L’Italia è nella morsa del caldo e in molte città è scattata l’emergenza con piani per fare fronte alle temperature che in questi giorni stanno mettendo in seria difficoltà uomini e animali. Circostanze che vanno ad aggravarsi in situazioni di stress come, per esempio, il circo. In questi giorni il Circo Orfei Africa fa tappa ad Ascoli e il suo arrivo nel rovente piazzale dello stadio ha immediatamente scatenato la reazione delle associazioni animaliste di zona.
Se già l’opposizione agli spettacoli circensi con animali è sempre viva in circostanze climatiche nella norma, con il grande caldo di questi giorni la situazione rischia di essere al limite e, quindi, la Lega per l’Abolizione della Caccia (LAC) ha chiesto a gran voce al sindaco Marco Fioravanti la revoca dell’autorizzazione per lo svolgimento dello spettacolo.
I responsabili locali della LAC, quindi, hanno inviato una Pec al Comune di Ascoli e al servizio veterinario: «L’amministrazione continua a non curarsi delle innumerevoli richieste e degli appelli, già inoltrati in passato, contro lo sfruttamento degli animali, specie se incompatibili con la cattività. Bisogna evitare ai cittadini di assistere impotenti all’umiliazione delle creature imprigionate e soprattutto ai bambini di essere sottoposti a visioni altamente diseducative, proprio nell’età in cui bisognerebbe promuovere in loro l’empatia. Da oggi dovremo assistere di nuovo ad animali ingabbiati e privati di ogni loro esigenza etologica, ridotti a camminare incessantemente avanti e indietro o a dondolarsi, come conseguenza dello stress».
Poi il riferimento alla difficile situazione climatica di questi giorni: «Se è possibile peggiorare la situazione, inoltre, il tutto è stato autorizzato, incuranti delle temperature che superano i 33 gradi, su un piazzale di asfalto rovente, privo di vegetazione e ombra. Il rilascio dell’autorizzazione da parte del Comune avviene previo nulla osta del servizio veterinario che deve esaminare la documentazione presentata dal responsabile del circo in cui lo stesso dichiara di attenersi alle linee guida Cites. Queste ultime stabiliscono i requisiti minimi per il benessere degli animali e, per il rilascio delle autorizzazioni, prevedono che gli spazi esterni a disposizione degli animali siano in terreno naturale, oltre alle dimensioni minime per specie e al divieto di detenere un solo esemplare di elefante. Come è stato possibile che questa struttura sia stata fatta attendare su un piazzale asfaltato?».
Infine, la richiesta diretta al sindaco Marco Fioravanti: «Chiediamo al sindaco la revoca immediata dell’autorizzazione all’attendamento, per mancanza del basilare requisito del fondo dei ricoveri esterni, soprattutto in considerazione delle elevatissime temperature, mentre al servizio veterinario chiediamo la revoca del ‘nulla osta’. Infine, speriamo che il Comune non consenta più l’autorizzazione allo svolgimento di umilianti e degradanti spettacoli con animali e che adotti subito un regolamento per la disciplina dell’attendamento dei circhi».
A oggi sono infatti i Comuni a disciplinare le modalità con cui i circhi possono stabilirsi in una città e dare vita ai loro spettacoli. Non esiste ancora, in Italia, una legge nazionale che vieti lo sfruttamento degli animali, e l’unica norma nazionale che disciplina i circhi è la legge numero 337 del 1968, che sancisce che «lo Stato riconosce la funzione sociale dei circhi equestri e dello spettacolo viaggiante. Pertanto sostiene il consolidamento e lo sviluppo del settore».
Nella stragrande maggioranza dei casi sono quindi i singoli Comuni – sempre di più, o onor del vero – a muoversi per imporre lo stop allo sfruttamento di animali durante gli spettacoli, firmando apposite ordinanze, ma questi provvedimenti quasi sempre impugnati davanti al Tar, e i giudici amministrativi, sulla base della normativa, tendono a dare ragione alle compagnie circensi in un circolo vizioso in cui a farne le spese sono gli animali.
Qualche passo avanti in questo senso c’è stato con l’approvazione, nel luglio del 2022, della Legge delega sullo spettacolo, che regolamenta il rilancio degli spettacoli viaggianti con artisti vietando, tra le altre cose, l'uso di animali selvatici come tigri, leoni, elefanti. A febbraio 2023, però, con l'approvazione della conversione del Disegno di Legge "Milleproroghe", il Senato ha dato il via libera allo slittamento dal 18 maggio di quest'anno al 18 agosto 2024 per la presentazione del Decreto Legislativo attuativo della legge. Si allungano quindi i tempi per l'attuazione delle Leggi sullo spettacolo dal vivo, e quindi anche per lo stop all'utilizzo degli animali nei circhi.