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11 Settembre 2023
9:53

Investito da un’auto e lasciato agonizzante sulla strada, il micio Elvis dopo mesi ora sta bene

Il micio che a marzo scorso stava morendo sull’asfalto dopo essere stato investito da un’auto che non si è fermata a soccorrerlo, oggi è tornato in salute grazie all’aiuto di persone gentili, primi fra tutti i volontari OIPA di Lamezia Terme che lo hanno salvato.

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Ci sono voluti mesi e una grande forza per sopportare il dolore, ma Elvis adesso sta bene e si è rimesso completamente. Il micio che a marzo scorso stava morendo sull’asfalto dopo essere stato investito da un’auto che non si è fermata a soccorrerlo, oggi è tornato in salute grazie all’aiuto di persone gentili, primi fra tutti i volontari OIPA di Lamezia Terme che lo hanno salvato e poi da coloro che hanno inviato all’associazione aiuti di ogni genere per le sue cure.

«Oggi – scrivono i volontari su Facebook – Elvis è diventato un bel micio “paciarotto” che, adottato, può vivere finalmente al calduccio, protetto dai pericoli esterni». Ma l’associazione non dimentica di sottolineare quanto quella dei mici randagi vittime di pirati della strada che sfrecciano senza minimamente preoccuparsi della vita altrui che sia animale o umana visto che moderare quelle velocità assurde metterebbe in sicurezza entrambi, sia una pratica fin troppo frequente.

L’OIPA quasi ogni settimana salva gatti investiti e il povero Elvis è stato proprio uno di questi. Quando hanno recuperato il micio che faceva parte di una colonia vicino a dove è stato trovato, era agonizzante con una profonda ferita aperta ad una zampa e un osso spezzato. Per fortuna, nonostante parte dell’osso fosse in necrosi, il micio aveva ancora reattività alla zampa e così il veterinario decise di non procedere all’amputazione, ma di cercare di salvare l’arto.

Il decorso post operatorio era importantissimo per il buon risultato dell’operazione a cui è stato sottoposto Elvis che, sopportando il dolore con un coraggio incredibile, giorno dopo giorno è migliorato tornando ad essere il bel micione bianco e nero che girovagava sereno per le strade della zona. Ora la speranza è che questa brutta esperienza diventi presto solo un brutto ricordo.

Purtroppo, in Italia, investire un animale randagio non costituisce in alcun caso un reato, e questo vale tanto per cani e gatti vaganti quanto per altre specie. Questo anche se l’incidente risulti causato da colpa del conducente e cioè da una sua imprudenza o persino della violazione delle norme del codice della strada. Non è reato neppure l’omissione di soccorso nei confronti degli animali che hanno subito lesioni perché investiti da un’auto: in questo caso, però, la condotta almeno viene punita con una sanzione pecuniaria.

Il Codice della Strada, infatti, stabilisce che il conducente responsabile di un sinistro «da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno». Ove non ottemperi a questo obbligo «è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 421 a 1.691 euro».

In ogni caso, al di là delle legge, se si investe un cane libero e questo risulta ferito e ancora vivo la prima preoccupazione deve essere quella di occuparsi del suo soccorso. E quindi vanno chiamate subito le Forze dell’ordine che attiveranno i servizi veterinari. Gli agenti, poi unitamente ai veterinari pubblici, oltre ad accertare la dinamica dell’evento, verificheranno la presenza o meno di microchip identificativo, confermando l’eventuale stato di randagio del cane investito.

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Simona Sirianni
Giornalista
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