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23 Giugno 2022
10:44

Incendio doloso nel campo vicino al rifugio Amici di Fiocco: morta la cagnolina Lilla

L'incendio è scoppiato in un campo di frumento nelle campagne del reatino, zona di riserva protetta. Le fiamme hanno lambito il box in cui viveva Lilla, che non è sopravvissuta.

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lilla amici di fiocco
Lilla, morta nell’incendio doloso appiccato vicino al rifugio

«Corri veloce Lilla, da quelle parti di palline ne troverai tantissime». Con un riferimento alle adorate palline da tennis, passatempo preferito, i volontari dell'associazione Amici di Fiocco di Rieti hanno salutato Lilla, morta per un incendio divampato nei pressi del rifugio in cui abitava con un’altra trentina di cani.

Lilla è morta quando le fiamme, partite da un campo di frumento vicino alla struttura, hanno lambito il suo box: «L’incendio è certamente di origine dolosa – spiega a Kodami Patrizia De Acutis, presidente dell’associazione Amici di Fiocco – È stato appiccato nei campi in prossimità del nostro rifugio, che è un ricovero privato in cui accogliamo principalmente cani anziani, con disabilità o che provengono da storie difficile e il suo reinserimento è complesso. Lilla era con noi da tre anni, aveva iniziato un percorso con un’educatrice e aveva qualche criticità comportamentale. Con le palline da tennis, però, si calmava sempre, erano la sua grande passione, ed è anche per questo che abbiamo deciso di salutarla così. Diverse volte abbiamo chiesto ai nostri sostenitori palline usate da regalare proprio a lei».

L’incendio è scoppiato nel pomeriggio del 20 giugno. A dare l’allarme è stato un uomo che ha notato il fumo e le fiamme e ha chiamato i vigili del fuoco: all’arrivo dei soccorritori per Lilla, il cui box è proprio ai margini della struttura, non c’era ormai più nulla da fare, mentre gli altri cani sono fortunatamente scampati al rogo e non sono rimasti feriti.

«Il box di Lilla è proprio a ridosso del punto in cui è divampato l’incendio – spiega De Acutis – Per gli altri cani è stata una sorta di miracolo. Intorno alla recinzione è tutto nero, è un po’ come se ci fosse stato un muro tra la parte bruciata e quella interna. Lilla era con noi da tempo, una mattina ce la siamo ritrovata davanti al cancello, qualcuno ha voluto lasciarcela senza dire nulla. È un enorme dolore il modo in cui è morta».

Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri, in collaborazione con guardie zoofile e guardaparco: «La nostra struttura sorge in una riserva, dove è assolutamente vietato accendere fuochi. Non c’è alcun dubbio che sia stato un incendio doloso – prosegue De Acutis – Secondo gli investigatori non era comunque finalizzato a colpire il rifugio. La nostra zona è molto ventosa, e con questa siccità le fiamme hanno impiegato poco a propagarsi».

I danni alla struttura sono stati fortunatamente circoscritti, e i lavori di ricostruzione inizieranno non appena verrà metabolizzato lo choc per la tragica morte di Lilla: «Dobbiamo comprare pali di legno e rete elettrosaldata per ripristinare  la recinzione, breccia per metterla intorno al perimetro in modo da isolare dalle sterpaglie, e dobbiamo acquistare la seconda telecamera – conclude De Acutis, che negli ultimi giorni ha ricevuto decine di messaggi di solidarietà e vicinanza e offerte di contribuire alla ricostruzione – Ci siamo presi qualche giorno per riprenderci, poi ci rimboccheremo le maniche. Nel frattempo speriamo venga fatta giustizia e sia trovato il responsabile».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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