Schiacciare il piede sull’acceleratore quando si guida non fa bene né all’uomo né tantomeno agli animali, vittime della velocità eccessiva di chi va in auto come se gareggiasse ad un rally. A farne le spese, soprattutto, quelli selvatici: tra le ultime segnalazioni, ma chissà quante altre nel frattempo, un tasso è stato recuperato dai volontari dell’Enpa di Monza sul ciglio della strada che collega la cittadina della Brianza con Concorezzo, Comune a poca distanza.
Il suo corpo inerte, abbandonato lì da qualcuno che non sembra abbia nemmeno provato a soccorrerlo, ha lasciato un grande amaro in bocca sia nella Polizia Municipale concorezzese, subito intervenuta, sia nei veterinari che hanno cercato di salvare l’animale. «Si trattava di uno splendido esemplare di tasso femmina – raccontano dall’Enpa – un selvatico non molto comune nelle nostre zone al quale la dilagante urbanizzazione lascia sempre meno territorio a disposizione» aggiungendo, come ogni volta, un accorato appello: «Sicuramente un po’ più di attenzione nella guida e velocità meno elevate potrebbero salvare la vita a centinaia di gatti, volpi, ricci, conigli e altri animaletti che hanno il solo torto di dover attraversare le nostre strade».
Un appello quantomai utile, per quanto poco ascoltato evidentemente, visti i numeri di vittime raggiunti. Secondo alcune stime ogni anno il fenomeno del "road kill" provoca la morte di quasi due milioni e mezzo di animali selvatici l’anno, una strage silenziosa il cui motivo è facile da intuire: troppo spesso, ormai, le strade “tagliano” gli habitat degli animali selvatici costringendoli ad attraversarle frequentemente per potersi alimentare, per bere o per cercare aree di rifugio. Per questo, una delle azioni più efficaci per ridurre il rischio di collisioni con la fauna è proprio quello di moderare la velocità prestando grande attenzione alla guida, anche se non l’unica.
Di più grande respiro il progetto co-finanziato dalla Commissione Europea con lo strumento Life Natura, Life SafeA-Crossing che mira a mettere in campo in quattro Paesi europei specifiche azioni per ridurre l'impatto delle infrastrutture viarie nei confronti di quattro specie selvatiche prioritarie: l’orso bruno mariscano (Ursus arctos marsicanus) e il lupo (Canis lupus) in Italia, la lince iberica (Lynx pardinus) in Spagna, e l’orso bruno (Ursus arctos) in Grecia e Romania. Il piano prevede entro l’anno di attuare misure di prevenzione delle collisioni attraverso l’installazione di sistemi innovativi, l’adozione di misure che favoriscano l’uso di sottopassi e sovrappassi da parte degli animali e la sempre fondamentale campagna di sensibilizzazione dei guidatori.