Oggi a Londra Carlo III sarà formalmente incoronato re, e anche se non si tratterà della prima cerimonia totalmente cruelty-free ci saranno numerose innovazioni per quanto riguarda l'attenzione al mondo naturale e animale. Salito al trono d'Inghilterra dopo la morte della morte, la regina Elisabetta II, Carlo è chiamato a ripetere il rito che farà di lui il 40esimo sovrano inglese ad essere incoronato nell'Abbazia di Westminster dal 1066. Lo farà però adeguando la cerimonia alla sensibilità del tempo presente: meno sfarzo, e soprattutto più attenzione all'ambiente e agli animali.
Il nuovo sovrano per il cerimoniale che lo vedrà protagonista ha infatti deciso di utilizzare prodotti ottenuti senza crudeltà nei confronti degli animali. Al momento dell’unzione, il più sacro della cerimonia di incoronazione, verrà usato un olio privo di derivati di origine animale, invece di quello a base di secrezioni di zibetto e di ambra grigia.
Una vera rottura rispetto alla tradizione tramandata fino al 1953, quando da bambino assistette all'ascesa al trono della madre. Da quel giorno di 70 anni fa molto è cambiato. Carlo III raccoglierà l'eredità del regno più longevo della storia, Elisabetta II infatti ha battuto il record che prima era appartenuto alla regina Vittoria, e lo farà all'età di 73 anni come re più anziano ad essere salito al trono.
Ma lo farà anche come primo re decisamente ambientalista e attento al benessere degli animali. Era il 1970 quando pronunciò il suo primo discorso in favore dell'ambiente e contro l'inquinamento, cosa che all'epoca venne considerata una stravaganza. Nella biografia realizzata si racconta anche che al momento della costruzione della sua residenza di Highgrove negli anni Ottanta, Carlo fece piantare alberi nei grandi pascoli della tenuta per permettere alle mucche di mettersi liberamente all'ombra. Mentre in tempi più recenti ha deciso di bandire il foie gras da tutte le tavole reali.
Ma come per sua madre Elisabetta anche il rapporto di Carlo con gli animali ha una duplice natura. La sovrana durante il suo 67° discorso al Parlamento annunciò l'approvazione dell’Animal Welfare Bill, l'atto legislativo con il quale il governo inglese nel 2021 introdusse nuove misure per contrastare il commercio illecito di cuccioli; la riduzione del numero di animali domestici per ogni trasporto consentito; e stabilì il divieto di tenere in casa i primati.
Questa sensibilità nei confronti degli animali, e in particolare dei suoi proverbiale amore per i Corgi, non le impedì di essere anche un'appassionata di corse di cavalli e una cacciatrice. Una partica che condivideva con i figli, compreso Carlo.
Gli animali alla cerimonia non mancheranno, ad accompagnare il sovrano nella tradizionale processione fino all'Abbazia di Westminster ci sarà infatti la cavalleria reale, che per l'occasione dovrà fronteggiare una folla di milioni di persone che verranno per vedere la royal family.
Per cercare di trasmettere ai sudditi più giovani la sua visione, Carlo ha scelto di distribuire in occasione della sua incoronazione ai bambini delle scuole primarie di tutto il Paese circa 200.000 pacchetti di semi di fiori selvatici, per invitare gli alunni a piantarli all'interno degli spazi verdi delle loro scuole.
Durante l'incoronazione, che coinvolgerà anche la regina consorte Camilla Shand, i simboli del regno vegetale e animale tracceranno un filo conduttore che parte dal tema degli inviti ufficiali, su cui è rappresentato l'Uomo Verde, una figura tradizionale che rappresenta il ciclo della natura. Sul lungo mantello di velluto che indosserà Camilla, prima nota col cognome dell'ex marito Parker Bowles, sono state ricamate api, una coccinella e altri insetti.
Anche il paravento utilizzato per nascondere il Re alla vista del pubblico durante il momento sacro dell'unzione avrà motivi naturalistici, e sarà decorato con un albero di foglie che rappresenta tutti gli Stati membri del Commonwealth. Anche Elisabetta II, protagonista della prima incoronazione trasmessa in televisione, si celò alla vista del pubblico durante il rito, ma il Commonwealth che ricevette non è lo stesso di Carlo. In occasione dell'evento di oggi, l'ex senatrice e co-presidente del Movimento Repubblicano Australiano, Nova Peris, ha inviato una lettera per chiedere che Carlo III si scusi per il "genocidio" la "schiavitù" perpetrati dall'Impero britannico nelle sue colonie. Al momento la missiva è stata sottoscritta dai leader di 12 Paesi del Commonwealth: Antigua y Barbuda, Australia, Bahamas, Belize, Canada, Granada, Giamaica, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, San Cristobal y Nieves, Santa Lucia, San Vicente e le Granadinas.
Elisabetta II era riuscita a evitare la rottura tra la società contemporanea e la monarchia, ma Carlo III potrebbe non essere in grado di farlo. Secondo un sondaggio della Bbc, il 38% dei cittadini inglesi tra i 18 e i 24 anni preferirebbe un presidente eletto invece di un re. Il 32% invece afferma di essere contento di avere un sovrano, mentre il 30% non si esprime.
L'impopolarità del nuovo regnante era già emersa quando diverse star internazionali si erano rifiutate di esibirsi nel palazzo di Windsor subito dopo la cerimonia. Primo fra tutti Elton John, storico amico della ex moglie di Carlo, Lady Diana, ma hanno detto no anche Ed Sheeran e Adele. Ad animare l'evento saranno l'italiano Andrea Bocelli, Katy Perry e i Take That.
Oggi non è solo un giorno di celebrazione per l'Inghilterra, l'impopolarità di Carlo si traduce con le proteste previste in tutta Londra. Per questo sarà presente un numero record di 11.500 agenti di polizia, in quella che sarà la più grande operazione di sicurezza nella storia britannica. Per l'occasione verrà anche utilizzata, per la prima volta a un evento di questa portata, la tecnologia di riconoscimento facciale per cercare di identificare sospetti terroristi e ricercati.
Il dissenso contro Carlo III è molto forte. La monarchia, con i suoi trascorsi colonialisti e gli scandali, stessa è percepita come un'eredità troppo pesante per gli inglesi di oggi, che non ne riconoscono più l'utilità, nonostante l'impegno del suo nuovo re ambientalista.