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Andateglielo a dire al vostro cane quando vi guarda con gli occhi dolci o quel cane da soccorso che vi ha salvato la vita. Spiegatelo al gatto che vive con voi, presente nei momenti più importanti della vostra famiglia e non solo quando fa le fusa. Loro, secondo la legge italiana, sono trattati come se fossero un armadietto o un soprammobile. Sono “res nullius”, oggetti di proprietà per il Codice civile. Per questa ragione, oggi 18 settembre 2021, in diverse piazze italiane gli Animalisti italiani hanno deciso di protestare per cercare di modificare questo riferimento dell’ordinamento giuridico.
A Roma ha preso parte alla protesta anche l’attore Massimo Wertmüller, convinto sostenitore dei diritti degli animali. «Chiediamo al Governo la modifica del codice civile fermo al 1942. Al libro primo, comma terzo, gli animali vengono qualificati come ‘res nullius’, cioè come ‘cose mobili’. Gli viene negata qualsiasi soggettività e riconoscimento. È un "codice incivile", perché ci sono esseri senzienti relegati al ruolo di meri oggetti. Oltre che ad essere qui a Roma siamo in nove Regioni e 14 città», dice Riccardo Manca, vicepresidentde degli Animalisti Italiani. E proprio nel momento della nostra intervista (intorno alle 15) passa davanti ai manifestanti una carrozzella trainata da cavalli, il cui transito è vietato a Roma in caso di gran caldo e, comunque, dopo le 18. «È vergognoso. Purtroppo è appena passato uno schiavo a quattro zampe, con oltre 30 gradi di temperatura e l’asfalto che si scioglie. Provo un estremo disgusto», aggiunge. La proposta che fanno gli Animalisti italiani è di modificare l’ordinamento «come hanno già fatto altre nazioni europee, come il Portogallo. L’Italia è al Pleistocene», prosegue Manca.
Ci sono diversi motivi che hanno spinto Massimo Wertmüller a scendere in piazza. Lui è il compagno umano di due cani, Rocco e Pupetta. A piazza di Torre Argentina, dove si tiene la manifestazione, è uno degli attivisti. «Gli animali sono indifesi. Ci dovrebbe essere un maggior rispetto e una maggiore attenzione nei loro riguardi – spiega – Vivono veri e propri orrori, come quelli della ricerca o del presunto sport della caccia». L’attore consiglia un volume, “Le piccole persone” di Anna Maria Ortese. E dice: «È un libro meraviglioso, le piccole persone sono loro, gli animali. Bisogna considerarli come degli individui». Tra i suoi sogni ce n’è uno. «Non sono uno scrittore, ma a uno di loro chiederei un testo che denuncia una storia, un racconto proprio legato ai diritti degli animali».
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