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21 Maggio 2021
9:26

In vacanza con il cane, quale cibo scegliere?

Con l’arrivo delle vacanze, è comune che mi venga chiesto come fare con il cibo per il proprio cane. Ogni situazione è un mondo a sé, ma in questo articolo vediamo assieme alcune regole generali sempre utili. Vi propongo alcuni consigli anche per organizzarsi se il cane mangia cibo commerciale, dieta cucinata o cruda (BARF)

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Quando si avvicina il periodo estivo, tanti dei miei clienti mi chiedono consigli su come organizzare le vacanze, in particolare sul piano cibo e alimentazione ovviamente. Spesso infatti non è facile capire come adattare l’alimentazione, cosa è davvero utile portare con sé, soprattutto se durante l’anno si segue una dieta casalinga o una BARF. Ogni famiglia è un mondo a sé e ci sono tanti cani con esigenze molto particolari in fatto di cibo, ma vediamo assieme alcune linee guida di utilità generale.

Alcuni consigli sull’alimentazione del cane in vacanza

Prima di tutto serve dare alcune regole che possano valere sempre, al fine di non trasformare la nostra vacanza assieme in un incubo. La più importante di tutte è il cambio graduale: anche se il nostro cane è perfettamente sano (non parliamo di quelli che hanno dei problemi intestinali cronici), fare cambi bruschi di alimentazione può esitare in vomito e/o diarrea. Oltre ai fastidi per il nostro povero cane, direi non particolarmente piacevole se succede in una stanza di hotel, no? Per riassumere quindi se il cibo che il nostro cane mangerà in vacanza differisce in qualsiasi modo da quello usuale, sarà meglio progettare un periodo di tempo di introduzione prima della partenza (7 giorni, gradualmente). Stessa cosa dicasi al rientro: se siamo stati fuori più di 2 settimane, probabilmente è meglio pensare di tornare all’alimentazione precedente in un arco temporale di 7 giorni.

Altra regola generale che mi sento di dare soprattutto alle tante meravigliose famiglie che seguo è flessibilità. Sempre più persone sono infatti consapevoli dell’importanza di cibo salutare per la preservare e mantenere la salute del cane e non posso che essere d’accordo.  D’altronde è pur vero che non sarà la fine del mondo se per un breve periodo di vacanza il nostro cane non mangerà in modo perfetto e controllato come a casa. Noi stessi fuori casa ci lasceremo andare a qualche extra in più, mangeremo magari più spesso al ristorante, magari prendendo anche qualche etto. L’importante è rimettersi in riga una volta rientrati!

Alimentazione commerciale per il cane in vacanza

Se il tuo cane sta mangiando alimento commerciale (secco o umido), sicuramente sei nella posizione più facile per una vacanza easy. Come scritto sopra l’importante è proseguire con lo stesso tipo di alimento, relativamente facile da fare se ci si sposta in auto. Se invece tu e il tuo amico dovete andare lontano, magari prendendo aereo e/o nave, potresti valutare di chiamare i negozi locali prima per sapere se disponibile il cibo che vi serve oppure fare un ordine online con consegna nel luogo d’arrivo. In ogni caso il consiglio è portare con voi almeno una piccola quota di cibo, necessaria per 2-3 giorni all’arrivo, in modo da “avere le spalle coperte”.

Cucina casalinga per cani in vacanza

Forse la situazione più complessa dal punto di vista di cibo in vacanza è quella di chi segue per il proprio cane una dieta casalinga cucinata. Qui le soluzioni possono essere molteplici e vanno valutate anche in base allo stato di salute del cane stesso. Una possibilità è rappresentata ovviamente dal recarsi in vacanza in un appartamento con cucina. In questo caso, tutto è più semplice e al limite sarà utile solo portare con sé in viaggio gli ingredienti per i primi 2-3 giorni.

Se però la destinazione è un hotel o un B&B dove non è possibile cucinare, bisognerà ingegnarsi un pochino. Una soluzione può essere il sottovuoto. Il cibo casalingo pronto, esclusi integratori, potrebbe essere infatti messo sottovuoto usando una macchina specifica (acquistabili per uso domestico anche a poco prezzo) o con il metodo della nonna: i barattoli bolliti o passati in forno. In questo modo è possibile partire serenamente per dei fine settimana, anche se avere almeno un frigo per tenere i pasti pronti sarebbe più sicuro se si rimane fuori casa più di 4-5 giorni.

La dieta BARF in vacanza

Quando si parla di cibo crudo (alimentazione BARF o altro), spesso le vacanze con il proprio cane possono essere… una prova! Prova di comprensione soprattutto di quello che è uno schema alimentare tutto sommato semplice, ma che va rispettato nei suoi punti essenziali, anche in vacanza. Ad esempio, le Ossa Polpose (OP) si possono reperire tranquillamente in un macellaio all’arrivo e anche la Carne Senza Osso (CSO) di solito non è un gran problema. Più complessi, almeno in alcune regioni italiane, possono essere gli organi, che potrebbero essere un po’ più difficili da trovare in dosi adeguate.

In valigia in questo caso sarebbe utile mettere un trincia pollo e una mannaia, oltre a dei buoni coltelli, un tagliere, contenitori con coperchio e tutto il necessario per la BARF in vacanza per il nostro cane.

Oltre ad un giro di chiamate preventive in zona e il consiglio già dato di viaggiare con il necessario almeno per i primi 2-3 giorni in borsa frigo, un’altra possibilità per il cane che mangia cibo crudo è quello di passare ad un essiccato. Tramite un essiccatore infatti è possibile preparare prima le porzioni di carne da portare con sé. Altra idea, è acquistare degli “easy dry” pronti in alcuni negozi dedicati ai cani BARFer.

Cambio del cibo prima della vacanza: si può?

Ultima, ma non ultima, possibilità è fare un cambio cibo prima di partire con il nostro cane. Per questo l’articolo inizia con un invito alla flessibilità. Spesso se scegliamo un regime dietetico per il nostro cane lo facciamo pensando che sia la migliore possibilità per lui o per lei ed è difficile a volte essere flessibili di fronte ad una vacanza che ci impone dei cambi.

Se lo stato di salute del vostro cane lo permette, potreste decidere ad esempio di cambiare da dieta casalinga a crocchette per il periodo della vacanza. Il vostro amico sarà forse un pochino più “triste” per quello che ha in ciotola, ma compenserete passando più tempo assieme. Per il cane che mangia normalmente cibo crudo invece una buona opzione, che non impone una introduzione di fonti amidi (presenti nelle crocchette, assenti nella dieta BARF), potrebbe essere scegliere un ottimo umido commerciale.

Non è il massimo, vero, ma d’altronde se la dieta fresca deve essere una fonte di stress per la famiglia in vacanza, sono certa che ci si guadagna tutti scegliendo per il buon senso. Come detto prima l’importante in ogni caso è la gradualità nel cambio di cibo, per scongiurare notti insonni e spiacevoli!

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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