Un cane è finito, non si sa come, nel sedime della diga Rosamarina di Caccamo, in Sicilia, che sbarra il passaggio al fiume San Leonardo creando un lago artificiale. Avrebbe potuto restare lì per giorni se il custode dell’impianto non lo avesse sentito abbaiare.
Il protagonista della vicenda, finita fortunatamente bene, è stato salvato grazie all’impegno dei Vigili del Fuoco del nucleo Speleo Alpino Fluviale di Palermo e del distaccamento di Termini Imerese. I pompieri si sono calati lungo una parete di 20 metri d’altezza con un complicato sistema di corde e contrappesi e hanno raggiunto il fondo, assicurando il meticcio a un’apposita imbracatura e sollevandolo sino a un punto sicuro da cui poi riportarlo sulla strada.
Il cane è stato affidato poi a un’associazione di Termini Imerese. Non è chiaro come sia finito in fondo alla diga, un luogo che avrebbe potuto risultargli fatale: l’ipotesi è che si tratti di un cane libero arrivato dai boschi limitrofi, forse ruzzolato nel sedime e lì rimasto bloccato.
Si tratta di uno dei tanti interventi di salvataggio che i Vigili del Fuoco siciliani hanno fatto nelle ultime settimane, aumentati anche a causa dell’uragano che si è abbattuto sulla regione. A fine novembre i vigili del fuoco di Palermo avevano salvato un cane rimasto bloccato nel torrente Bocca di Falco, sotto il ponte di via Roccella. Anche in quel caso i lamenti avevano attirato l’attenzione di alcuni passanti, tra cui il proprietario di un terreno nelle vicinanze e una volontaria dell’Enpa di Partinico, che avevano dato l'allarme.