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5 Luglio 2023
9:59

Istrice investito da un’auto sulle alture di Genova, l’appello di Enpa: «Andate piano»

Il roditore è stato letteralmente schiacciato dagli pneumatici, ha riportato la frattura del bacino e ha perso diversi aculei. Ora non riesce ad alzarsi in piedi ed è alimentato da una flebo.

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L’istrice ferita a Recco (GE)

Una femmina di istrice è rimasta seriamente ferita in provincia di Genova, sulle alture di Recco, dopo essere stata investita da un’auto. L’automobilista non si è fermato per prestare soccorso e solo grazie alla segnalazione di un ciclista di passaggio l’animale è stato trovato e preso in cura dalla locale sezione dell’Enpa.

Con i primi esami radiografici è stata esclusa la frattura delle vertebre lombari, ma le sue condizioni non sono buone. L’istrice, infatti, nell’impatto con la vettura ha riportato la frattura del bacino, cosa che le impedisce di alzarsi in piedi. Viene alimentata tramite flebo e le cure prestate nel centro di recupero Enpa la stanno aiutando, anche se il trauma è particolarmente importante. Basti pensare che è stata letteralmente schiacciata dagli pneumatici che le sono passati sopra strappando anche parte degli aculei. Danno senza dubbio minore rispetto alla lesione riportata al bacino.

Tra la primavera e l’estate può capitare con maggiore frequenza che esemplari di fauna selvatica si avventurino fuori dai boschi finendo anche per attraversale le strade. L’entroterra ligure, nello specifico, è particolarmente popolato, motivo per il quale la stessa Enpa ha lanciato un appello agli automobilisti: «Non smetteremo mai di dirvelo: andate piano perché è pericoloso».

L’istrice, roditore originario dell’Africa settentrionale, è ormai molto diffuso anche in Italia, e le sue zone favorite per l’insediamento sono appunto quelle ricoperte da macchia mediterranea, gli argini fluviali e gli ambienti boschivi in grado di assicurar loro la protezione necessaria. Si tratta di un animale schivo e che si muove prevalentemente di notte. Questa femmina è sfortunatamente finita sulla traiettoria di un’auto, forse mentre era in cerca di cibo, procurandosi ferite molto gravi. La speranza dell'Enpa, però, è che possa riprendersi: «La dieta personalizzata sembra essere molto gradita. Speriamo che questa sia e rimanga solo una brutta esperienza, ma la strada per la liberazione è molto lunga e non priva di imprevisti».

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Pietro Zampedroni
Giornalista
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