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L’hanno chiamata “Cammy”, in onore di quei due camionisti cui deve la vita e che, vedendola in mezzo alla strada ferita, si sono fermati e hanno creato una sorta di barriera per evitare che venisse travolta e uccisa.
La storia arriva dalla Sardegna, per la precisione da Macomer, in provincia di Nuoro. È qui che un camionista in viaggio per lavoro, transitando nella zona industriale, vede al centro della carreggiata un cane ferito e immobile. Decide di fermarsi, scendere dal camion e recuperarlo, esponendosi al rischio di venire a sua volta investito, proprio come accaduto al cane.
Qualche minuto dopo sulla stessa strada arriva un altro camionista. Si chiama Massimiliano Gosamo, abita a Borore: «Stavo tornando a casa quando ho visto un camion con le quattro frecce in mezzo alla corsia – spiega a Kodami – Prima mi sono fermato, poi ho superato con lentezza il camion per vedere cosa fosse successo e a quel punto ho visto che davanti c’era un cane. Ho fermato il mio mezzo in un posto sicuro, mi sono messo il giubbotto catarifrangente e mi sono avvicinato. Il collega mi ha detto che aveva trovato una cagnolina investita, e che aveva appena visto un veicolo che si allontanava rapidamente senza fermarsi».
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Il collega in questione, il primo a fermarsi, si chiama Andrea, e spiega a Massimiliano di avere già avvisato i Carabinieri e chiamato i soccorsi: «Abbiamo aspettato qualche minuto e dopo poco sono arrivati i carabinieri. Tra loro c'era anche un maresciallo molto amante degli animali, che ha sollecitato a sua volta l’intervento della Asl – prosegue Massimiliano – A Macomer non c’è nessun tipo di assistenza veterinaria convenzionata, ma sono subentrati i vigili urbani, che hanno preso in custodia il cane in attesa del veterinario proveniente da una città vicina. A quel punto la cagnolina è stata trasferita al canile Il cucciolo di Siniscola, dove è stata visitata e le sono state prestate tutte le cure necessarie».
Cammy ha riportato fortunatamente soltanto la frattura di una zampa, ora sta meglio ed è in riabilitazione. Il prossimo passo sarà cercarle una nuova casa non appena le sue condizioni lo consentiranno. Andrea e Massimiliano nel frattempo sono diventati amici, un rapporto nato per caso, costruito su un gesto «che ci è venuto spontaneo. Siamo persone comuni, abbiamo fatto ciò che abbiamo fatto perché amiamo entrambi gli animali, io ho tre cani e lui anche. Ho condiviso la foto per sensibilizzare le persone sull'accaduto: era quello che andava fatto, e siamo contenti che si sia risolto tutto per il meglio».
