La stagione della nidificazione delle tartarughe Caretta caretta è ormai iniziata, e lungo diversi litorali italiani associazioni e volontari restano con gli occhi puntati sulle spiagge per avvistare, e proteggere, eventuali nidi contenenti uova di un animale considerato in pericolo dall’Unione internazionale per la conservazione della natura.
Non sorprende dunque che dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, che include le isole di Ischia, Procida e Vivara, sia arrivato un appello a bagnanti e curiosi affinché non disturbino la tartaruga che ormai da qualche giorno sta cercando di nidificare sulla spiaggia di Sant’Angelo d'Ischia, nel Comune di Serrara Fontana d'Ischia.
La tartaruga marina è già arrivata due volte sulla spiaggia nel tentativo di deporre le uova tra ombrelloni e lettini, ma la sua presenza ha attirato frotte di persone decise a vederla da vicino e scattare una foto: «Alla fine ha rinunciato alla deposizione, forse disorientata dalla folla di curiosi attratti dalla sua presenza – ha spiegato Antonino Miccio, direttore dell’area marina protetta Regno di Nettuno – Si tratta di un nuovo episodio di avvicinamento alle spiagge dell’isola in questi giorni, ma perché la nidificazione vada a buon fine è necessario che le persone si tengano a distanza e non utilizzino flash e fonti luminose, avvertendo subito il nostro personale e la guardia costiera».
Anche Fulvio Maffucci del Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dohrn, già promotore di alcune giornate di sensibilizzazione sul tema, ha lanciato l’allarme: «Comprendiamo la meraviglia che una tartaruga marina in spiaggia genera, ma è necessario ricordare che si tratta di animali estremamente sensibili al disturbo – ha sottolineato – Schiamazzi, luci, flash e la vicinanza delle persone sono tutti fattori che spaventano la femmina e le fanno rapidamente abbandonare la spiaggia senza deporre le uova». L’appello è quindi a rispettare il mare e chi lo abita, e a tutelare una specie a rischio principalmente a causa della distruzione dei suoi siti di nidificazione e l’inquinamento del suo habitat.
«Se vedete una tartaruga in spiaggia, allertate subito le autorità competenti e soprattutto non avvicinatevi, non illuminatela e non fate foto con il flash. Godetevi lo spettacolo che la natura vi offre, lasciandole la possibilità di deporre il suo prezioso carico di uova». A disposizione anche due numeri da contattare in caso di avvistamento: 3384077563 – 3803210452.
Il numero di esemplari di Caretta Caretta, classificata come in pericolo nella lista rossa della IUCN, negli ultimi anni sta lentamente e gradualmente risalendo anche grazie alle azioni di tutela messe in campo per proteggere i nidi, che stanno crescendo su tutte le coste italiane. Lo scorso anno furono ben 244 quelli segnalati in Italia alla fine della stagione, e si spera quest’anno di eguagliare, possibilmente superare, il numero. Ogni femmina depone mediamente tra le 100 e le 150 uova della dimensione di una pallina da ping pong che vengono seppellite in una camera sotto la sabbia nel periodo estivo, quello più rischioso proprio per la presenza di ombrelloni, lettini e bagnanti sulle spiagge. Da qui l’importanza del lavoro di esperti, ricercatori e volontari per individuare e segnalare i nidi, e della necessità di trasmettere un messaggio di rispetto e cura a chi frequenta i litorali.