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18 Settembre 2024
17:22

In Svizzera continuerà a essere legale sottoporre a eutanasia un animale sano: bocciato l’iter per vietarlo

Con 41 voti favorevoli, 31 contrari e 4 astensioni il Gran Consiglio ha bloccato l'iniziativa cantonale di AnimaLife Ticino, che avrebbe consentito di portare la proposta di vietarla a Berna.

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In Svizzera continuerà a essere legale sottoporre a eutanasia un animale sano. Il Gran Consiglio ticinese ha infatti bocciato l’iter che avrebbe portato a Berna la proposta di proibire questa pratica, ancora consentita nonostante le proteste e l’impegno delle associazioni che da tempo si battono per mettervi fine.

La proposta di abolizione era stata presentata nel 2020 sulla base di una petizione promossa dall’associazione AnimaLife Ticino, che aveva raccolto oltre 30.000 firme ed era sfociata in una iniziativa cantonale. Lo scorso 16 settembre il Gran Consiglio, riunito a Bellinzona, ha votato e ha accolto, con 41 voti favorevoli, 31 contrari e 4 astensioni, le conclusioni del rapporto commissionale di maggioranza del 25 giugno 2024 della Commissione Costituzione e leggi. Conclusioni che invitavano proprio il Gran Consiglio a respingere l’iniziativa cantonale sul vietare l’eutanasia di animali da compagnia sani. Ciò significa che sarà ancora consentito ai veterinari di praticarla, su richiesta degli umani di riferimento, anche se l’animale non è malato. Esattamente come accaduto quattro anni fa, quando una donna si era rivolta a un veterinario per chiedere la soppressione del cane perché «abbaiava troppo».

Affermazioni, ma soprattutto comportamenti, aberranti e del tutto irrispettosi della vita degli animali, trattati come meri oggetti di cui disporre a piacimento. Eppure in Svizzera ancora concessi, contrariamente a quanto accade in Italia, dove l’eutanasia su animali sani è (ovviamente) proibita e perseguibile per legge. Per il Gran Consiglio però l’assenza di dati certi su quanti animali (sani o meno) siano stati sottoposti a eutanasia dai veterinari in Ticino è un fattore che impedisce di modificare la legge.

«Non siamo stati noi a essere sconfitti. Non è AnimaLife Ticino, non sono le altre promotrici. No. Dopo anni e anni di lotta è stata sconfitta l’empatia – ha detto, sconfortato e amareggiata, Nash Pettinaroli, presidente dell’associazione – Sono state sconfitte le stesse creature che ripongono fiducia in noi. È stato sconfitto il buonsenso. È stata sconfitta ogni logica. È stato sconfitto l’amore. È stata sconfitta la compassione. La delusione è così grande che brucia il cuore, mi fa male, mi attanaglia. Sto vivendo un momento che mescola pianto e rabbia. Ma non è finita qui».

«Lo stop all’eutanasia degli animali sani non è un ideale: è ciò che ogni nazione che si prefigge di essere grande dovrebbe attuare – prosegue Pettinaroli – è ciò che un Governo che si atteggia dinanzi agli altri Paesi dovrebbe finalmente sancire. Deridiamo Italia e Germania per molte cose, ma sono ben più “umane” della Svizzera. La nostra è una nazione la cui legislazione in merito agli animali è da rifare, dove le tradizioni e i credi radicati non si riescono a estirpare».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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