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La senatrice Micaela Biancofiore ha proposto di inserire gli animali nello stato di famiglia: «A tutti gli effetti questi esseri sono e devono essere considerati dei veri appartenenti alla famiglia del pet mate ed è proprio per questo che ho presentato un mio ddl, un testo unico per coordinare le varie leggi regionali, dove si chiede che vadano inseriti nello stato di famiglia». Prendendo la parola in Parlamento ha ricordato anche la sua richiesta, già inoltrata, di poter far entrare i cani negli uffici privati di Palazzo Madama.
Orientamento favorevole è stato mostrato anche da altre frange della maggioranza. «Maltrattare un animale è un grave disvalore morale e giuridico», ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa intervenuto, insieme al ministro della Giustizia Carlo Nordio, alla conferenza indetta dall'Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali per presentare un pacchetto di proposte di legge che rafforzino la tutela animale e modifichino il codice penale.
Secondo Nordio, il reato contro gli animali non è grave soltanto perché offende la sensibilità del pet mate, ma lo è altrettanto perché offende la soggettività dell'animale stesso. Il Ministro ha rivelato, in un momento successivo, di essere un amante dei gatti e si è detto convinto che «chi comincia a maltrattare animali lo farà poi anche con gli uomini» teoria condivisa da diversi studi sulla materia.
Ed è proprio intorno alla soggettività dell’animale che ruotano alcune proposte di legge dell’Intergruppo, nelle quali viene richiesto sicuramente il superamento di una tutela penale mediata dal sentimento per gli animali, verso una tutela diretta dell'animale in sé e poi una riscrittura giuridica del bene giuridico tutelato, l'animale, non più come “res”, “cosa”, dal valore economico quantificabile, bensì come un essere senziente «che va depatrimonializzato» peraltro sulla scia di una riforma della Costituzione che ha inserito la tutela degli animali tra i principi supremi costituzionali.
Anche per La Russa «il rispetto deve essere allargato a tutti gli animali» anche se considera non corretto «considerarli come persone, perché in questo modo vengono privati del diritto alla loro individualità». Inoltre, ha ancora detto la seconda carica dello Stato «cagionare sofferenze e ingiustizie agli animali richiede un atteggiamento repressivo da parte dello Stato, ma va considerato anche un orientamento culturale, soprattutto verso i giovani, ancor più importante del livello repressivo».
Il Ministro Nordio, ancora, si è detto d'accordo sull'inasprimento delle pene per chi commette reati in danno agli animali, anche se ha sottolineato che «l'entità delle pene come effetto preventivo può anche non essere determinante, visto che è ormai chiaro che il delinquente, prima di delinquere, non va certo a compulsare il codice penale per vedere quale sia il massimo o il minimo della pena». Piuttosto, anche secondo il Ministro della Giustizia l'aspetto educativo e culturale è centrale e al riguardo, la sottosegretaria all'Istruzione, Paola Frassinetti, intervenendo nel corso dei lavori ha annunciato che il suo Ministero sta lavorando all'inserimento del rispetto degli animali nei programmi di scolastici di educazione civica. Un ulteriore passo importante.
Tra i temi toccati nell’incontro, il rapporto che le persone anziane hanno con il proprio animale unico soggetto di riferimento con il quale parlare e dal quale ricevere affetto, animale che diventa parte integrante della sua persona e quindi fondamentale. Quindi la necessità di una seria campagna di sterilizzazione, di pronto soccorso agli animali e di cure veterinarie per i pet mate in fascia Isee.
Insomma, i temi del pacchetto di riforme sono tanti e tutti molto importanti, le proposte tutte molto ben concepite, a questo punto l'unico dubbio che rimane è quello che, come al solito, tutto questo lavoro che modificherebbe davvero in meglio l'esistenza degli animali che vivono con noi, non si perda lungo il cammino verso l’approvazione, diventando vecchio e superato.
