La possibilità di incontrarsi con i propri simili è un elemento di grande importanza per il benessere dei cani, che, come noi, sono animali sociali e sentono, quindi, la necessità di strutturare relazioni più o meno profonde con chi incontrano. Quando si trovano al parco i cani si annusano, si guardano da lontano, si ignorano, oppure magari si inseguono, si acciuffano e poi invertono i ruoli. Talvolta tutto ciò accade in una condizione di totale equilibrio, in altri casi, però, da questi incontri nascono conflitti e piccole o grandi zuffe che, ai nostri occhi, nella maggior parte dei casi, sembrano iniziate dal nulla. Ma cosa porta due cani ad andare d’accordo o meno? Possiamo prevedere l’andamento dell’incontro, oppure si tratta di un fattore totalmente legato ad aspetti che noi umani non possiamo comprendere in anticipo? In realtà, non potremo mai avere la certezza che due soggetti andranno effettivamente d’accordo, ma ci sono alcuni comportamenti che possiamo mettere in atto per ridurre i rischi di conflitti.
Gli incontri al parco: le meraviglie e i rischi degli spazi verdi
Per moltissime persone il parco del paese o della città è un luogo dove si trascorre molto tempo in compagnia del proprio cane. Negli spazi verdi, infatti, si trovano spesso le aree recintate destinate allo sgambamento: i veri e propri luoghi d’incontro per tantissimi cani che vivono in città e in paese. Essendoci molte persone, però, in questi luoghi si concentrano anche tante opinioni, emozioni e preoccupazioni dei proprietari che accompagnano i propri animali a spasso. C’è chi ha problemi nel liberare il cane dal guinzaglio perché ha paura che scappi, chi si preoccupa proprio degli incontri con altri cani per il rischio di zuffe e chi, invece, ha paura dei parassiti che possono trasmettersi tra loro. Spesso, infatti, proprio i luoghi in cui si trovano molti cani possono rappresentare un rischio anche per la loro salute, perché in particolare pulci e zecche si concentrano laddove la presenza di animali da compagnia è più elevata e, quindi, è più facile per loro trovare ospiti adatti. Per quanto riguarda questa problematica sarà sufficiente affidarsi ad un antiparassitario, topico o sistemico, capace di proteggere il proprio animale da pulci e zecche per tutto l’anno. A causa del cambiamento climatico, infatti, i parassiti resistono spesso fino ad autunno inoltrato. In particolare, gli antiparassitari orali, sia con prescrizione veterinaria che in libera vendita, sono di facile somministrazione e, se appetibili, rappresentano addirittura un momento di connessione tra il cane e il pet mate.
Per quanto riguarda i conflitti tra cani, invece, è indispensabile abituarsi a prendere alcune precauzioni nel caso in cui nasca una zuffa. La prima regola importante, in questo caso, è quella di non urlare. I nostri cani, infatti, quando cercano di capire se una situazione è davvero preoccupante, spesso si affidano proprio a noi e osservano come stiamo reagendo. Se la nostra emotività prende il sopravvento e iniziamo a gridare o agitarci molto, è facile che anche tra loro si amplifichi ulteriormente la condizione di stress.
Bisogna inoltre evitare particolari rischi per la propria sicurezza e, anche se preoccupati, non dobbiamo avventarci su di loro o buttarci nella mischia perché, magari solo involontariamente, ma qualche cane potrebbe finire per ferire noi. Molto meglio, piuttosto, reagire con calma e attendere un istante, nella speranza che si tratti solo di un breve conflitto (molte volte è proprio così), respirare e intervenire solo se l’intervento non è da considerarsi rischioso. Semplice a dirsi, certo, ma molto più difficile a farsi.
Ricordiamo, però, che non esiste un solo metodo per reagire e, inoltre, ogni zuffa è diversa e richiede soprattutto la capacità di lettura della situazione: un elemento che necessita a sua volta di una grande capacità di mantenere la calma.
Simpatie e antipatie fra cani
Per fare in modo che il rischio di risse si riduca al minimo, però, è importante soprattutto imparare a conoscere l’identità e la personalità del proprio cane. Se abbiamo un cane che tende ad essere un po’ possessivo sui suoi oggetti, ad esempio, è meglio evitare di portare con sé giochi, ciotole o cibo che il cane possa considerare un’importante risorsa da proteggere dagli altri. È quasi impossibile avere la certezza in anticipo che due cani andranno d’accordo, perché ogni individuo è a sé stante, esattamente come noi esseri umani, e percepisce quindi la presenza dell’altro in maniera personale e unica.
Ci sono però alcuni indizi che potrebbero aiutarci. Prima di tutto possiamo iniziare a prestare attenzione alla rigidità muscolare del nostro cane. Se all’arrivo di un suo simile tende a muoversi in maniera più rigida, è possibile che l’imminente incontro non rappresenti un momento particolarmente piacevole. In questo momento, inoltre, è bene ricordare che lo scodinzolio della coda non è solo un segnale di gioia, ma può avvenire, ad esempio, anche per il nervosismo e l’agitazione. Non accontentatevi quindi di vederlo scodinzolare per sentirvi sicuri che i due si piaceranno.
Alcuni soggetti sono particolarmente comunicativi e, nell’avvicinarsi, dimostrano in numerosi modi diversi il proprio stato emotivo e la propria disposizione a condividere lo spazio. Alcuni lo fanno attraverso la marcatura, altri invece usano espressioni del muso, specifiche posture o traiettorie volte a dimostrare la propria tranquillità. Anche se può sembrare strano, tra di loro, in realtà sanno capirsi piuttosto bene e si scambiano informazioni spesso inaccessibili a noi umani. In pochi istanti di annusate i cani sanno ricavare moltissimi dettagli sull’altro, come ad esempio l’età, la propria condizione ormonale e, di conseguenza, in un certo senso anche le emozioni che si stanno vivendo.
Ciò significa che la maggior parte dei dettagli importanti per loro purtroppo, sono piuttosto difficili da interpretare.
Non resta che osservarli con attenzione e rispettare le loro reazioni, evitando di obbligarli a trascorrere molto tempo a contatto con soggetti che non sembrano piacergli.