Secondo un funzionario del Ministero della Salute tre persone sono morte ma il ministro della Sanità ha smentito la notizia al sito Sada Elbalad, spiegando invece che ai cittadini feriti è stato dato un antidoto preventivamente e che altre dosi extra sono state distribuite nei centri medici dei villaggi nei pressi di montagne e deserti. Il farmaco, infatti, viene dato solitamente prima che appaiono i sintomi, anche se in alcuni casi può essere utile anche quando i sintomi cominciano a peggiorare.
Le punture degli scorpioni di norma non portano a conseguenze fatali, ma possono causano gonfiore, un po’ di dolore e intorpidimento e un leggero formicolio. Esistono tuttavia anche casi più gravi, sebbene non frequenti, in cui la puntura può provocare difficoltà di respirazione, contrazioni muscolari, nausea, vomito, tachicardia e irrequietezza.
Il ministro ha sottolineato che non c'è da temere per quanto riguarda la disponibilità degli antidoti. Le scorte sono presenti e sufficienti in tutti gli ospedali e le unità sanitarie di tutti i governatorati egiziani.
Per Assuan l’evento non è una novità. Succede che le piogge facciano scivolare gli scorpioni nelle strade dei centri abitanti. La novità, vera, è stata semmai la violenza con cui i temporali si sono abbattuti sulla città, con venti e piogge estreme, prova sempre più esplicita del cambiamento climatico in atto e delle sue conseguenze.
Gli scorpioni sono un ordine di artropodi velenosi della classe degli aracnidi, come i ragni e gli acari. Ce ne sono circa 2600 specie nel mondo, ma il numero è in crescita, grazie agli studi che ne stanno portando alla luce variabili prima del tutto ignorate.
Sono caratterizzati da un corpo allungato e una coda segmentata che termina con un pungiglione. E pur essendo dotati di veleno, la loro fama di “cattivi” viene spesso esagerata. Infatti, sono animali notturni, non aggressivi, che passano gran parte del tempo nascosti sotto pietre o in tane scavate nel terreno, rifugi dai quali escono solo per cacciare o per accoppiarsi.
La maggior parte non ha un veleno pericoloso per l’uomo. Di fatto, solo pochi provocano conseguenze degne di nota, che però, è vero che in Paesi dove il sistema sanitario è debole, possono diventare un problema.
Sono predatori generalisti, si nutrono, cioè di tutto quello che riescono ad arraffare. Compresi altri piccoli invertebrati, contribuendo in tal modo a tenere sotto controllo il numero dei piccoli animali spesso nocivi per le coltivazioni. La diffusione e l’abbondanza in alcuni habitat rendono questi organismi molto importanti a livello ecologico e, per il loro veleno, molto studiati a livello tossicologico.