Domani, in Spagna, è il grande giorno. E qualcuno potrebbe pure usare il più classico degli "Olè". Gli animali diventeranno a tutti gli effetti «esseri viventi dotati di sensibilità». Entra infatti in vigore la legge di modifica del Codice civile che cambia concretamente tantissimo. La Spagna così fa quello che ancora non è stato portato a termine in Italia, dove ancora gli animali sono assimilabili alle cose.
In Europa ciò avviene anche in Francia, Germania, Austria e Portogallo. Il passo in avanti compiuto dalla Spagna è la conseguenza di quanto accaduto la scorsa primavera, quando il Congresso dei Deputati aveva approvato un disegno di legge che ha permesso l'avvio dell'iter parlamentare per la modifica del codice civile. Una iniziativa positiva, in un Paese che segue ancora pratiche barbare come quelle delle corride, le tauromachie con i tori.
Il processo per l'approvazione della legge è stato lungo e tortuoso. Era il 2017 quando venne proposta la prima volta, ma nel 2019 si bloccò a causa delle elezioni. Solo ad aprile 2021 l'iniziativa è riapparsa al Congresso e questa volta è stata sostenuta da tutte le parti, tranne il partito di destra Vox.
Cosa cambia con la norma? Tutto, specie per cani e gatti. In questo modo saranno titolari di una protezione legale e in molte questioni giuridiche, come quelle che possono scaturire a seguito di un divorzio dei suoi compagni umani, avranno maggiori diritti. Adesso avranno un valore simile a quello dei figli. In un accordo di coppia, bisognerà definire chi se ne prenderà cura e chi si farà carico dei costi del suo mantenimento. E non sarà possibile provvedere a un pignoramento degli animali quando i loro compagni umani hanno debiti o sono morosi anche del mutuo di casa.
Nonostante la legge che oggi cambia le carte in tavola a favore dei quattozampe e il Governo che sta valutando anche l’ipotesi dello stop della compravendita degli animali domestici nei negozi, ci sono altri buchi neri come l’assenza di una normativa sul benessere animale e il mantenimento ancora delle corride, spettacoli in cui le vere vittime sono sempre i tori.