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8 Agosto 2023
9:40

Inanellati 128 fenicotteri nati nell’oasi di Molentargius

I 128 pulli di fenicottero nati nella colonia dell’oasi di Molentargius, vicino a Cagliari, sono stati inanellati e saranno presto in grado di volare. L’ornitologo: «Sarà facile ora avvistarli e riconoscerli per avere informazioni sui loro spostamenti».

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Anelli colorati ornano da pochi giorni le lunghe e sottili zampe di 128 pulli di fenicottero nati nella colonia dell’oasi di Molentargius, vicino a Cagliari. Grazie ai codici riportati sulla superficie di questi strumenti, il campione di uccelli scelto tra i tanti nuovi nati, potrà fornire dati importanti sui loro spostamenti e comportamenti nel tempo.

L’operazione si è svolta nell’ambito della 18ma campagna di inanellamento tenutasi in Sardegna a partire dal 1997, su commissione del Parco naturale regionale Molentargius-Saline, organizzata dagli ornitologi di Anthus, con il coordinamento dell’Ispra e avvalendosi della collaborazione di una cinquantina di persone, tra tecnici, professionisti e volontari.

«Abbiamo finalmente ripreso a inanellare dopo un periodo di pausa dovuto alla restrizioni per la pandemia – racconta Sergio Nissardi, biologo, che assieme a Carla Zucca, naturalista, svolge per la società Anthus l'attività di inanellatore – Si tratta di un’operazione che si effettua sulle principali colonie di fenicotteri e che permette di poter poi osservare questi esemplari, appena cominciano a volare, con un semplice cannocchiale, in quanto i codici sull’anello sono visibili anche a 300 metri di distanza. Grazie a questo tipo di riconoscimento che è possibile infatti seguire le rotte e la vita di questi volatili molto visibili e longevi, con un’aspettativa di vita che supera i 40 anni».

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Gli anelli con i codici identificativi leggibili a distanza. Foto di Carla Zucca

Nell’oasi di Molentargius, uno dei siti più importanti nel bacino del Mediterraneo per la nidificazione di questa specie, arrivano ogni anno oltre 10mila coppie di fenicotteri per nidificare, ma di questi 20mila esemplari non tutti si alimentano sul posto: «Molti di loro vanno nello stagno di Oristano, oppure in quelli di Sant’Antioco – spiega l’ornitologo- e poi rientrano a Molentargius per nutrire i loro pulcini. Una volta cresciuti, appena potranno volare, i fenicotteri si sposteranno dallo stagno per esplorare l’area del Mediterraneo, e andranno nel Nord dell’Africa, in Tunisia, oppure in Francia e in Spagna. Sono uccelli che si spostano molto. Li abbiamo osservati nel passato dotandoli anche di un Gps che, naturalmente è più preciso e performante. Molti di loro tornano poi in primavera in Sardegna per nidificare».

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Attività di inanellamento. Foto di Carla Zucca

Come spiega Nissardi, nonostante gli incendi divampati in questi giorni nella zona del sud della Sardegna, non sembrano al momento esserci pericoli per loro: «Non sono specie da canneto, le quali invece rischiano quando sono nel periodo della stagione riproduttiva. Volatili come il pollo sultano, ed altri, in queste situazioni possono risentirne, e i loro nidi essere distrutti dalle fiamme. Ma per i fenicotteri non vedo un rischio in questo momento».

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Alle attività di inanellamento nell’oasi di Molentargius hanno partecipato anche la Clinica Duemari di Oristano, per l’assistenza veterinaria, e il Corpo forestale di Vigilanza ambientale. Questa tecnica di studio si chiama inanellamento a scopo scientifico, e Kodami ve l'aveva mostrata direttamente sul campo insieme agli ornitologi in un episodio del nostro Kodami Trails.

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Daniela Scamuzzi
Giornalista
Sono giornalista professionista, vivo e lavoro tra Roma e la Sardegna, terra delle mie origini. Mi occupo da anni di salute, ecologia e welfare per agenzie di stampa, televisione, periodici. Amo la natura, sono vegetariana, credo e mi impegno per un mondo che finalmente impari a rispettare realmente la vita degli animali e la loro libertà.
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