Il Messico va avanti sulla sua strada di cambiamento per quel che riguarda il benessere degli animali domestici: il 25 gennaio è entrata in vigore la legge che stabilisce l'obbligo per tutti i comuni di Città del Messico, di promuovere la creazione di cliniche veterinarie pubbliche che offrano cure gratuite. L'iniziativa nasce dal fatto che nel Paese sudamericano cresce sempre di più il numero di animali che entrano nelle famiglie ma allo stesso modo aumenta il tasso degli abbandoni e il fenomeno del randagismo.
I canili sono stracolmi e il Messico, secondo l’Inegi, l'stituto Nazionale di Statistica, Geografia e Informatica, è il terzo paese dell’America Latina per maltrattamenti sugli animali e il primo per quanto riguarda i cani abbandonati. Dei 27 milioni di animali da compagnia presenti nel Paese, il 70 per cento viene abbandonato, ciò significa che solo 5 milioni e 400mila hanno una casa, mentre il resto vive in strada.
Tra le cause, oltre a una poco diffusa cultura dell'adozione responsabile, sicuramente esiste anche il problema del costo troppo oneroso di farmaci veterinari, visite specialistiche e interventi di routine che impedisce a numerose famiglie di provvedere correttamente al mantenimento del proprio amico, portando spesso fino alla rinuncia alla proprietà.
La nuova normativa, che fa parte della riforma della Legge generale sull’equilibrio ecologico e sulla protezione dell’ambiente, prevede quindi che ogni Stato e comune dovrà provvedere alla realizzazione di ambulatori pubblici sul proprio territorio, stanziando i fondi necessari in base alle disponibilità del bilancio. Tra i servizi gratuiti visite di controllo, vaccinazioni, sterilizzazioni e altri interventi chirurgici.
Attraverso la creazione di queste cliniche pubbliche il Governo intende dare una direzione precisa al concetto di tutela e di benessere animale che è quella di voler sostenere con più forza la cultura della cura e della protezione degli animali. La scelta di voler garantire assistenza veterinaria pubblica alla cittadinanza rappresenta sicuramente una grande svolta e la legge mostra uno sforzo e l’impegno di uno Stato che prova almeno migliorare la vita degli animali da compagnia e a contrastare i maltrattamenti.
Quello delle spese troppo costose è un problema che esiste anche in Italia e l’assenza di ospedali veterinari “pubblici” che possano effettuare prestazioni gratuite per sostenere le famiglie che hanno difficoltà economiche, si fa sentire. A livello nazionale non esiste nessuna legge che disciplina la materia prevedendone la creazione, ciò che esiste sono soltanto iniziative locali, fatte da Comuni e Regioni che hanno creato ambulatori che forniscono cure gratuite a specifiche categorie di pet mate.
L'unico vero e proprio ospedale pubblico dovrebbe aprire a Roma all'interno del canile della Muratella. Il Governo ha anche istituito un bonus all'interno della legge di Bilancio 2024, per la cura degli animali di famiglia anche se bisognerà attendere un decreto interministeriale, previsto non prima della fine di marzo, per conoscere i criteri di ripartizione delle risorse, i requisiti e le modalità di accesso al fondo.