Istituire la Giornata europea del Capibara come momento di riflessione sull'introduzione di specie alloctone. È questa la proposta dell'eurodeputata Anna Cinzia Bonfrisco non solo per celebrare questi roditori, ma soprattutto per sensibilizzare le persone rispetto alla tutela della biodiversità e alle potenziali ripercussioni dell'introduzione di specie estranee.
«Possiamo ammirare la bellezza di un animale, ma ciò non significa necessariamente che sia adatto al nostro ambiente – sottolinea l'onorevole Bonfrisco – Le nutrie, ad esempio, furono introdotte in Europa, inclusa l'Italia, per la loro pelliccia. Ma una volta liberate o sfuggite in natura, queste creature hanno iniziato a minare gli argini dei fiumi, a consumare la vegetazione e a competere con la fauna autoctona, causando un vero e proprio squilibrio ecologico».
In un mondo sempre più interconnesso, le decisioni prese da un singolo Paese possono avere ripercussioni inattese in altre parti del globo. E la natura europea ne è testimone, e di queste scelte del passato e del presente sta pagando le conseguenze. Bonfrisco, membro dell'Intergruppo Animal Welfare al Parlamento Europeo, propone quindi di dedicare una giornata di confronto per tenere acceso il dibattito su un tema tanto attuale.
Come spieghiamo anche noi di Kodami in un video dedicato al granchio blu, oggi la priorità dovrebbe essere quella di esplorare opzioni anche non cruenti riguardanti la gestione delle specie invasive. E queste alternative dovrebbero coinvolgere diverse parti interessate, compresi esperti di conservazione, biologi, comunità locali e gruppi di conservazione della natura.
Il granchio blu di cui molto si parla recentemente è solo l'ultima specie alloctona del Mediterraneo, prima molti altri animali sono giunti dall'Asia, America e Africa, sconvolgendo l'ecosistema e talvolta anche l'economia del Vecchio Continente.
«Gli scoiattoli grigi, originari del Nord America, sono stati introdotti in Europa come animali da compagnia – ricorda Bonfrisco – Tuttavia, grazie alla loro capacità di adattarsi, hanno iniziato a soppiantare gli scoiattoli rossi autoctoni, mettendo a rischio la sopravvivenza di questi ultimi. I procioni, caratteristici per la loro "maschera" nera attorno agli occhi, furono importati in Germania e in altri paesi europei come animali esotici da compagnia. Liberatisi in natura, hanno iniziato a predare uova di uccelli e piccoli vertebrati, alterando significativamente la catena alimentare locale».
Qui entrano in gioco i capibara, i roditori più grandi del mondo, ritenuti gli ambasciatori perfetti poiché con la grande popolarità acquisita sui social media potrebbero diventare «ambasciatori dell'educazione ambientale», propone l'eurodeputata del Gruppo ID. «Attraverso l'educazione e la consapevolezza – conclude – possiamo imparare dai nostri errori passati e guardare con speranza a un futuro in cui la biodiversità viene rispettata e protetta».