Gli scatoloni sono già chiusi e pronti per partire. Dentro c’è tutto ciò che, in questi giorni terribili, può servire a salvare la vita di cani, gatti e di ogni altro animale in pericolo sotto il fuoco dell’assedio russo in Ucraina. La Fondazione Cave Canem si è attivata immediatamente per offrire un supporto e fare la sua parte, in una situazione disperata come quella in cui si sta trasformando la guerra tra Ucraina e Russia. E con 10 mila euro messi prontamente a disposizione, ha finanziato l’acquisto dei materiali sanitari che domattina presto partiranno per la volta di Kiev e Odessa.
«Passeranno per Bucarest – spiega Federica Faiella, co-fondatrice e vicepresidente di Cave Canem – Vladlen Mykhaylovich Ushakov, presidente di USAVA (Ukrainian Small Animal Veterinary Association) li prenderà in carico, con l’obiettivo di farli arrivare lì dove ce n’è bisogno».
Antibiotici e anestetici in partenza per l'Ucraina
Farmaci e materiali di consumo a uso veterinario. Tutto ciò che serve per operare in pronto soccorso: terapia del dolore, antibiotici a largo spettro, fili di sutura riassorbibili, anestetici. Il materiale raccolto da Cave Canem servirà a tamponare le richieste più immediate, con un primo intervento pensato per gli animali rimasti in Ucraina: sia quelli ospitati nei canili, sia quelli che si sono rifugiati in ripari di fortuna con le proprie famiglie.
«Al momento non abbiamo punti di raccolta di beni. Siamo in contatto con istituzioni, organizzazioni, civili e professionisti impegnati nelle zone interessate dal conflitto e abbiamo individuato fornitori di prodotti veterinari e beni di prima necessità – continua Faiella – In base alle richieste delle persone operanti nelle zone interessate dal conflitto, effettuiamo gli ordini e garantiamo la consegna dei beni. Abbiamo optato per ciò che i privati cittadini non posso reperire perché si tratta di prodotti indispensabili ma costosi o perché necessitano di ricetta medica».
Rich e Amore, due cuccioli in fuga dall'Ucraina con le loro famiglie
Il piano di interventi ha ottenuto l’appoggio di associazioni internazionali tra cui Fridays for Future, fondata da Greta Thunberg, e importanti partner che hanno messo a disposizione risorse e preziosi contatti, Linkem Italia e Petrone Group, in particolare, grazie ai quali è stato possibile organizzare l’accoglienza dei primi due animali domestici in Italia e l’invio dei farmaci a uso veterinario in Ucraina, dove ormai è diventato quasi impossibile trovarne. «Le ulteriori donazioni ricevute, ci permetteranno di alimentare questo canale legato in particolare all’assistenza sanitaria e al pronto soccorso per cani e gatti abbandonati o rimasti in Ucraina con le famiglie», spiega Federica che però sottolinea anche l’altro intervento a cui Cave Canem si è dedicata in questi giorni: l’accoglienza di due cani arrivati in Italia con le loro famiglie. «Due amiche, Olga e Irina, sono state costrette a lasciare il proprio paese e a cercare rifugio in Italia. Insieme a loro, quattro figli e due cani: Rich e Amore, traumatizzati e scossi dall'orrore del conflitto in corso. Nell'attesa di trovare una sistemazione accogliente per l'intera famiglia, le due donne ci hanno affidato temporaneamente Amore e Rich perché possano essere accuditi e aiutati a superare i disagi causati dallo stress delle esperienze vissute nelle ultime settimane».
Strappati alle proprie abitudini, costretti a ripararsi per dodici giorni in un rifugio anti missili e a un viaggio estenuante di cinque giorni in treno, Rich e Amore dopo essere arrivati fortunosamente in Italia hanno trascorso le prime notti insieme ad educatori cinofili in grado di gestire le loro difficoltà emotive, tipiche di cani traumatizzati. «Abbiamo a lungo parlato con Irina e Olga per comprendere al meglio le abitudini di Rich e Amore e cercare di riproporre alcuni dettagli della vita prima della guerra – afferma Mirko Zuccari dog trainer manager della Fondazione Cave Canem –Negli ultimi giorni hanno vissuto lontano dalle loro abitazioni e all’interno di rifugi. Rich trema in continuazione e ha un’enorme difficoltà di ambientazione perché in pochi giorni ha perso i suoi punti di riferimento compresa la famiglia, in cui c’erano anche bambini. Prima di questi eventi era un cane normalissimo e non aveva questi comportamenti. Lui e Amore, per il tempo che rimarranno con noi, verranno affidati ad un esperto comportamentale per contrastare gli elementi di stress e di disagio che sono comparsi in questi giorni da quando sono stati costretti ad abbandonare le loro case e riparare nei rifugi anti bombe».
A Roma e Firenze allertate strutture per accogliere altri animali traumatizzati
Rich e Amore però non saranno gli unici ospiti di Cave Canem che sta predisponendo l'organizzazione necessaria per accogliere anche altri animali in difficoltà. «Lo scorso 9 marzo ho contattato il Parco degli animali di Ugnano, a Firenze, e ancor prima ho allertato il gestore del canile Valle Grande di Roma, entrambi partner della Fondazione – spiega Federica Faiella – per predisporre un piano di accoglienza. Il nostro team di educatori cinofili verrà coinvolto per dare ospitalità a cani provenienti da nuclei familiari o abbandonati per offrire loro supporto psicologico e comportamentale». «Abbiamo predisposto un sistema di accoglienza e supporto – conclude Zuccari – qualora arrivino altri cani e gatti bisognosi non solo di un riparo sicuro, ma anche dell’aiuto di professionisti che possano tranquillizzarli e aiutarli a superare il terrore di chi, come loro, è stato costretto a confrontarsi con l’orrore della guerra».
Per sostenere il piano di interventi della Fondazione Cave Canem, è possibile effettuare una donazione dedicata.
La foto di copertina (War in Ukraine) è di Tatyana Tkachuk (credits Cave Canem)