Non solo cinghiali: sono sempre di più gli animali selvatici che si avvicinano pericolosamente (soprattutto per loro) alle grandi città. È il caso dell’istrice che mercoledì è stato visto aggirarsi tra le auto in via Cipro, strada molto trafficata di Roma, il dorso parzialmente sguarnito dei caratteristici aculei come accade quando questi animali restano coinvolti in un’aggressione.
L’istrice è stato ovviamente notato da passanti e automobilisti che hanno avvisato la polizia locale. Gli agenti sono intervenuti in zona, ma anche a causa dell’indole di questo animale, molto elusivo e che tende a fuggire e nascondersi in situazioni di pericolo e in caso di incontro con gli umani, il recupero è stato complesso e rischioso. L’istrice infatti nel tentativo di scappare si è infilato tra le auto rischiando di essere investito, ed è persino entrato in alcuni esercizi commerciali della zona. Alcuni automobilisti lo hanno anche immortalato mentre esplora un parcheggio, evidentemente intimorito da un ambiente non familiare.
Alla fine gli agenti sono riusciti a metterlo in salvo evitando che venisse travolto e che i passanti venissero feriti dai suoi aculei. Contrariamente a quanto si pensava in passato, l’istrice non lancia gli aculei, ma in caso di pericolo li rizza, rendendoli più alti e pericolosi. Una volta messo al sicuro, l’esemplare è stato affidato alla Lipu, che lo ha preso in custodia.
Istrice, habitat e interazioni
L'istrice (Hystrix cristata), anche detto porcospino o istrice crestato, è un roditore della famiglia degli istricidi originario dell'Africa settentrionale ma diffuso anche in Italia. Si tratta di un animale massiccio, dal grosso capo e dai lunghi incisivi, riconoscibilissimo per gli aculei che gli ricoprono il dorso. La popolazione italiana di Hystrix cristata è l'unica al di fuori del continente africano, ed è stato avvistato a oggi in diverse regioni italiane tra cui Liguria, Sicilia, Lazio, Veneto e persino Trentino, anche se non ama le temperature particolarmente rigide (altro preoccupante segnale del riscaldamento globale). Le zone favorite dagli istrici sono quelle ricoperte dalla macchia mediterranea ma, grazie alla loro grande adattabilità, questi grandi roditori apprezzano anche le zone ricche di piccoli arbusti, gli argini fluviali o gli ambienti boschivi in grado di assicurar loro la protezione necessaria.
L’istrice è una delle specie presenti nell'allegato IV della Direttiva Habitat (92/43/CEE) ed è quindi protetta dalle normative europee, oltre che dalla legge italiana 157/92 sulla caccia. Viene valutata Least Concern (LC) dall'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN 2007) eppure in Italia è vittima di bracconaggio, a causa dei danni che può causare alle coltivazioni nei pressi degli ambienti umidi in cui costruisce le tane.