piani su occhi, zanne, zampe e i giochi d'ombre, vuole promuovere con forza.
Un andirivieni costante fra primi piani e dettagli anatomici di formichieri, boa, gufi, crisocioni e capibara che la metropoli Brasilia sta soffocando sempre più, e le immagini panoramiche di una città enorme, i cui abitanti sembrano tante piccole formiche perennemente indaffarate e indifferenti. Il film di Ana Vaz è stato definito un'eco-sinfonia politica che combina la tensione tipica dei film horror, il radicalismo amaro del western e l'armonia visiva di un'istallazione artistica.
Al centro ci sono gli animali con i loro sguardi che osservano e giudicano, mentre intorno, a fare da cornice, una realtà spesso indistinta e fuorifuoco composta di cemento, asfalto e automobili in continua espansione verso i pochi ambienti verdi e naturali sopravvissuti. Due mondi inizialmente separati, apparentemente inconciliabili e in contrasto ma che possono e devono venirsi incontro per trovare un'armonia difficile, ma possibile, come dimostra l'ultimo atto del film.
Dopo aver infatti presentato il punto di vista animale su quello umano, i due mondi si incontrano, questa volta non per "combattere", ma per cercare un difficile ma necessario equilibrio. Il documentario racconta infatti il lavoro di chi soccorre gli animali in difficoltà, di chi cerca di rimediare agli errori commessi dai suoi stessi simili, attraverso l'intervento di una veterinaria e di quello di una soccorritrice che si occupa di capibara, il più grosso roditore del Pianeta.
Già presentato e premiato al Locarno International Film Festival, It is night in America è prodotto dall'italiana Fondazione In Between Art Film insieme alla francese Spectre Production e alla brasiliana Pivô.